LA SVIZZERA CONFERMA L'USO DEL CONTANTE SENZA LIMITE ALCUNO! GRANDI!
"Nessun limite sui pagamenti cash"
BERNA
- La Svizzera non intende giocare a fare "il primo della classe" in
materia di riciclaggio di denaro, limitando per esempio i pagamenti in
contanti a 100 mila franchi al massimo. Lo ha ribadito oggi il Consiglio nazionale per 94 a 90 affrontando le raccomandazioni - e le relative modifiche di legge - del Gruppo d'azione finanziaria contro il riciclaggio di capitali (GAFI).
Con questo voto, giunto un po' a sorpresa, la Camera del popolo ha
ribadito - per la seconda volta - la propria avversione per qualsiasi
limite per le transazioni cash, sostenendo che il GAFI non indica al
riguardo alcuna somma precisa. Gli Stati si sono finora sempre detti a
favore di un tetto massimo.
Il centro-sinistra ha sostenuto che un'applicazione troppo blanda
delle raccomandazioni del GAFI potrebbe avere conseguenze spiacevoli per
la piazza finanziaria elvetica, specie se la Svizzera dovesse essere
iscritta su una lista "grigia" o "nera" di paesi poco cooperativi a
livello di riciclaggio.
La decisione odierna è uno schiaffo anche per il Consiglio federale
il quale, di fronte alle resistenze della destra, aveva proposto su
questo aspetto un compromesso - tra l'altro approvato dalla commissione
delle finanze del Nazionale - che avrebbe sì permesso transazioni sopra
la soglia dei 100 mila franchi, ma obbligato i commercianti (persone
fisiche o giuridiche che trattano beni a titolo professionale e a tale
scopo sono pagati) a rispettare nuovi obblighi di diligenza.
Essi avrebbero dovuto, per esempio, indicare l'identità della
controparte e documentare la transazione. Qualora un'operazione fosse
apparsa inusuale sarebbero stati tenuti a chiarirne le circostanze e -
in caso di sospetto che il denaro provenga da un crimine, da un reato
fiscale o da un'organizzazione criminale - sarebbero stati tenuti ad
informare le autorità competenti
E INVECE IERI POMERIGGIO HO ASSISTITO ALL'ACQUISTO DI TRE OROLOGI PAGATI IN CONTANTI PER UN VALORE DI 122.000 EURO IN UN NEGOZIO DEL CENTRO DI LUGANO DA PARTE DI UNA PERSONA CHE PARLAVA ITALIANO PERFETTAMENTE...
MENTRE TUTTO QUESTO ACCADE..IN ITALIA DAL PRIMO GENNAIO PARTONO NUOVI E APPROFONDITI CONTROLLI E INCROCI ATTI A LEDERE LA PRIVACY E LA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO..
IL CONTANTE DEVE ESSERE LIBERO E QUESTO E' UN MOTIVO IN PIU' PER DECIDERE DI VENIRE A VIVERE A LUGANO O ANCHE IN POSTI LONTANI COME LA NOSTRA PANAMA.
Franco Bechis per "Libero" Meglio
farsi lasciare ricevuta da papà. Anche per la paghetta settimanale.
Perché quando lo studente universitario sarà chiamato dall'Agenzia delle
Entrate per giustificare il cellulare o l'Ipod con cui si era fatto
bello davanti agli amici, bisognerà dimostrare da dove vengono i soldi
per l'acquisto. Ed è meglio che quella ricevuta informale sia conservata
anche dalla casalinga, pizzicata mentre faceva shopping. «Da dove
vengono quei soldi? Da suo marito? Può dimostrarlo? Con quali
documenti?».
