STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ITALIA COME ARGENTINA?


Se, NEI PROSSIMI DUE ANNI, l'Italia fosse cacciata dall'euro, le banche bloccherebbero i conti correnti e alla riapertura le banche consegnerebbero ai correntisti una nuova valuta: Euro 2 (magari svalutata del 50%) . Al contempo la benzina e i beni primari non potrebbero essere più comprati in quanto troppo cari. Sarebbe la miseria. CHE FUTURO PER I TUOI FIGLI?
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo averci impoverito Lei crede che ci possano buttare fuori dall'euro? Io non lo credo.Forse mi illudo che facciamo parte degli Stati Uniti d'Europa e dunque o fallisce l'intero sistema o non fallisce nessuno.

Anonimo ha detto...

adesso il messaggio è CHIARISSIMO, X CUI merita da parte mia un CHAPEAU . è Le AUGURO BUON LAVORO DI CUORE.

Hermano Tobia ha detto...

Secondo me la questione è leggermente diversa: il punto non è se l'Italia (assieme a Spagna, Grecia e Portogallo) verrà buttata fuori dall'euro (non si capisce da chi, poi), ma se tali paesi saranno costretti a lasciare la moneta unica quando non saranno più in grado di pagare i debiti pubblici e/o privati denominati in euro, e non potranno più rifinanziarli sui mercati.

Se dovessi azzardare un'ipotesi, penso che comunque il paese più a rischio di un'implosione violenta e repentina sia la Spagna, non tanto per il debito pubblico (infatti gli spread sono contenuti) quanto per la fragilità e l'esposizione del sistema bancario e per il colossale deficit commerciale (oltre 10% del PIL) che la BC spagnola ha dovuto finanziare svendendo parte delle riserve auree.

La follia di una moneta unica per economie così diverse è ben descritta dalle parole di Miguel Fernandez Ordonez, Governatore della BC spagnola: "The single monetary policy has meant that excessively loose conditions for our economy have been almost continuous. A less relaxed tone would have been better for our needs": quello che va bene per la Germania è un disastro per Spagna, Grecia, Portogallo e parte dell'Italia.

Ed in caso di problemi tali paesi sarebbero costretti a svendere il proprio patrimonio industriale e di fatto diventerebbero colonie dei paesi economicamente più forti: una volta i paesi si conquistavano con le guerre, oggi con le banche.

Su come salvaguardare i risparmi, un consiglio un po' "cinico" sarebbe quello di portarli all'estero ed usarli per shortare i BTP ... anche se penso che l'Italia
avrebbe la possibilità di salvarsi, ma a prezzo di riforme serie, dolorose ed impopolari, e rimane da vedere se c'è la volontà di farle davvero.

Anonimo ha detto...

Non esistono procedure d'uscita dall'euro. L'euro è un club a senso unico.

La riconversione del debito in una "nuova" lira o in un euro2 è pura fantasia.

Nell'euro si entra ma non si esce.

L'UE non è una struttura democratica, l'UE è molto più simile all'URSS di Brieznev che agli USA.

Anonimo ha detto...

Non esistono procedure di uscita dall'euro. L'euro è un club a senso unico.

L'UE non è mica "democratica" come l'URSS che ha lasciato qualche "democrazia" staccarsi... l'UE è democratica come gli USA... se qualcuno prova a staccarsi ci si va con le bombe.

Dall'UE non si esce. Dall'euro non si esce.

La riconversione del debito pubblico in una "nuova" lira o in euro2 è pura fantasia.

Non fosse altro che i creditori dello Stato italiano sono banche private... che mai e poi mai lascierebbevo 1650 miliardi di euro svalutarsi del 50% o 70% dall'oggi al domani.

ML ha detto...

risposta per working ideas....
Le conosco bene le tue argomentazioni legali di cui parli.

Tuttavia la storia ci ha insegnato che tutto è possibile, tutto è solo legato alla convenienza economica di una certa operazione.

Se l'economia dovesse peggiorare di molto e i tassi salire a livelli anni 70 tutto potrebbe sfuggire dalla logica e dai regolamenti.

Quindi perchè rischiare?

Anonimo ha detto...

E' ovvio che è impossibile uscire dall'euro e sopravvivere con un debito in euro denominato, l'unica soluzione che vedo per l'Italia è quella di tornare ad una lira svalutata e ripudiare il debito. Non temo troppo le reazioni degli europei, ci rimetterebbero su un debito per il quale non hanno mai sudato ma potrebbero estorcere condizioni favorevoli per l'installazione delle loro fabbriche in Italia il cui costo del lavoro in quel caso diverrebbe per loro irrisorio.

Da qualche parte ho sentito che dopo la crisi l'argentina ha ripudiato il debito contratto con l'FMI.
Auspico, se è vero, che l'italia faccia lo stesso. Se non è vero auspico che diamo l'esempio al mondo.