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TERNA ....TANTI MOTIVI PER NON COMPRARLA!



Terna è un'azienda con un solido cash flow. I ricavi dipendono dalle tariffe (monopolistiche) che incassa per il trasporto di Corrente elettrica in Italia e in Brasile.
Il titolo lo scorso anno (periodo giugno-settembre) veleggiava intorno ai 2,4 - 2,6 euro. Oggi fra i 2,90 e i 2,80.
Il titolo è sui massimi del suo valore storico e vicino ai target di tutti gli analisti (target medio 3 euro).

Come investitori ci domandiamo se vale la pena, in questo momento di turbolenza, rimanere investiti in questa società.

Vediamo un pò di numeri:

Capitalizzazione dpari a 5,7 miliardi di euro.
Utili netti 2007 400 milioni
Utili attesi 2008 400 milioni
Rapporto prezzo utili 14
Dividendo 5.27%
2,6 Miliardi è l'indebitamento netto
L'80% in euro il rimanente in real
Oltre il 50% del debito è a tasso variabile

Facciamo qualche considerazione:

1)Il costo medio dell'indebitamento è passato dal 4,6% del primo trimestre 2007 al 5,8% del primo trimestre 2008 (è previsto un ulteriore aumento del costo debito nei prossimi trimestri fissando il costo medio intorno al 6,25%).
L'aumento del costo del debito dovrebbe incidere per circa 7 -9 milioni sull'utile netto annuo.

2) I profitti dipendono dalla domanda di elettricità. nel primo trimestre la domanda è risultata in aumento ma nella seconda metà dell'anno è prevista in rallentamento
(dato il possibile rallentamento economico) Il che metterebbe a repentaglio la redditività attesa.

3)I profitti del primo trimestre sono risultati in calo rispetto al primo trimestre dell'anno prima (84 milioni di euro).

4)I dividendi sono pari a 0,151 centesimi (ovvero poco più del 5% lordo)
Se tali dividendi erano attraenti per gli investitori fino allo scorso anno quando la crescita della società era molto probabile e il dividendo garantiva stabilità oggi le cose sono molto differenti: Infatti le banche offrono remunerazioni molto elevate sulla liquidità, molto simili ai dividendi pagati da Terna e senza il rischio che un investimento azionario ha (specie in un momento delicato come questo).

5)Terna ha un debito sostenibile ma il cui costo è in aumento (paga all'incirca 160 milioni di interessi all'anno). Terna dovrà acquistare da Enel i tralicci per il trasporto di energia. Terna non vorrebbe pagarli più di 1 miliardo di euro mentre Enel ne vorrebbe 1,6. La struttura del debito di terna verrebbe rivoluzionata radicalmente, proprio quando i tassi sono in salita.
E' vero che il prezzo pagata dovrà essere confrontato con la tariffa concordata per il passaggio della corrente che Enel dovrà pagare a Terna. Ma Mercato libero ritiene altamente probabile che il governo deciderà di sfavorire Terna per dare un po' di fiato a Enel (i cui corsi di Borsa sono in forte flessione).

6) A supportare questa ipotesi vi faccio notare come sia notizia di oggi che Enel sarà assoggettata alla Robin Hood Tax decisa dal governo per le aziende energetiche e le banche, e questo avrà un impatto di alcune centinaia di milioni sul bilancio della società. Lo ha detto l'AD del gruppo elettrico italiano Fulvio Conti intervenendo alla Festa nazionale della Cisl.
"Abbiamo scoperto che la nuova aliquota al 33% dell'Ires si applicherà anche all'Enel. Questo avrà un impatto importante, parliamo di alcune centinaia di milioni di euro, anche se non ci farà fallire", ha detto Conti, che comunque ha aggiunto che aldilà della sorpresa la società chiuderà il primo semestre con un buon risultato. E' difficile immaginare che la vendita a terna possa sfavorire ancora Enel. E' probabile che il Cattaneo nazionale amico degli analisti della Morgan Stanley, dovrà ingoiare un boccone amaro. 1,5 miliardi di nuovo debito potrebbero costare altri 80 milioni all'anno di interessi.

7) Il titolo è vicino ai massimi di periodo e ai target degli analisti internazionali (target medio 3 euro).

Per tutta questa seria di motivi, ritengo molto probabile che Terna sia destinata a muoversi, nei prossimi 6 mesi) in un trend discendente con obiettivo 2,50. Il 10% inferiore ai prezzi attuali
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