DE BUSTIS LASCIA DEUTSCHE BANK. PER NOI ITALIANI E' SEGNO DI........
Vincenzo De Bustis se ne va dall'Italia e lascia Deutsche Bank. Il noto banchiere italiano va via. Ne sentiremo la mancanza? O la sua la sua opera in italia verrà ricordata come periodo buio di un capitalismo opaco.
De Bustis lascierà l'Italia solo fisicamente. Si sposterà a Londra e avrà modo di gestire "capitali" dietro la facciata di Private Equity".
Ma andiamo per gradi:
Per chi non lo conosce:
- De Bustis lavorò in Banca 121 (banca del Salento). E' nota la sua "amicizia particolare" con Dalema. Allora la Banca 121 fu venduta per due volte il suo valore (valore peritale di società terze che furono coinvolte allora) al Montepaschi (banca di sinistra, o così si dice.....). Non si capì mai chi veramente guadagnò da quella operazione e perchè fu fatta...ma De Bustis era lì. Ancora oggi i senesi ringraziano...
- Sotto la sua gestione di 121 e poi MPS vennero alla luce prodotti creativi quali di My Way e 4You.... che ancora oggi sono ricordati come prodotti spazzatura...
De Bustis fu allora indagato per capire il suo ruolo in questi prodotti, e allora i giornali parlarono anche di possibili dimissioni dalla Deutsche bank.
- ma la banca Tedesca e quindi De Bustis furono pesantemente coinvolti anche in occasione del fallimento della Parmalat: La banca tedesca, oltre che con report di copertura sul titolo di Collecchio non ha spiegato come mai a crisi di parmalat già aperta l’istituto di credito salì improvvisamente al 5% del capitale della Parmalat. Salvo poi tornare sotto il 2% pochi giorni prima di Natale. Alcuni si domandarono (compreso la magistratura di allora) se la banca aprì posizioni al ribasso avendo notizie sul possibile dissesto (ma a onor del vero...non si trovò nulla).
Quando la situazione a Siena cominciò a scottare "fu posizionato" (da qualcuno o fu bravo lui?) presso la Deutsche bank
- Grazie a De bustis e alla banca tedesca è stato fatto un aumento di capitale Alitalia che fu scandaloso per come fu concepito. Il titolo, allora, fu manovrato con l'obiettivo di far perdere i soldi al parco buoi. Andate a leggervi tutti i
report emessi dagli analisti della Deutsche bank sul titolo Alitalia del 2005 a oggi e capirete il timing e tante altre cose....
- Partecipò attivamente alla vendita di Wind agli egiziani (Al Sawiris) da parte di Enel (operazione che ancora oggi ha dei lati oscuri....vedi l'indagine della magistratura su possibili tangenti, che a onor del vero non ha coinvolto neppure lontanamente la banca tedesca e de Bustis, ma che comunque secondo alcuni pm presenta lati oscuri....)
- Non parliaimo poi di Ricucci, il finanziere un po' "burino" la cui smania di potere e di soldi, fece incazzare alcuni mani forti... Ricucci legò il nome di De Bustis a quello di Nattino (banchiere vicino al e alla ) e Caltagirone e alla Massoneria.... Leggete questo stralcio dell'interrogatorio di Ricucci comparso sul Corriere della sera:
RICUCCI: «Ma non sono tre, chiami anche la Banca Finnat. (...) Chiami De Bustis. Lo sa chi è la moglie di De Bustis?».
P.M.: «No, che ne so io...».
RICUCCI: «È il capo dell’ufficio finanza in relazione alla Banca Finnat».
RICUCCI: «La Banca Finnat fa per mestiere principale la fiduciaria (...)». Ricucci fa capire che non vuole parlare, dice non può, che se affronta il discorso di Giampiero Nattino e della Banca Finnat rischia addirittura la vita.
