BANCO POPOLARE E UBI: FUSIONE OSTILE?

Una domanda su tutte: Ma perchè le acquisizioni e le fusioni si effettuano quando i mercati salgono? perchè gli azionisti di minoranza devono essere sempre intortati con belle parole, business plan non raggiungibili e bilanci abbelliti?
Si dovrebbero vietare le fusioni o le acquisizioni in mercati azionari in rialzo!
Le banche italiane rappresentano il caso più emblematico. Ricordate 12 mesi fa cosa succedeva alle quotazioni di Unicredito e Capitalia? Per non parlare, poco prima di Banca intesa e San Paolo. MPS e BPM raggiunsero valutazioni astronomiche prima di crollare miseramente nel fango.
I casi più emblematici di questa corsa delle banche sono quelli di UBI e Banco Popolare.
Oggi le due banche navigano a vista.
In particolare il Banco Popolare sta facendo preoccupare gli investitori:
-Lo scandalo di Faenza con Banca italease che scende da 55 a 5 euro.
- Lo scandalo di Aletti che intermedia tutti i derivati della società di leasing guadagnando milioni di euro di commissioni.
-Lerrore madornale di strapagare la Popolare italiana di Fiorani
- I grandi problemi di bilancio legati alle pulizie dei conti di Banca popolare Italiana e del vecchio Banco Pop Ver. e Novara.
-Il costo assurdo di un buy back pagato con il sangue degli azionisti.
Insomma....oggi gli azionisti temono un possibile Aumento di Capitale per riportare i conti in ordine, ma sopratutto hanno perso la fiducia nei confronti di un management che non ha mantenuto nessuna delle promesse fatte e che sta ancora seduto li a scaldare la sedia del potere.
E il titolo crolla fino a 10 euro. Poi la luce....si ricomincia insistentemente a parlare della vendita di italease (poi smentita) e infine della vendita imminente delle banca pop. di crema e della banca Popolare di cremona.
I più informati dicono che in vendita ci sarebbe anche il credito Bergamasco.
Un fiume di liquidità che eviterebbe l'onta dell'aumento di capitale
In realtà ciò che colpisce è che nessuno metta in seria discussione le scelte profondamente sbagliate del presidente Fratta Pasini e del consigliere Fabio Innocenzi.
Anche se si dice che Innocenzi potrebbe essere allontanato dandogli la presidenza dell'Abi (appoggiato dall'amico di sempre Profumo).


Mi domando come si possa fare a riconquistare la fiducia di azionisti e correntisti dopo tanti errori sistematicamente compiuti.
La voglia di rinnovamento che gira sui mercati dovrebbe spazzar via un vertice incapace e dar spazio a un nuovo management. E' l'unica vera soluzione, altro che vendita di sportelli.
In Ubi l'aria che si respira è decisamente meno pesante. ma quante sono le persone che comandano? Zanetti, Faissola, Auletta Armenise, Massiah....
Forse una sfoltita non sarebbe male.
Pensate che bella operazione sarebbe la fusione fra UBI e Banco Popolare, o un'operazione di acquisizione ostile, infischiandosene della legge sulle popolari e sui diritti di voto. Finalmente una vera operazione atta a creare valore.
D'altro canto la fusione fra BPVN (Verona Novara) e la Banca Popolare di Bergamo
era già cosa quasi fatta anni fa, poi misteriosamente fallita.
Una banca che potrebbe veramente competere con i primi due gruppi Italiani e relegare definitivamente MPS a gruppo bancario retail di scarsa importanza (oltretutto MPS non ha più risorse finanziarie per espandersi)
Un'operazione che accrescerebbe enormemente il valore per gli azionisti e che riceverebbe il plauso internazionale.
Ma si sa....in Italia le cose intelligenti non si fanno. Politica, giochi di potere, chiesa, paura di perdita di potere giocano contro le logiche di mercato.
Ma sognare un'operazione di grande respiro, magari ostile, non è un sogno.
Oramai nei mercati evoluti le OPA ostili sono abiurate dai regolatori, dai sindacati, dagli stessi investitori, che invece vedrebbero finalmente un pò di mercato libero.
Evviva le Operazioni di finanza ostile. Evviva la raccolta di pacchetti di titoli da parte di gruppi che vogliano conquistare un'azienda.

Evviva la libertà di mercato e di poter disporre dei propri soldi.
Ma vi assicuro che presto torneranno i tempi del libero mercato e Mercato Libero e i suoi clienti li sapranno cogliere... Ci stiamo attrezzando!
Per chi non lo sapesse...e per ironia del del destino.....
Il numero di azioni di Banco popolare sono 640.481.325
Il numero di azioni di UBI sono 639.145.902.
Una fusione 1 a 1???
Forza UBI non far passare acqua sotto i ponti, hai pochi mesi per passare all'attacco, altrimenti la tua valutazione potrebbe scendere verso i 12,5 euro.
(punita per mancata fusione...e incapacità di generare reddito d'impresa in un contesto di mercato plumbeo).
Per Rana (tortellini) e Bauli (panettoni) , fra i principali azionisti del Banco popolare sarebbe roba da leccarsi i baffi. E potrebbero festeggiare tutti alla Trattoria da Giovanni Rana in piazza Bra a Verona.
BANCO POPOLARE E UBI: FUSIONE OSTILE?
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2 commenti:
salve,
la fusione UBI + banco popolare potrebbe inoltre avere molti altri aspetti importanti a livello di economie da fusione.
banco popolare con la cessione di Crema e cremona incasserebbe circa 1,1 mld di euro scongiurando definitivamente la possibilità di adc, che sommati ai 350 mln circa della cessione di Bormioli porterebbero nelle casse veronesi una buona liquidità.
BANCO POPOLARE deve assolutamente rilanciare italease: e quale miglior partner di Ubi in questa vicenda?
Ubi possiede una società di leasing propria, sbs, ma con una quota molto limitata sul mercato.
Insieme le due società di leasing potrebbero addirittura vantare una rete di filiali senza pari in italia. Oltre alla quota di mercato il problema del funding verrebbe scongiurato.
Italease riacquisterebbe una valutazione di rischio migliorativa rispetto a quella attuale, e sia banco che Ubi ne beneficerebbero.
Oltre a questa sinergia vi sarebbero quelle relative a Centrobanca e efibanca che insieme avrebbero maggiore "presa" sul mercato.E potrebbero ben presto essere fuse e una quota del 30% messa sul mercato.
Passando poi al credito al consumo, Ducato per finire ad ARCA e volendo alla stessa quota di Meliorbanca che il banco possiede ancora.
Di tutte queste sinergie però, la migliore credo riguarderebbe la copertura di mercato con forte riduzione dei costi.
Insieme le due realtà coprirebbero praticamente in maniera quasi capillare tutto il nord con punte di eccellenza nelle regioni Lombardia veneto ed emilia storicamente le più floride del paese.
Sofferenze basse, banca lombarda e ubi coprirebbero bene il cremonese insieme alle filiali lodi e riduzione importantissima dei costi.
Si potrebbero ipotizzare 14 consiglieri: 7 di espressione veronese e 7 bergamasca.
presidenza e Ad in alternanza e un buon dg ( io riconfermerei l'attuale di bergamo)
Questa è una occasione più unica che rara.
condivido in pieno.
Solo un management con gli occhi foderati di prosciutto se la lascerebbe sfuggire.
geisterspitze
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