STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MA COME SI FA AD AVER FIDUCIA.....???

Ma ditemi un po' in che mondo ci tocca vivere....
A che deve credere l'uomo della strada: al pinocchio Bush o al bugiardo della FED Lockart?

Sarebbe meglio che FEd e Bush si parlassero prima di fare simili affermazioni diametralmente opposte:

NEW YORK, 2 GIU - L'economia americana sta 'chiaramente rallentando': lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Bush ha precisato che il Congresso dovrebbe rendere permanente la riduzione delle tasse decisa nel 2001 e nel 2003, perche' 'non ci sono dubbi' che un taglio delle tasse e' in grado di ridare 'vitalita' all'economia. Le tasse saliranno a 280 miliardi l'anno senza un sgravio fiscale permanente'

ANSA) - NEW YORK, 2 GIU - L'economia Usa registrera' una 'graduale ripresa' nella 2/a parte dell'anno, e' l'analisi del presidente della Fed di Atlanta Lockhart. L'inflazione sara' in discesa dagli 'scomodi' livelli attuali, ma e' ancora presto per tirare un 'sospiro di sollievo' precisa Lockhart per il quale 'il pacchetto di stimolo fiscale dell'amministrazione potrebbe dare una spinta ai consumi delle famiglie nel 2/o e 3/o trimestre'.
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido perplessità su come si fa ad aver fiducia,ma al tempo stesso mi domando come si puo vedere tutto nero quando molti titoli hanno già perduto dai massimi di 1 anno fa circa quasi il 50%.Forse i mercati non prenderanno il volo domani,ma neppure credo come dite voi che ci si deve aspettare la fine del mondo.E'da settembre che parlate di recessione ma il Pil non è mai stato negativo da allora: il prolblema c'è ed è l'inflazione unita alla crisi del credito e agli impatti che l'economia reale potrà riceverne, ma i prezzi potrebbero aver già scontato,se non in tutto,almeno in buona parte questi problemi.

ML ha detto...

Sarà, ma io vedo un indice tedesco che è più alto rispetto a 18 mesi fa del 10%....se questa la chiama crisi dei mercati...
Occhio alla discesa degli indici e dei prezzi dei titoli sui valori indicati in un articolo precedente

Anonimo ha detto...

Appunto, proprio il fatto che la borsa tedesca(la cui economia è pero la piu forte d'Europa)sia ancora alta con tutto quello che è successo nel frattempo (crisi dei mutui,rialzo sfrenato del petrolio e commodities,crisi del credito con BearStearns,tassi inflattivi in crescita da 6 mesi)mi porta a domandarmi quando dovrà accadere la "fine del mondo" da voi prevista. Forse quando magari la bolla petrolio inizierà a sgonfiarsi e le grandi banche avranno terminato i processi di patrimonializzazione e di ripulitura?

Anonimo ha detto...

Di fatto le borse, come lei indica quella tedesca, non sono scese di molto, a parte la pessima Italia vittima di un pessimo governo(il penultimo!)perchè le valutazioni azionarie,specie dopo il ribasso degli ultimi 12 mesi,sono tutt'altro che elevate.

ML ha detto...

Valutazioni non elevate, ma prospettive di maggiori redditi per le imprese deludenti.
Non non predichiamo la fine del mondo. Io voglio preservare il capitale da disastri. Forse mancherò un'opportunità di guadagno.
Buon per lei che avrà preso dei rischi assolutamente calcolati.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, non so da quanto tempo lei segua la borsa ( sicuramente ha visto solo il rialzo dal 2003 in poi ), ma si ricordi che in momenti come questi di grossa crisi non solo dei mutui e del credito; ma siamo pure nel bel mezzo di una stagflazione, le borse mondiali non sono poi cosi' distanti dai massimi assoluti. . . . . e cio' non ha senso, la borsa e' drogata e tenuta su dalle " mani forti ".
Con cordialita' Sig. Zanotti Roberto di Cesena.

Anonimo ha detto...

non intendo dire che non si debba limitare il rischio mantenendo una cospicua parte del capitale in liquidità, ma forse è arrivato il tempo,(e lo sarà ancor di piu se gli indici dovessero scendere ancora)di accumulare titoli con rapporto prezzo/utili piuttosto bassi;la mia è un'opinione,non credo si debba essere ottimisti(lo scenario è ancora incerto)ma neanche pessimisti(il calo ha portato i titoli a prezzi già ragionevoli). Buonasera e complimenti per il servizio reso alla collettività.

