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AUTOSTRADE: NO AL CARO TARIFFE


Atlantia, Giovanni Castellucci e Gross Pietro alzano le voci e chiedono al nuovo governo regole certe per gli aumenti tariffari.
Più che regole certe, i due pretendono ....AUMENTI SOSTANZIOSI CERTI!
Caro Berlusconi, so che non darai retta al mio blog, ma spero sinceramente che ti metterai di traverso ai piani di Benetton.
So già che ti chiedo qualcosa che non puoi fare. Lo so che Beneton influenza la linea editoriale di RCS e che ha acquistato il 2% del Sole 24 ore.
Lo so che Benetton possiede gran parte delle infrastrutture italiane (aereoporti, autostrade, società di costruzioni ecc ecc).
Lo so che Benetton è un'azionista di Mediobanca e Generali dove anche tu Berlusconi sei socio insieme al tuo amico di sempre Doris.
Ma se vuoi il bene del Paese non permettere che i servizi legati ad Autostrade (Telepass, torri per i cellulari, servizi vari) vengano separati dalle pure corsie autostradali.
Se il governo permettesse la separazione dei servizi a valore aggiunto, sarebbe più debole nei confronti di Benetton nella negoziazione dei piani tariffari e del rinnovo delle concessioni.
Berlusconi non dovrebbe permettere un aumento delle tariffe autostradali che garantirebbe sovraprofitti da parte di Benetton in un momento in cui il paese soffre il caro benzina e rischia di vedere un aumento del costo dei trasporti (alzando l'inflazione).
Anche i turisti si allontaneranno sempre più dall'Italia preferendo mete meno care per benzina e per costo autostradale.
Autostrade è un monopolio che andrebbe nazionalizzato. Benetton non può chiedere di ottenere extraprofitti semplicemente grazie alla sua lobby. L'extraprofitto in un mercato non concorrenziale non DEVE essere concesso dal nuovo governo.
Altrimenti la "casta" continuerà la sua sfida al paese e la sfiducia degli italiani nei confronti del governo non potrà che aumentare.
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