STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


THE IMPORTANCE OF BEING MICHAEL!!!


Michele Nista è lontano dalla borsa milanese, ma il mercato di Piazza Affari gli è rimasto nel cuore. Nel weekend si è messo davanti al computer e mi ha scritto un po’ di novità sul mercato domestico…
Sono roumors? Verità inconfutabili? Chissà….solo I prossimi mesi ci diranno se Michael aveva visto giusto.
L’unica cosa che vi posso dire è che molte volte le sue previsioni si sono avverate e comunque sia…le sue affermazioni, spesso forti e solo apparentemente improbabili, hanno sempre un qualcosa di logico nel panorama lobbistico di Piazza Affari dove il successo di un’impresa dipende sempre più dal suo rapporto con la politica.
Io stesso sono stato particolarmente colpito quando Michael due anni fa predisse con estrema esattezza il valore del real di questi giorni.
Per non parlare di Mediaset . Il titolo stava fra i 7 e gli 8 euro…e Michael disse che sarebbe scesa sotto i 5…
Come ben sapete, sono molti i brokers che negli ultimi mesi hanno downgradato il titolo fino a vederlo con target a 4,5.

Nel suo scritto di domenica mi cita il cattivo andamento di Mediolanum. Per il titolo di Doris Michael è molto pessimista e mi dice che cattive notizie potrebbero ben presto colpire il gruppo. Chissà…magari la raccolta negativa, qualche decisione non appropriata di Doris, oppure qualcosa di più???

Michael poi mi cita Sensi e la Roma. Mi dice che Unicredito stia mettendo pressioni a sensi per liberarsi della Roma per accettare il bid di Soros.
Come avete letto dai giornali il bid sulla Roma c’è stato da parte di Soros (ma ora sembra ritirato). Apparentemente il gestore di hedge funds Stefano Roma aveva
inizialmente originato il contatto fra i Fondi di Soros e Sensi. La trattativa si è arenata probabilmente per una questione di presso. Sensi voleva 350 milioni contro i 280 offerti. (sembra che l’esposizione di sensi verso unicredito sia proprio di 350

milioni). E’ ovvio che la tassa sul petrolio (proposta da Tremonti e ieri rilanciata addirittura dal democratico OBAMA) potrebbe colpire l’Italpetroli di Sensi. Unicredito tifa Soros e potrebbe decidere anche di richiedere indietro una parte del finanziamento fatto a Sensi, preoccupato da un possibile e probabile calo del petrolio e della tassazione in arrivo.
Per chi in borsa si è affacciato da poco, ricordo che Stefano Roma è lo stesso che insieme a Giampietro Nattino è stato coinvolto nella scalata di BNL di Consorte.

Infine Michael ritorna su Generali.

Mi dice che i soci francesi hanno due obiettivi: salire nel capitale di Generali, approfittando di questi livelli, e appoggiare l’ascesa di Fininvest nel capitale della società triestina. Inizialmente potrebbe essere un 2% per poi salire via via (magari, aggiungo io, con una fusione con Mediolanum al momento opportuno, fusione che sarebbe appoggiata da Mediobanca, in quanto Geronzi è amico di berlusconi, benetton ha ricevuto l’aumento delle tariffe autostradali, Zunino – socio di mediobanca – se Berlusconi lo salverà dal fallimento – e dai francesi stessi – data la profonda amicizia con Ben Ammar e Bollorè.)
Intesa non sarà contenta…sostiene Nista…. Ma aggiungo io…Intesa viene tenuta sotto scacco con Alitalia e il timore che il governo ne decida il commissariamento (con perdite ingenti per Intesa).

Una persona che potrebbe opporsi potrebbe essere Zalesky..ma dopo le recenti perdite in borsa non può permettersi di sbagliare (solo Arcelor ed Eramet lo salvano…ma se le materie prime scendessero in autunno…addio profitti e il finanziere potrebbe essere costretto a vendere più che a comprare)
Altro personaggio “contro” potrebbe essere Caltagirone e la sua gang (MPS, Axa ecc ecc). infatti il Calta con la sua ingente liquidità sta accumulando quote del leone di trieste.
Se Fininvest salirà nel Leone anche lui non sarà da meno. Ricordiamoci che Caltagirone ha il dente avvelenato con Berlusconi anche per aver emarginato il marito di sua figlia..il povero e sempre più solo Casini.
Chissà…magari Berlusconi ripescherà Casini, a tempo debito, in cambio del lasciapassare in Generali….

Mentre Mediobanca tiene alto il livello Target del titolo di cui è principale azionista…(Michele mi dice che il loro target sia 33 euro), il mercato sembra aver abbandonato il titolo in borsa che lentamente, ma inesorabilmente scende.
Il titolo presenta dei potenziali rialzi, in caso di notizie sull’azionariato, ma credo che i contendenti aspettino prezzi più bassi in autunno prima di tirar fuori i soldi per comprare.

Grazie ancora Michael per i tuoi commenti su Piazza Affari. Ne attendiamo altri nelle prossime settimane.
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