RICUCCI: «Giampiero Nattino è il proprietario della Banca Finnat. È il maggiore... È quello che ha curato tutta l’operazione Bnl, del contropatto. Non per quanto mi riguarda, perché io le azioni Bnl ce l’ho da ottobre 2003, a me mi ha finanziato la Banca Carige. La Banca Finnat io l’ho conosciuta nel mondo Caltagirone».
P.M.: «Ma fa da fiduciaria a chi?».
RICUCCI: «A tutti. I più grandi imprenditori (...)».
Ricordo che De Bustis cercò di aiutare la fusione fra BNL e Unipol (dove, infatti fu coinvolto proprio Caltagirone e Nattino)
Ricucci stesso fu finanziato "stranamente dalla Deutsche Bank di londra...anche se De Bustis "dice" di essere estraneo all'operazione....molto strano che un italiano come Ricucci venga finanziato da londra senza che il responsabile dell'Italia sia coinvolto.
E potrei andare avanti....ma non dico nulla di nuovo, tutte queste notizie le potete trovare sul motore di ricerca di Google inserendo la parola De Bustis unita a quelle dei nomi qua sopra riportati (e tanti tanti altri....)
Oggi il Noto Banchiere politico lascia la banca Tedesca che ha dei guai di bilancio pesanti e non ha più tanti soldi da dedicare all'Italia e a operazioni di finanza aggressiva e va a lavorare per Bridge.
Bridge è una società di Private equity che raccoglie capitali in maggioranza "Arabi" o chissà...arabo vestiti...e che ha sede a Londra.
Cari amici, De Bustis, ritornerà ben presto a cavalcare le scene dell'economia italiana.
"Qualcuno" e per qualcuno mi intendo alcuni poteri forti economico-politico dell'Italia potrebbe forse chiedere a Bridge e a De Bustis di intervenire in qualche operazione finanziaria in italia con l'obiettivo di comprare per due soldi qualche asset pubblico o semipubblico del nostro paese dietro l'anonimato di un fondo private equity (Bridge")????
Oggi si dice che questi capitali saranno di arabi....ma quali arabi, in un mondo globale. Come ben sapete gli arabi hanno legami in Italia con "qualcuno" e questo qualcuno potrebbe forse????
De Bustis rappresenta uno dei tanti banchieri della nostra Italia un po' particolari ma i giornali e i media lo osannano e lo ringraziano per l'operato sin qui svolto.
Ma non Mercato Libero che ne prende le distanze.
Sicuramente la prossima operazione in Italia fatta dal "ponte" di comando di BRIDGE verrà propinata agli italiani come un aiuto arabo grazie a un grande banchiere italiano. ma non da Mercato Libero che vi avvisa con mesi di anticipo.
BRIDGE...IN INGLESE SIGNIFICA PONTE. DE BUSTIS A BRIDGE EQUIVALE A QUESTA FOTO. UN PONTE AVVOLTO NEL CAPITALISMO OPACO E NEBBIOSO ITALIANO 2008-2009.
Ricordo che De Bustis prenderà il comando di Bridge a Settembre.
I minimi di mercato e l'Italia in ginocchio li vedremo proprio nei prossimi sei mesi.
Giusto in tempo per iniziare la sua missione per acquistare qualche pezzo pregiato della nostra Bella Italia, magari acquistando pezzi di Unicredito o quel che resterà di MPS o qualche altro pezzo pregiato dell'economia del nostro stivale.
Cari lettori guardiamo tutte le manovre future di de Bustis e del fondo arabo BRIDGE.
A De Bustis auguriamo tutto il bene possibile ma di far investire il suo fondo al di fuori del confine italiano...
DE BUSTIS LASCIA DEUTSCHE BANK. PER NOI ITALIANI E' SEGNO DI........
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1 commento:
per quel che mi riguarda, se compra aziende con soldi veri non può che far salire le quotazioni; se ci sono aziende italiane in svendita sono sotto gli occhi di tutti, quindi il primo che si accomoda fa l'affare, come sempre.
E' questo il mercato libero, chi ha i soldi compra, e lo può fare in qualunque parte del mondo, Italia compresa; e se poi compra male o cose sbagliate.... peggio per lui
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