STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


BANCHE. TEMPORALE ESTIVO O FINE DI UN TREND?


Il listino italiano ha molte azioni bancarie presenti nel paniere...
Proprio quelle banche che hanno visto matrimoni importanti negli ultimi mesi.
Nei mesi precedenti, dopo la caduta di Fazio e l'avvento di Draghi, le Banche si erano ben truccate e vestite a festa per cercare di attrarsi a vicenda.
Oggi, dopo il matrimonio e la prima notte di nozze, si scopre che , tutto sommato non erano poi cosi' belle come volevano apparire.
Le prime rughe cominciano ad apparire...
Infatti:
-Il matrimonio fra BPM e Pop. Emilia e' addirittura saltato davanti all'altare. La Pop Milano ha detto no alla fusione. Le due zitelle dovranno ricominciare da capo , ma il rischio e' che nel secondo matrimonio non si riesca ad apparire meglio di quello che in realta' si e'. La Pop milano a ieri ha perso oltre il 25% dai massimi. Il titolo rimbalza ma fino a dove?
-Nel frattempo Unicredito vede le sue quotazioni scendere a 6,6 euro per azione, con un calo di oltre il 13% rispetto ai massimi fatti segnare il giorno dell’annuncio della fusione con Capitalia (la banca romana segue la stessa sorte).
Allora si disse che prendeva il largo un gruppo con oltre 100 miliardi di euro di capitalizzazione. Oggi siamo a 86 miliardi…e la discesa potrebbe continuare.
I tedeschi intentano una causa per 17 miliardi di euro nei confronti della banca di piazza Cordusio. Nel frattempo per il crack Parmalat vegono sentiti diversi manager di Unicredito (Modiano, allora in Unicredito e Stanca). De Benedetti e Vitale attaccano sui giornali la fusione fra Unicredito e Capitalia.

Il Credem vende Euromobiliare a un prezzo inaspettatamentente basso. Il titolo crolla in borsa del 3,5%. Si mette a rischio qualche possibile aggregazione.

La Popolare Italiana il primo luglio si fonde con la Pop. Verona. Entrambi viaggiano lontano dai massimi. I titoli sono stati colpiti dall’affare Italease prima(noto da parte del gruppo gia' nelle settimane recedenti alle comunicazioni al mercato) e ieri dalla strana vendita di azioni BPI da parte di Aviva, l’assicurazione inglese che poche sedute orsono ha firmato un contratto di sviluppo nel campo assicurativo proprio con il nuovo gruppo bancario veronese!
Non e’ certo un segno di fiducia da parte di Aviva…a meno che tutto fosse concertato precedentemente (anche se concertazione in borsa non e’ un termine molto felice) e possa permettere alla Pop Verona di finire il buy back di azioni annunciato. In questo caso brindo alla trasparenza di mercato...

UBI Banca, la banca vicina a Bazoli e' scesa del 15% dai massimi raggiunti durante la fusione.

San Paolo Intesa, per ora regge (la discesa dai massimi e' "solo" del 11%. Tuttavia l'affaire Eurizon sta creando non pochi problemi a Bazoli e Passera. Le partite su Telecom (la perdita rispetto al prezzo di acquisto e' rilevante) e Alitalia non sembrano per ora portare soddisfazioni economiche ma solo grattacapi.

Se le banche piangono le assicurazioni non ridono…
Finalmente l’antitrust (con un ritardo di almeno 5 anni) si lancia all’attacco del capitalismo italiano aprendo una indagine conoscitiva sugli intrecci e collusioni fra poli assicurativi e bancari. (per non parlare degli alti costi delle polizze assicurative.
L'indagine sara' il banco di prova per uno scontro politico-economico. Per noi italiani una speranza...che tutto non finisca a tarallucci e vino...
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