STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


JEAN-CLAUDE TOCCA A TE...


JEAN-CLAUDE TRICHET oggi dovrebbe alzare e i tassi e mettere in difficoltà il suo antagonista BEN BERNAKE e il sistema america.

America che oggi si prepara al dato sulle disoccupazione che dovrebbe essere molto brutto.
America che stasera inizia il lungo week end in quanto venerdì festeggiano l'INDIPENDENZA!
Forse questa festa segnerà l'inizio, per gli americani, della DIPENDENZA economica dalle scelte della BCE!

Grazie di esistere caro Trichet. Hai capito che solo il continuo aumento dei tassi porterà l'Europa verso una SANA recessione.
La recessione (o se volete chiamatela rallentamento o deflazione o stagnazione o come volete voi...) porterà a fallimenti (di aziende decotte e di paesi in forte difficoltà finanziaria).
La recessione obbligherà le aziende a riorganizzarsi, a fondersi, a tagliare i rami in perdita, a ristrutturarsi.
La recessione porterà a un develeriging (riduzione del debito)
La recessione porterà a una forte riduzione del valore degli immobili in Europa, ridando un po' di potere d'acquisto ai salari.
La recessione imporrà minori consumi e maggiori risparmi ai consumatori occidentali.
La recessione porterà alla discesa dei prezzi dell'energia e quindi dell'inflazione.
certo, la recessione porterà anche disoccupazione (ma è inevitabile)

GRAZIE DI ESISTERE JEAN CLAUDE. CORAGGIO CONTINUA COSI'. NOI DI MERCATO LIBERO TIFIAMO PER TE.

SEI L'UNICO CHE HA CAPITO CHE LA CRESCITA FUTURA DEVE PASSARE OBBLIGATORIAMENTE DA UNA SANA RECESSIONE CHE BRUCI TUTTE LE BOLLE PRECEDENTI.

I GOVERNI EUROPEI (A PARTIRE DA QUELLO ITALIANO) SARANNO OBBLIGATI A MANOVRE ANCHE IMPOPOLARI (aumenti di tasse, patrimoniali, riduzione spesa pubblica licenziamenti, ecc ecc) e chi non lo farà uscirà dall'EURO.
Occhio allo spread BTP BUND nelle prossime settimane..

OGGI TRICHET PASSERA' LA PALLA A BERNANKE! E LA PALLA POTREBBE FAR MALE ALLA MACCHINA AMERICANA!
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19 commenti:

Anonimo ha detto...

Paolo sono Gabriele: commento ironico - peccato che l'auto (volgarmente detta anche MACCHINA) schiacciata dalla PALLA sia una BMW Tedesca (o Europea) e non una "MACCHINA AMERICANA". Ciao.

ML ha detto...

Gabriele...sei un mito...ma le foto sono difficili da trovare ....
comunque il tutto è avvenuto in asia....mercato globale...mercato globale...

Anonimo ha detto...

Io vorrei capire una cosa: se effettivamente gli aggregati monetari in Europa, sono in costante aumento, significa che viene fornita ampia liquidità.
In questo caso non è meglio ridurla, senza intervenire sul tasso di sconto che aumentando il differenziale con gli Usa favorisce la svalutazione del dollaro e quindi l'inflazione da commodities.
Forse dovrebbero essere più restrittivi in Cina, dove i tassi reali sono ampiamente negativi e il cambio è quasi fisso. Anche in Russia dove arrivano montagne di petroldollari e i tassi sono la metà dell'inflazione.
La mossa della BCE isolata dal contesto mondiale mi sembra un suicidio.

Anonimo ha detto...

e se oggi invece al contrario di
quello che pensiamo tutti
si avesse un taglio del costo del denaro?

Anonimo ha detto...

Scusate, ma perché la BCE non dovrebbe lasciare tutto inalterato?
Hanno i politici alle costole, la crescita quasi 0 é una realtá in diverse zone dell'UE.. certo l'inflazione.. se sanno di aver mentito ed invece che al 4% é all'8%.. ma perché l'aumento dei tassi dovrebbe far scoppiare una bolla (quelle delle materie prime e del petrolio in primis) che é concepita generata e condotta a Ovest ma soprattutto a est dell'Europa? La deflazione colpirá l'Europa, la produzione Usa diventerá piú economica, l'export Usa aumenterá, noi importeremo inflazione da Est e da Ovest.
A me pare che qualcuno si stia preparando ad un altro rinvio all'autunno.

Anonimo ha detto...

