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MEGADEAL POLITICA-IMPRENDITORIA? CHI SI POTREBBE SEDERE AL BANCHETTO PER LA SPARTIZIONE DEI MEDIA TELEVISIVI?









Due giorni fa all'ora di pranzo ero seduto in un bar in zona semicentro a Milano. Ero in compagnia di un amico di cui vi ho già parlato la scorsa settimana, Michele Nista. Michele, come sapete, era l'uomo delle missioni impossibili delle sale di trading negli anni 90. Era l'emblema del broker telefonico! Con il telefono era unico, trovava e piazzava azioni per la maggior parte degli investitori istituzionali .
E' stato lui che a novembre mi ha predetto il Dow Jones a 11.800 (e stava a 13.500), sempre lui azzeccò in pieno, a partire dal 2000 (crisi Argentino -Uruguaiana), l'andamento del real brasiliano, da 4,2 contro dollaro agli attuali 1,74.
Ma andiamo con ordine, stavamo consumando un panino davanti a uno schermo televisivo mentre veniva trasmesso il telegionale.
Ebbene due notizie, entrambe politiche, ci hanno colpito.
La prima riguarda Montezemolo. In un'intervista ha apertamente dichiarato che Berlusconi è nella giusta direzione. Avete capito bene! Montezemolo sembra scaricare improvvisamente Veltroni (chissà invece da quanto tempo già ci pensava) e salire sul carro del proprietario di Mediaset.
La seconda notizia, di pochi minuti dopo, riguarda Veltroni che stringe un patto per le elezioni con Di Pietro. Le due notizie hanno un importante filo conduttore....
Ricordo infatti che Montezemolo, e con lui della Valle, Abete, Panerai (Milano Finanza) sembravano vicini a Veltroni.
Ma se vi ricordate bene i rapporti fra Mastella e Di Pietro sono sempre stati pessimi. E' proprio la posizione di Di Pietro una delle cause che ha spinto Mastella ad affondare Prodi (forse a seguito dell'arresto della moglie).
E, Mastella, si sa, è amico di Della Valle.
Facendo due più due si deduce che Montezemolo and friends possano salire sul carro di Berlusconi. (e tra i friends vi è anche De Benedetti?)
Altra prova evidente che si vada in questa direzione è il comportamento dei giornali.
La Repubblica (Espresso), il Corriere della Sera (RCS, che annovera fra gli azionisti Fiat e Della Valle) e il Sole24 (Confindustria, e quindi Montezemolo) sono stati fino ad oggi morbidi come non mai, se non addirittura supporters (vedi articolo di Pansa su Espresso di un paio di settimane fa) nei confronti del Cavaliere di Arcore.
Panerai, editore di Milano Finanza, nonchè amico intimo di Della Valle e Montezemolo, ha, negli ultimi mesi, attaccato pesantemente il governo Prodi.
Fino ad oggi è stato neutrale su Berlusconi...interessante sarà vedere l'evolversi degli articoli nelle prossime settimane.
Ma cosa c'entra tutto questo con i mercati e la borsa?
Michele ammicca un sorriso, mastica l'ultimo pezzo del panino, e agitandosi come il Trapattoni dei tempi migliori, mi guarda negli occhi e mi dice " ehi Doctor...ma proprio non capisci?"
E da lì parte il Michele pensiero, che vi riporto, in quanto degno di interesse.

Berlusconi, per avere il via libera di Confindustria, dei giornali che contano cosa poteva mettere sul piatto???
La mente corre subito alle televisioni....Immaginate la privatizzazione delle reti RAI, mantenendo la "filogovernativa" Rai2.
Per esempio...
Una Rai Uno in mano a ........una cordata capitanata da....RCS?!?!?!
Una Rai Tre a .......De Benedetti!?!?
e infine, ciliegina sulla torta, per evitare di essere criticato troppo......il cavaliere mette in vendita la Rete 4 di Emilio Fede! I compratori?...chissà quanti suoi amici sarebbero interessati!

E io aggiungo che Mediaset si ritaglierà un ruolo più marginale nella televisione italiana, si proietterà come player nella televisione in lingua spagnola e sempre più come fornitore di produzioni televisive (endemol) e cinematografiche (Medusa, e la mastodontica videoteca).
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo il mio modesto parere di uomo della strada, che non conta sicuramente quanto quello di Michele Nista, dubito che i "politici veri" all'interno del nuovo partito di Berlusconi siano dello stesso parere di privatizzare 2/3 della RAI (Fini in primis). Temo che la RAI sarà sempre controllata dal governo in carica.

Anonimo ha detto...

messaggio ricevuto... aspettiamo sempre mediaset a 5€ oppure alziamo il tiro x poi salire sul carro??

Simon ha detto...

Eh, qui di commenti ce ne sarebbero molti. Dico solo questo.
"A nessuno dovrebbe essere permesso di entrare in politica occupando una qualsiasi poltrona pubblica di livello, almeno per senatori e deputati, senza essersi prima sbarazzato di qualsiasi partecipazione azionaria quantomeno rilevante in qualsiasi società. Poi dovrebbe fornire un unico conto corrente di riferimento da rendere visibile, quasi pubblicamente o quantomeno ad un'organo di controllo che ne verifichi tutti i movimenti anche dopo concluso il suo mandato. Dovrebbe fornire inoltre i numeri di telefono di suo utilizzo cosciente che tutte le sue comunicazioni saranno intercettate durante e dopo il suo mandato."
Altrimenti continui a fare tranquillamente il suo lavoro, lasciando spazio a chi non ha sceletri nell'armadio.
Voglio fare solo un nome, anzi due, senza mettere assolutamente la mano e sul fuoco per nessuno di essi:
- Tabacci che vendette tutto quando scese in campo;
- Di Pietro che dovrebbe avere la fila di persone e/o partiti a bussare alla sua porta per entrare loro nel suo partito e non viceversa!

Ma questa è una mia opinione che uno si costruisce per quello che vede o che gli fanno vederere.

Anonimo ha detto...

Paolo,ma se le cose stanno così,conviene stare il più possibile lontani dal titolo Mediaset?

ML ha detto...

Ragazzi, questo articolo è il frutto di congetture. Ciò che è certo è che qualcosa si sta muovendo nel mondo dei media. Quella proposta non è che una delle soluzioni.

Per mediaset....sapete come la penso, il titolo mi piace ma l'aspetto nell'area 4,80 - 5,20.