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CREDITO VALTELLINESE - PIANO STRATEGICO


Il Credito Valtellinese ha elaborato un piano strategico 2007/2010.
Qui di seguito un breve sunto.
Le strategie di crescita per linee interne prevedono che l’espansione territoriale del Gruppo per i prossimi quattro anni si concentrerà principalmente nel Nord e Centro Italia. Lo sviluppo territoriale avverrà mediante l’espansione in nuove aree attigue a quelle già presidiate. Nel quadriennio 2007 - 2010 si prevede l’apertura di 95 nuove filiali, con l’obiettivo di ampliare la rete operativa fino a 500 filiali entro il 2010.
La crescita per linee esterne proseguirà secondo i percorsi già sperimentati in passato con l’integrazione nel Gruppo di altre banche e la definizione di accordi di partnership anche correlati all’acquisto di partecipazioni di minoranza in realtà bancarie e/o finanziarie.
Per quanto riguarda il posizionamento commerciale, coerentemente con la propria mission, identità e valori, il Gruppo intende continuare ad essere banca di riferimento per la clientela dei segmenti mass market, affluent e piccole e medie imprese presente nei territori di riferimento.
Guardando il piano strategico non si capisce poi tanto bene cosa faranno di tutti quei soldi che entreranno, grazie all’aumento di capitale, nelle casse della banca entro il 2009 e se saranno capaci di ottenere dei risultati reddituali capaci di soddisfare gli azionisti.
Nel 2009 il capitale in eccesso dovrebbe arrivare a 800 milioni di euro.
E’ mia opinione che il piano strategico (presentato dalla banca recentemente) non sia stata volutamente esauriente. La capacita’ del management potrebbe far cogliere al Credito Valtellinese ottime opportunita’ di mercato.
Non dobbiamo dimenticare che lo scorso anno il Credito Valtellinese tento’ di acquistare la Banca pop. di Intra.prima e la Popolare dell’Etruria poi. Non riuscendoci, non e’ assurdo ipotizzare che l’aumento di capitale possa servire per finanziare acquisizioni dirette.
De Censi, il presidente, ha negato progetti di aggregazioni o acquisizioni e in recenti interviste ha confermato il progetto di crescita con il modello a rete. Tale modello prevede l’acquisto di quote di minoranza di piccole banche come hanno fatto recentemente con la CR di Teramo (Tercas).
A De Censi piace l’idea del network bancario ovvero “TANTE PANETTERIE E UN FORNO IN COMUNE”!
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