ANSA) - ROMA, 3 LUG - Ubs potrebbe dover riportare altre svalutazioni per l'equivalente di 6,9 mld dollari e avere la necessita' di reperire capitali freschi. E' la previsione di Citigroup all'indomani delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente della banca svizzera, Peter Kurer, che ha escluso la necessita' di nuovi fondi. Secondo l'analista di Citigroup, Jeremy Sigee, Ubs ha ancora una forte esposizione su prodotti a rischio, calcolata in 83 miliardi di dollari.

Anonimo ha detto...

(ANSA) - MADRID, 3 LUG - Se dovesse accadere qualcosa in Iran, sara' difficile rimpiazzare la produzione iraniana. Lo ha affermato il segretario generale dell'Opec. Addullah El-Badri, riferendosi a un possibile attacco all'Iran, ha detto che 'quando si e' in guerra, si puo' usare qualsiasi mezzo'. El-Badri ha anche sottolineato che 'il prezzo del petrolio e' destinato a salire ancora' e che nella fase attuale il mercato e' totalmente 'disconnesso' dai fondamentali.

Davide A. ha detto...

Attenzione attenzione... la palla è AMERICANA!!!!

Anonimo ha detto...

Paolo l'articolo sull'Ungheria lo devi ancora postare?

Anonimo ha detto...

qualche anno fa' avevo letto un libro di Paul Krugman (credo si scriva cosi')
il titolo era L'ECONOMIA DELLA RECESSIONE...
direi che ci siamo!
Complimenti per il blog.
Andrea

Anonimo ha detto...

Per completare il mio commento precedente, postato erroneamente da anonimo. Leggo: la BCE alza i tassi, nessuna reazione in borsa.
Embé ? I traders mediorientali e orientali che muovono i soldi veri inizieranno a lavorare solo alle 4 di domattina, ora CET.
Domani uscirá il vostro post con "rivediamo al ribasso gli entry levels ecc ecc.".
Insomma, non cambierá niente, ma mi danno uno 0,25% di interesse in piú. Fossi milionario sarei pure contento.

Anonimo ha detto...

British Airways, American Airlines e Iberia hanno deciso di formare una joint venture per contrastare insieme problemi come l'alto costo del carburante e il rallentamento dell'economia. Le tre grandi compagnie aeree, secondo anticipazioni del Financial Times di oggi, giovedi 3 luglio, hanno gia' chiesto il via libera delle autorita' antitrust per la loro alleanza. La joint venture coprirebbe i tre mercati cruciali di Europa, Stati Uniti e America Latina e diventerebbe una forza dominante sulle rotte transatlantiche.

Anonimo ha detto...

Scusate in cosa consisteva l articolo sull' Ungheria....

Anonimo ha detto...

Ancora una cosa poi la pianto, Trichet dovrebbe discettare meno dopo aver inondato di liquiditá il mercato a inizio anno.
Qualcuno mi vuole spiegare perché una azienda europea che produce in Cina e vende in Europa dovrebbe essere svantaggiata da un rialzo dei tassi? L'euro si rivaluta e la produzione cinese costa ancora meno. I margini sono talmente ampi (esempio nel settore delle macchine industriali e costruzione, dove opero io) che un rialzo dei tassi scalfisce parzialmente il fatturato. Da me si permettono di continuare a lavorare con un cambio Eur/Dol fissato a 1,20, era 1,10 a gennaio! E si esporta ovunque, dal medioriente alla Russia, tutti pagano in Usd. Nel frattempo il petrolio esplode, perché allo sceicco di turno non gliene puó fregare che arriva a 150 o 200, se poi la mercedes nuova gli costa 150 mila dollari, poi 160 mila, poi 170 mila, perché la Daimler deve contenere i costi dato che gli operai li pagano in euro, 2500 netti in media.
La guerra va fatta alla frontiera, non dentro casa. E la guerra va fatta al nemico. Per 3 mesi ho "tagliato" l'auto, sperando in Bush e in un suo ordine di "liquidation only" sui future del petrolio. Se lo devono bere, iraniani del ca..o.
A casa stiamo attenti a tutto, certo risparmiamo il 20% del reddito, ma sembra sempre che non basti mai, perché anche tutto il resto aumenta.
Ma tant'é. Conteniamo l'inflazione. Forse. A me pare che TRichet abbia salvato la faccia e la poltrona.

Anonimo ha detto...

I conti veri e propri si fanno in ultimo!
Non vorrei ma gli americani pensano a dare fiato alle loro industrie, oggi trichet e ciurma si è proposto per strozzare le nostre.!
Tutto può servire anche la disoccupazione ed il fallimento di aziende europee, chissà forse un po di stranieri torneranno alle loro terre dove hanno ora almeno petrol-euro.