ML ha detto...

Sono in pienma sintonia con lei.
Alla prossima importante gamba di ribasso andremo a comprare i titoli che in questi mesi abbiamo analizzato.
Il portafoglio di lungo periodo lo si crea in momenti come questi.

Non bisogna aver fretta, bisogna saper aspettare e accumulare azioni quando il pessimismo è dilagante e non quando il dax sta a 7100....
Il P/E sarà anche basso ma gli utili futuri sono quelli del 2008 o saranno in forte diminuizione.

L'espresso,ad esempio, se confermasse utili e dividendi del 2007..pagherebbe un dividendo del 8,5%....ma forse il titolo sarebbe più appropriato acquistarlo a 1,75.

Anonimo ha detto...

anche guido rossi tra i "pessimisti" : MERCATI: UNA BOMBA CHE DEVE ANCORA SCOPPIARE
di Giorgio Lonardi
Parla Guido Rossi, ex n.1 Consob. «Secondo Soros ci sono in giro $45 trilioni ($45 mila miliardi): una cifra enorme composta da Default Debt Swaps, pari a 5 volte i bond americani oggi in circolazione».


Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Ex presidente della Consob, padre della legislazione antitrust, ex presidente di Telecom che ha guidato in due diverse e delicate occasioni, Guido Rossi è qui al Festival dell´economia di Trento per discutere con Federico Rampini del suo ultimo libro "Il mercato d´azzardo". Un tema vasto, dunque. Ma anche un argomento che ha dei punti in comune con alcune delle osservazioni e delle proposte del governatore della Banca d´Italia.

Professor Rossi, secondo Mario Draghi il ciclone subprime «ha toccato le banche italiane meno che quelle di altri Paesi». Sempre per il governatore i nostri istituti «hanno retto bene in questi mesi l´urto della crisi: i loro attivi solo marginalmente toccati, i bilanci stabilmente fondati sulla raccolta dalla clientela». Lei che ne pensa?

«E´ probabile che la vicenda dei subprime sia ormai alle nostre spalle. Purtroppo, però, ci sono sul mercato altri strumenti finanziari, molto più pericolosi dei subprime. Penso ad alcuni derivati e ad alcuni "titoli atipici" che minacciano un po´ tutta la finanza mondiale. E in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo nessuno può sentirsi al sicuro, nemmeno le banche italiane».

A quali titoli atipici si riferisce?

«C´è un articolo molto interessante scritto recentemente da Soros sulla New York Review of Books che, con mio grande stupore, nessuno ha ripreso e commentato (nota di WSI: ecco il link). Ebbene, in questo articolo Soros ci dice che ci sono in giro 45 trilioni di dollari (45 mila miliardi di dollari, vedi nota a fondo pagina), una cifra enorme pari a 5 volte i bond americani oggi in circolazione composta da Default Debt Swaps».

Ci può spiegare che cosa sono e come funzionano questi Default Debt Swaps?

«Come dice il termine in inglese si tratta di una "scommessa" sulla possibilità che le grandi aziende non siano in grado di onorare i loro debiti. E che quindi siano costrette al fallimento. Ovviamente questo mercato è totalmente deregolamentato. Non può sfuggire a nessuno il potenziale distruttivo di questa "scommessa"».

Quindi nessuno è al riparo dalla bomba ad orologeria innescata dai Default Debt Swaps, nemmeno le banche italiane, che pure, ci dice Draghi, sono più solide delle altre?

«Le banche italiane non sono più chiuse dentro gli angusti confini nazionali. E questo è certamente un bene. Tuttavia la globalizzazione finanziaria comporta dei rischi, non possiamo dimenticarcene. Chi l´avrebbe mai detto che l´Ubs, la più grande banca svizzera, sarebbe stata colpita dalla crisi dei subprime? Eppure è accaduto».

Insomma, i Default Debt Swaps sono come una lotteria perversa?

«Mi creda, sono molto peggio di una lotteria».

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.aspx?art_id=580440

ML ha detto...

sul nostro sito MERCATOLIBERONEWS trovate sia l'articolo con l'intervista a Rossi che l'articolo di Soros.

Anonimo ha detto...

è possibile che sono esposte le banche italiane?