150 DOLLARI!!!
Ritengo probabile un aumento del prezzo del petrolio a 150 dollari nelle prossime settimane.
1) Israele e Iran (aumento di tensione destinato a perdurare)
2) Parole poco tranquillizzanti dal vertice OPEC
3) Magggiore domanda da parte delle raffinerie cinesi dopo la riduzione dei sussidi (tanto il costo per unità prodotta è ancora basso in Cina rispetto al resto del mondo)
Prezzo del petrolio a 150 dollari significa un aumento delle previsioni inflattive per l'autunno e un quasi sicuro inasprimento dei tassi d'interesse da parte della BCE (con un ulteriore aumento in autunno dei tassi oltre a quello di luglio).
Possibile aumento dei tassi USA.
Le conseguenze sarebbero devastanti per:
- Valore degli immobili (In Italia è prevista una discesa del 20% ulteriore)
- Valore delle borse
- Rialzo dei costo mutui
- Rialzo costo del debito pubblico
- Aumento della tassazione (per sopperire ai mancati introiti derivanti da minore IVA e minori utili aziendali e maggior costo per il debito)
- Maggiori oneri per l'impresa che non riuscirebbe ad alzare i prezzi e quindi minori profitti.
- Aumento probabilità fallimenti
Tutte cose che vi diciamo da mesi.
E' evidente che se il prezzo del petrolio dovesse scendere i mercati ritornerebbero sui precedenti valori (ma sarebbe solo un'occasione per aprire posizioni short).
Nel mondo si tenta di addossare tutte le colpe del caro petrolio alla speculazione...
Ma la verità è ben diversa...
Le colpe veree sono da trovare altrove:
1) Il fattore scatenante è la globalizzazione accellerata voluta dal governo Bush e supportata da Greespan prima e ora Bernanke. Bassi tassi d'interesse e popolazioni asiatiche , arabe, russe, che crescono a dismisura hanno portato a un incremento netto di richiesta energetica (fenomeno in continua evoluzione).
2) Lo stesso Governo americano ha ripetuto sabato che la speculazione nulla a che fare con il rialzo del petrolio (praticamente è come se avesse detto che tremonti non capisce nulla....). Dalle dichiarazioni ufficiali qua di seguito riportate, si evince che è lo scarso aumento della produzione (ferma da 2 anni) il fattore scatenante la salita dei prezzi.
The U.S. energy secretary said Saturday that insufficient oil production, not financial speculation, was driving soaring crude prices.
Secretary Samuel Bodman's comments on the eve of an energy summit in the Saudi port city of Jiddah.
La speculazione non è che l'ultima ruota del carro....
La stessa cosa accade quando, uno stato, incapace di perseguire i venditori ambulanti di prodotti falsificati, persegue i cittadini compratori.
Uno stato incapace di fermare la prostituzione colpisce chi la compra ecc ecc
Il mondo che ha voluto tassi bassi e che ha deciso di non produrre più petrolio (ripeto, la produzione mondiale da due anni non aumenta..) attacca i fondi speculativi e i fondi che investono in materie prime, invece di mandare il mondo verso un sano rallentamento economico che riporterebbe i prezzi a un livello accettabile e a politiche che riducano i sovraprofitti delle aziende a favore di una più equa ridistribuzione della ricchezza (con aumenti salariali che premino i migliori).
I governi riconoscono l'inflazione agli imprenditori e non agli stipendi.
I sindacati in Italia dovranno partire da un inflazione programmata dell'1,7% per parlare di aumenti di stipendi, mentre il signor Benetton aumenta il prezzo delle autostrade partendo dall'inflazione reale. Evviva l'Italia e la sua inguaribile casta!
150 DOLLARI!!!
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1 commento:
Paolo
Scusa tu dici, che la speculazione e' l'ultima ruota del carro, e che l'aumento del prezzo del petrolio e' dovuto all'aumento della rischiesta da parte dei paesi asiatici e russsi.
Bene io che non so ne leggere e ne scrivere e sono ignorante in matematica, ti chiedo se a causa di questi paesi la domanda e' quadruplicata rispetto agli anni in cui loro non erano cosi' sviluppati e noi tiravamo come dei treni.
Vedi circa 4 o 5 anni fa, anno piu' anno meno se non erro' il prezzo viaggiava a 40 $ oggi dici che puo' arrivare a 150.
Grazie
Alessandro
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