Anonimo ha detto...

la bce continuerà ad alzare i tassi e fino a che punto?E' possibile fino al 6%?

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, mi chiamo Agostino e da un po' di tempo a questa parte mi sono imbattuto nel tuo blog che seguo con vivo interesse, lasciando di tanto in tanto qualche commento. Questo tuo scrittarello su Trichet mi lascia però alquanto perplesso. Innanzitutto non capisco perché con questa mossa Trichet metterebbe in difficoltà il "sistema America". A prescindere da un discorso di merito sulla misura annunciata da Trichet, ciò presupporrebbe una "indipendenza" dell'Unione Europea dagli USA che a parer mio non esiste proprio. Anzi, c'è giá chi ha fatto notare progetti che vedono come sbocco a medio termine dell'integrazione europea la creazione di un'area di libero scambio con gli Stati Uniti. Lo stesso Napolitano, in una riunione tenuta in questi giorni alla filiazione italiana della statunitense associazione Aspen, ha auspicato, discutendo di Europa con Kissinger, che "non sia troppo lontano il momento in cui per parlare con l'Europa il presidente degli Stati Uniti potrà chiamare un singolo numero di telefono e trovare all'altro capo chi sappia e possa rispondergli rappresentando e impegnando l'Unione Europea nel suo insieme". Affermazione che illumina su alcuni dei vantaggi geopolitici che gli USA ricavano dal processo d'integrazione europea, che non solo non hanno mai ostacolato, ma hanno addirittura promosso (previa integrazione nella NATO dei paesi candidati nell'UE, ovviamente). Sul piano strettamente economico, è già stato rilevato anche su questo blog come BCE e FED si siano mossi all'unisono nell'estate scorsa, inondando il sistema finanziario d. liquidità poi utilizzata per speculare sulle materie prime ed i beni alimentari. L'innalzamento dei tassi e la conseguente rivalutazione dell'euro non farà certo male all'economia USA, ma favorirà ulteriomente le delocalizzazioni e penalizzerà le piccole e medie imprese del nord-est, il comparto più dinamico dell'economia italiana, non certo le banche e le grandi imprese decotte, che sicuramente continueranno ad essere assistite dallo Stato a spese ovviamente dei conteribuenti. Secondo le associazioni dei consumatori, il rialzo dei tassi si riverserà anche sul costo dei mutui: siamo ben lontani dal ridare potere d'acquisto ai salari. Che la recessione porti alla discesa dell'inflazione, poi, è tutto da vedere. In realtà l'economia italiana, a mio modestissimo parere, è già quantomeno in stagnazione da diversi anni. L'imbroglio sta nel calcolo del tasso d'inflazione, a mio avviso ampiamente sottovalutato dall'Istat. Un deflatore del PIL nominale più elevato significa un PIL reale forse anche negativo: situazione che si è associata con corposi aumenti dei prezzi indotti anche (questo lo rilevano pochissimi) dall'elevata pressione fiscale di Stato ed Enti Locali, a sua volta frutto di quel Patto di stabilità monitorato da Commissione Europea e appunto Banca centrale. Un'ultima considerazione per finire. Bisogna smetterla di credere che obiettivo della Banca Centrale sia la stabilità dei prezzi. Credo che le tasche di ognuno in questi anni possano constatare che, se veramente il controllo dell'inflazione è stato l'obiettivo della BCE, questa ha miseramente fallito!!! Ora affermano di essere preoccupati per l'inflazione in aumento. Eppure in sede europea Trichet, come apprendo dalla rassegna stampa di Zio Barbero, ha tentato di negare che sia la speculazione a provocare l'aumento dei prezzi. Il governatore della BCE si scalda solamente al solo sentire parlare di aumenti salariali per recuperare un po' di potere d'acquisto!!!
Caro Paolo (se mi permetti la confidenza), questa Unione Europea è una vera e propria iattura, sotto le forche caudine di Bruxelles e Francoforte (e la supervisione di Washington) solo lacrime e sangue attendono questa povera derelitta Italia.
Spero di non essere stato troppo prolisso. In attesa di tue considerazioni, saluti e buon lavoro

Anonimo ha detto...

solo 6 mesi fa il vecchio alan greenspan predicava, in giro per il mondo, ke i tassi sarebbero dovuti tornati a 2 cifre per arginare l'inflazione galoppante. l'Istat ci dice ke il tasso d'inflazione è al 3,8% ma, tutti noi, sappiamo ke nella realtà, è ben più alto.

Anonimo ha detto...

Condivido totalmente le opinioni e la visione di AGOSTINO,sono logiche e rispecchiano la realtà.