MERCATO LIBERO IN PANNE? SI ARRAMPICA SUI VETRI? DOPO AVER PRESO IL RIBASSO HA PERSO I LUMI DELLA RAGIONE?
Ecco cosa ci scrive il nostro lettore:
Il PIL europeo a +0.7 nel I trimestre; di questo passo nel 2008 si potrebbe sfiorare il 3%.La crisi del credito agli sgoccioli: dopo S&poors, Fitch, ora anche l'FMI lo sostiene. La disoccupazione americana in aumento ma sempre al di sopra delle attese; dopo i pessimi dati macroUSA del 1 trimestre una leggera ripresa pare in atto.
Mi domando, Vi domando: ma non eravamo dinanzi alla recessione piu grave del dopoguerra? Ma la recessione non prevede Pil negativo? Intanto le borse dai minimi di marzo hanno gia fatto un bel +15% eppure tutto si dice è gravemente compromesso. Ma serve davvero essere pessimisti ad oltranza? Serve credere che le azioni tendano a zero? Molti titoli ( Tiscali, Saras, Italease, Impregilo, Telecom, Fiat, Eni, STM, Luxottica e molti altri) hanno messo a segno rialzi tra il 30 e il 70% dai minimi. Eppure voi che eravate stati bravissimi a star fuori sul ribasso, non ci avete creduto preannunciando imminenti ulteriori disastri. Perchè non avete considerato il "discounting factor" ovvero lo sfasamento temporale tra crisi dei mercati e problemi dell'economia reale?
Caro lettore, partiamo con una breve analisi storica:.
Se lei ci legge da marzo dello scorso anno ha potuto apprezzare che abbiamo sollevato dubbi su questa economia a Giugno. In quel momento l'S&P MIB valeva 42.000. E i titoli: STM stava a 12 euro, Impregilo a 7, Fiat a 20, Italease a 30 ecc ecc
Abbiamo capito la crisi e abbiamo consigliato ai nostri clienti di uscire (o ridurre pesantemente le posizioni). Abbiamo scritto tanti articoli spiegando la crisi che sarebbe arrivata e anche a ottobre mentre i mercati risalivano .abbiamo continuato a essere scettici, e così mentre molti si aspettavano il rally di natale noi siamo rimasti alla finestra.E ancora a inizio anno abbiamo visto i mercati scendere e non ci siamo fidati.
A marzo neppure e solo il salvataggio di Bear Stearn da parte della FED ha permesso che non accadesse il peggio.
E' inoltre evidente che solo l'enorme (e inatteso) coinvolgimento delle banche centrali ha evitato ai listini di finire KO.
Oggi siamo reduci da due mesi di rally delle borse e molti titoli, come lei, ha correttamente sottolineato, sono saliti di molto.
In tutta sincerità siamo molto dispiaciuti nel non aver partecipato a questo banchetto. Queste settimane di sole potevano essere utilizzate per fare qualche profitto.
Tuttavia Mercato Libero è convinto che il salvataggio messo in atto da Bernanke avrà conseguenze negative di lungo periodo sulle borse mondiali che faranno ritracciare ulteriormente i mercati nei prossimi mesi.
Prima di tutto il mondo dovrà convivere con un inflazione elevata che tenderà a tenere alto il premio al rischio e i tassi d'interesse.
Questo porterà alla fine dell'indebitamento facile e quindi alla fine delle bolle (internet, immobiliare, cina, materie prime). La riduzione dell'indebitamento farà si che la crescita sarà più bassa, in particolare nelle economie occidentali. I P/E in Europa rimarranno più bassi che quelli storici le borse (specie le borse più deboli) non potranno che soffrirne.
L'inflazione, se in Europa e in America è alta ma sotto controllo, nei paesi emergenti è devastante. E' vero che in quei paesi i salari e i prezzi delle case salgono generando un effetto netto positivo, ma tale situazione diventa alla lunga insostenibile.
In poche parole è nostra previsione che i mercati azionari occidentali sono davanti a due alternative:
1) Ampio range laterale per altri 12 mesi (dove il massimo è già stato fatto segnare nel maggio 2007 e il minimo è gia stato segnato nei primi mesi di quest'anno)
2) Il mercato è davanti a un cambiamento epocale e gli sforzi degli stati uniti potrebbero non essere sufficienti portando su nuovi minimi i mercati entroi primi due trimestri del 2009.
A questi due eventi Mercato Libero da una probabilità di accadimento pari all'85%.
Nuovi massimi sui mercati azionari europei nei prossimi 12 mesi hanno una probabilità di accadimento del 15%.
Davanti a questo scenario (che dovrà essere confermato dai dati macro dei prossimi mesi), e dopo un rally azionario di due mesi, il nostro consiglio E DI USCIRE DAI MERCATI O di stare fuori.
Certamente in questi due mesi Mercato libero e i suoi clienti hanno perso un treno per fare performance.
Ma ci siamo assicurati il controllo del rischio e il mantenimento del capitale. I mercati sono ancora MOLTO più bassi di quando siamo usciti, senza contare che da allora stiamo incassando cedole sul capitale investito in obbligazioni.
E' altrettanto evidente che Mercato Libero e il suo team HA MESSO SOTTO osservazione molte aziende leader nei mercati americani ed europei E CHE ALLA PROSSIMA DISCESA DEI MERCATI faremo acquistare azioni.
Il crollo dei mercati non avverrà (la fed lo ha scongiurato) e le discese diventano OPPORTUNITA' DI ACQUISTO.
E' altrettanto evidente che lo
-STOCK PICKING (capacità di individuare le aziende market leader)
-LA GESTIONE DEGLI STOP LOSS (alzandoli alla salita dei mercati)
-IL CONTROLLO DEL RISCHIO DI PORTAFOGLIO (mai mettere il capitale a rischio in maniera non recuperabile nel giro di pochi mesi)
saranno sempre più determinanti per la performance dei portafogli nei prossimi 12 mesi.
Facciamo pubblica ammenda per non aver avuto fiducia in quello che continuiamo a considerare UN BEAR MARKET RALLY. Anche a noi piace la speculazione ma davanti alla scelta fra controllo del rischio e preservare il capitale da un lato, e quella di cercare di prendere un rally di mercato in un trend negativo, abbiamo optato per la prima soluzione.
Non siamo contenti per i nostri investitori ma siamo sicuri che sapranno capire ed apprezzare in caso di discese future (discese che sono altamente probabili). Ma sopratutto sapranno apprezzare i titoli da noi selezionati in questi mesi
Noi non vogliamo essere letti dal popolo degli speculatori (che comunque amiamo e stimiamo) ma dal popolo dei risparmiatori.
CASH IS KING per il 2008. MA SI FARANNO ACQUISTI SELEZIONATI SULLE DISCESE IMPORTANTI DI MERCATO.
Vuoi una consulenza indipendente sul tuo portafoglio? manda una mail a mercatiliberi@gmail.com . I primi tre mesi sono di prova.
MERCATO LIBERO IN PANNE? SI ARRAMPICA SUI VETRI? DOPO AVER PRESO IL RIBASSO HA PERSO I LUMI DELLA RAGIONE?
5 commenti:
no questa volta non capisco.
Ipotesi 1) e 2) all'85%. OK. Ma sono due ipotesi molto differenti, come si spartiscono quell'85%? Più avanti dice che la fed ha scongiurato il ribasso (definitivamene o temporaneamente, visto quel'85% e sopratutto vista l'ipotesi 2?)
Ieri o l'altro ieri avrebbe venduto short allo scoperto appena certi valori fossero stati raggiunti, oggi non più?
Comincio a sentire tutto e il contrario di tutto... Non è che sta cedendo a questo rialzo forse più deciso di quello che ci si poteva aspettare? Boh, per me la fed non ha songiurato un bel niente, troppe conseguenze sociali negative da queste politiche finanziarie... certo fare il trader è un altra cosa e certi pnsieri forse bisogna metterli da parte...
Esprinet ha perso il 30% nel giro di due giorni. Parmalat crolla. A me sembra un mercato dove il rischio di farsi male sia molto alto.
Allora...riprendiamoci con calma:
1) il mercato va venduto anche short (con quote non rilevanti e con stop loss sul portafoglio)
2) Gli interventi della fed hanno causato una iperinflazione che aiuta le imprese (lo sapete che una crisi economica violenta blocca i consumi di colpo mentre un'inflazione li rallenta permettendo alle aziende e al sistema finanziario di reagire.
L'inflazione che ci sta colpendo porta alla socializzazione delle perdite con l'impoverimento graduale della popolazione e una continua riduzione dei consumi.
3) I tassi d'interesse reali sono negativi. le persone non sono invogliate a detenere obbligazioni dello stato perchè non proteggono dall'inflazione e pensano che la i mercati azionari possano offrire ritorni più adeguati.
4) Gli immobili, grazie all'inflazione, ai tassi bassi, e al dollaro basso, scenderanno ma meno di quello che avrebbero potuto fare.
Tutto questo rende i mercati più stabili e l'orso sarà meno feroce.
Vale la regola di comprare sui forti ribassi e vendere sui rialzi successivi.
QUINDI OPERATIVAMENTE:
1) NON COMPRARE IN QUESTI GIORNI
2) DOVE SI RITIENE OPPORTUNO, APRIRE OPERAZIONI AL RIBASSO (OCCHIO AGLI STOP)
3)SUI FORTI RIBASSI BISOGNA RIENTRARE SUI TITOLI FORTI (mercato libero li sta selezionando)
Non capisco cosa è che non è chiaro....
Forse si pretende di diventare milionari in pochi giorni...o si cercano rendimenti a due cifre in pochi mesi. Non è da noi che si troverà la risposta.
Da noi si preserva il capitale, si controla il rischio degli investimenti e si cerca una remunerazione delle attività finanziarie adeguata al momento economico.
Salve,
la critica sulle due ipotesi all'85% mi sembra pertinente, forse è stata un poco avventata.
Il nocciolo è come sempre il debito: se riprende a circolare la moneta, ricresce il debito, l'economia inflazionata riprende e il restante 15% diventa l'opzione più probabile.
Le banche però devono ancora patrimonializzarsi.
Se continua a contrarsi il credito e i rubinetti rimangono quasi chiusi, le borse vanno a sud, però assieme all'inflazione.
Tutte cose ovvie che saprà già, ma che sfrutto per partecipare al suo blog che mi sembra interessante.
legga l'articolo illuminante di spallino. C'è in parte una risposta.
Grazie
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