STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MESTRE: MULTATO PER UN CALCIOBALILLA GRATUITO..O PERCHE' NON VUOLE SLOT MACHINE? CARO CEOLIN VENDI IL TUO LOCALE IN ITALIA E COMPRA A BERLINO!

Stefano Ceolin, il proprietario del Palco a Mestre, multato per il calcio balilla: disse no alle slot

biliardini a rischio barE' uno dei ristoratori più famosi di Mestre,Stefano Ceolin, Titolare del Palco di Mestre,  una vita spesa nel suo ristorante OGGI AL CENTRO DI UNA VICENDA....TUTTA ITALIANA...QUEL MADE IN ITALY PUTRIDO, PUZZOLENTE, MALEODORANTE CHE MI FA PREFERIRE MILLE VOLTE IL MADE IN PANAMA..O ALTRI POSTI MIGLIORI NEL MONDO

 una multa da 1400 euro per avere messo un calcio balilla nel locale. Proprio a lui che

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, tra le tante, è un gestore anti-slot machine e che per il suo impegno sarà premiato il prossimo cinque aprile dall'associazione Slot mob che contrasta il gioco d'azzardo. 
 SIAMO IN UN PAESE SBAGLIATO UN PAESE ASSURDO E IRREALE..E COME DICE IL GRANDE BLUFF:

Hanno stra-vinto...e possono permettersi pure di prenderci per il culo, alla stragrande...

 OVVIAMENTE PER IL LETTORI ATTIVI E SMART DI MERCATO LIBERO...CORREGGO IL PRENDERCI PER IL CULO..CON IL PRENDERVI PER IL CULO...NOI LA RESIDENZA IN ITALIA LA LASCIAMO A VOI!


Che Stefano sia stato punito proprio per il suo "no" alle slot? PROBABILE!!! ECCO la ricostruzione che il ristoratore ha fatto al Corriere della Sera  "Volevo comprare un calcio balilla uno da mettere nel locale e prima di farlo avevo chiesto agli uffici comunali del Commercio se fosse necessaria una autorizzazione - ha spiegato - Risposta: se il gioco è gratuito, quindi senza gettoniera, non è necessario". Ma, evidentemente, i vigili che lo hanno multato devono pensarla diversamente.

Giochi sani o meno, il prefetto al momento ha respinto il ricorso di Ceolin. Che, pensando al matrimonio che celebrerà fra qualche giorno in Municipio, già trema: "A clienti e amici ho chiesto di non lanciare riso, mi hanno già avvisato che è  vietato e che si rischia la multa". 
 Biliardino come una slot machine?

A denunciare il rischio estinzione è Antonio Pascale su il Messaggero. Il giornalista punta il dito contro la normativa che impone l’obbligo di registrare i biliardini trattando di fatto questo gioco “pacifico e assolutamente non violento” alla stregua dei giochi illegali o delle macchinette per il gioco d’azzardo. Eppure il biliardino è anche particolarmente economico: 50 centesimi bastano per una partita che intrattiene quattro persone (senza contare i metodi tramandati da generazioni per bloccare la leva e permettere l’uscita continua delle palline o i tentativi di infilare lamano in porta subito dopo il goal dell’avversario per recuperare la palla appena entrata).
 Omologazione dei biliardini, una procedura lenta che scoraggia i baristi
Per i proprietari dei bar il biliardino quindi è un piccolo guadagno extra non certo una fonte di arricchimento: molti di loro quindi potrebbero avere tempo o voglia di andare in Comune per la richiesta di registrazione e compilare i moduli per ottenere il marchio per autenticare la conformità del biliardino. Magari potrebbe essere più spronato a farlo il proprietario dell’unico bar di un piccolo paese, dove il biliardino è uno dei pochi intrattenimenti. Ma in città per molti gestori potrebbe essere più facile rinunciare al biliardino: addio pause pranzo all’insegna della goliardia e sfide con gli amici.
La speranza è che i vigili non si accaniscano nella ricerca dei biliardini non omologati concentrandosi piuttosto sui parcheggi selvaggi ed altre priorità. Sarebbe veramente un peccato perdere questa tradizione per colpa delle lungaggini burocratiche.



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1 commento:

ade ha detto...

Che paese di merda!