Agenzia entrate Perché dal primo gennaio prossimo saranno proprio questi i veri incerti del nuovo redditometro che al momento è solo in fase sperimentale. Più di cento voci di spesa di ogni contribuente saranno censite dal fisco e confrontate con i redditi dichiarati da ciascuno. Attenzione, non da ogni nucleo familiare, ma proprio dal singolo contribuente, che potrà essere pizzicato dall'Agenzia delle Entrate ed essere chiamato a difendersi nel contraddittorio. E non varrà trincerarsi dietro al fatto di essere "figlio di papà" o povera casalinga mantenuta dal marito.
Perché il fisco mica si fa prendere in giro: vuole prove e controprove documentali. E se il capofamiglia è andato a intestare il motorino o l'Ipod al figliolo o alla moglie nullatenente solo per sfuggire alle maglie del fisco? Bisogna indagare, capire, avere risposte esaurienti. Se si è in grado di darle, naturalmente nessun guaio, e amici come prima. Ma con il nuovo redditometro il rischio di avere l'ispettore del fisco in casa è davvero alto. Le cento voci di spesa che verranno confrontate con i redditi dichiarati sono un ventaglio davvero ampio.
Alcune - come le spese veterinarie nuove indicatrici di grande benessere - hanno già fatto infuriare verdi e animalisti, altre come i versamenti a onlus o ad opere caritative, hanno fatto infuriare i cattolici. E l'idea che all'interno del nucleo familiare ognuno debba rispondere delle sue singole spese senza potersi riparare sotto l'ombrello naturale del capofamiglia, qualche brivido lo fa venire. Perché se utilizzato senza quella saggezza che naturalmente oggi l'Agenzia delle Entrate promette, potrebbe trasformare qualsiasi tranquilla famiglia in un burocratificio da museo degli errori.
Da anni si discuteva di semplificazione e sburocratizzazione fiscale per le imprese (uno dei loro costi maggiori), e invece di procedere su quella strada ora si va a complicare la vita delle famiglie.
Agenzia entrate Perché dal primo gennaio prossimo saranno proprio questi i veri incerti del nuovo redditometro che al momento è solo in fase sperimentale. Più di cento voci di spesa di ogni contribuente saranno censite dal fisco e confrontate con i redditi dichiarati da ciascuno. Attenzione, non da ogni nucleo familiare, ma proprio dal singolo contribuente, che potrà essere pizzicato dall'Agenzia delle Entrate ed essere chiamato a difendersi nel contraddittorio. E non varrà trincerarsi dietro al fatto di essere "figlio di papà" o povera casalinga mantenuta dal marito.
Perché il fisco mica si fa prendere in giro: vuole prove e controprove documentali. E se il capofamiglia è andato a intestare il motorino o l'Ipod al figliolo o alla moglie nullatenente solo per sfuggire alle maglie del fisco? Bisogna indagare, capire, avere risposte esaurienti. Se si è in grado di darle, naturalmente nessun guaio, e amici come prima. Ma con il nuovo redditometro il rischio di avere l'ispettore del fisco in casa è davvero alto. Le cento voci di spesa che verranno confrontate con i redditi dichiarati sono un ventaglio davvero ampio.
Alcune - come le spese veterinarie nuove indicatrici di grande benessere - hanno già fatto infuriare verdi e animalisti, altre come i versamenti a onlus o ad opere caritative, hanno fatto infuriare i cattolici. E l'idea che all'interno del nucleo familiare ognuno debba rispondere delle sue singole spese senza potersi riparare sotto l'ombrello naturale del capofamiglia, qualche brivido lo fa venire. Perché se utilizzato senza quella saggezza che naturalmente oggi l'Agenzia delle Entrate promette, potrebbe trasformare qualsiasi tranquilla famiglia in un burocratificio da museo degli errori.
Da anni si discuteva di semplificazione e sburocratizzazione fiscale per le imprese (uno dei loro costi maggiori), e invece di procedere su quella strada ora si va a complicare la vita delle famiglie.
LA SVIZZERA CONFERMA L'USO DEL CONTANTE SENZA LIMITE ALCUNO! GRANDI!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento