STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


GRAZIE FELTRI, GRAZIE LIBERO


Vorrei ringraziare Feltri e il suo giornale e non perchè ieri le brave giornalista Camilla Conti e Michela Ravalico mi hanno intervistato sul problema del dividend washing, ma perchè Feltri ha deciso di pubblicare i nomi di chi guadagna tanti soldi a Milano e Roma. (tutto ciò che quel......di Visco ha deciso di rendere pubblico).

Lo premetto, io sono altamente contrario a questa informazione che considero gossip da pattumiera. Perchè non mettere on line anche la mia cartella medica.

Ma centinaia di curiosi hanno cercato su Google il sito di Libero per curiosare su possibili liste di dichiarazioni dei redditi e, non trovandole, sono venute a visitare il mio sito.

Grazie a Feltri il mio sito ha fatto il record di lettori!!!

Sono commosso, e per tutti i curiosoni che sono alla ricerca di informazioni sui redditi dei vicini vi dico: MA FATEVI UN PO' I C...I VOSTRI. LA CURIOSITA' MORBOSA E' UNA MALATTIA MENTALE. PENSATE A LAVORARE E PRODURRE, PIUTTOSTO!!!
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

questo linguaggio scurrile da te non me l'aspettavo... :)

ML ha detto...

Bah..scusami ma non condivido...vorrei capire chi ho offeso...

c...i potrebbero essere cavoli no?

Se ti sei offeso chiedo scusa...ma credo che un linguaggio forte a volte sia utile per far capire alla gente.
Cosa pensi, allora, di Sgarbi da Santoro? Quello si che era scurrile e oltraggioso.
E lui guadagna molto di più di noi...tanto oramai è pubblico...

Anonimo ha detto...

GRANDE !


Wildman

Anonimo ha detto...

Secondo me la lista dei redditi potrebbe avere anche una sua utilità. Per esempio chi vuole affittare un appartamento può vedere dalla dichiarazione il reddito e scegliere l'inquilino che offre maggiori garanzie. Si può chiedere un aggiornamento del canone maggiore rispetto all'indice istat e via dicendo.

ML ha detto...

Sono daccordo al 100% con lei. Basta che la persona, collegandosi al sito internet del tesoro ne faccia esplicita richiesta presentando il suo codice fiscale e la sua identità. Ovviamente la persona controllata riceverà comunicazione delle persone che hanno curiosato nei suoi redditi.
Se ci deve essere libertà deve essere a doppia via. Il controllore (se privato) può controllare ma il controllato deve aver diritto di sapere chi è il controllore.
Se non c'è nulla da nascondere...che problema c'è.
Quella che è assurdo è che io venga a conoscenza (tramite un giornale o un accesso libero a internet) dei redditi dei miei vicini di casa, delle persone vicine d'ombrellone, dei genitori dei compagni di classe di mio figlio...e ne faccia un uso da gossip di bassa lega. Questo è non accettabile.
La democrazia deve essere sempre a doppia via e non a senso unico.

Anonimo ha detto...

ritengo che ciò che è successo, sia solo la logica evoluzione di un sistema incapace, il quale, nella sua totale mancanza di volontà di rilevare chi froda il fisco, non ha niente di meglio da fare che comunicare i redditi della maggioranza delle persone che sono "per forza" in regola. Sicuramente si sbaglia sempre a fare i conti in tasca agl'altri, ma a parte il gossip che ne deriva e che fomenta la solita guerra dei poveri, perlomeno, c'è di buono che vengono messi "alla berlina" i "signori redditi", assenti dalla lista e che dovrebbero veder meglio impegnate le risorse del ministero