STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


DRAGHI ANNUNCIA IL FALLIMENTO DEL MONTEPASCHI DI SIENA E LA RECESSIONE EUROPEA...MA SACCODIDANNI LO SA??? INTANTO I POTERI FORTI STANNO PREDISPONENDO LA CADUTA DI LETTA E L'ARRIVO DI RENZI...L'ULTIMO FANTOCCIO DATO IN PASTO AL POPOLO ITALIOTA...

Draghi: “Con l’esame della Bce le banche deboli dovranno chiudere”

in pratica...se MPS non fara' l'aumento di capitale dovra' AZZERARE il valore delle Obbligazioni  delle azioni e ovviamente ...con tutti quei miliardi di incagli e sofferenze....senza contare quelle tonnellate di miliardi di BTP....

Grafico perBanca Monte dei Paschi di Siena (BMPS.MI)

Il presidente dell'Eurotower MARIO DRAGHI e' l'uomo che ha autorizzata l'acquisto di Antonveneta da parte di Montepaschi (OVVERO..UOMO CHE SBAGLIA..E CHE NON GENERA NESSUN TIPO DI FIDUCIA E DI CERTEZZA..VISTO I PESSIMI RISULTATI PRECEDENTI) ebbene costui...assicura che il denaro dei contribuenti sarà usato "solo come ultima risorsa"

 

MA CHI CAZZO CREDE ALLE PAROLE DI UNO CHE HA SBAGLIATO PIU' VOLTE .

 

.CON CARIGE, BANCA DELLE MARCHE, MPS E TANTE TANTE ALTRE..

il signor DRAGHI e' uno qualunque che cerca di comandare il mondo ma che non ha nessun

cazzo di potere QUANDO VIENE A MANCARE LA FIDUCIA...

la fiducia è stata minata e messa in discussione troppe volte da BANCHE CENTRALI PUTTANE....BANCHIERI FIGLI DI PUTTANA E OLIGOPOLISTI CHECCHE BASTARDE!!!

I mercati sono i soliti posti pieni di gente che segue il trend imposto dalle banche centrali..LA LIQUIDITA'..SCORRE VELOCE ..MA POI...UN GIORNO...LA LIQUIDITA' SI RITIRA..E RIMANE UN POSTO DESERTO....

 

DRAGHI poi insiste... "sono cauto su un eccessivo ottimismo" per quanto riguarda la ripresa nell'area euro: "Ancora debole e incostante, nonostante alcuni segnali incoraggianti"

 

“Negli Stati Uniti le banche che hanno chiuso sono state dieci volte di più rispetto all’Europa, dove quelle deboli dovrebbero uscire dal mercato“. E’ quanto ha dichiarato il presidente della BceMario Draghi, al quotidiano svizzero Neue Zuercher, spiegando come questo è quello intorno a cui ruota la valutazione degli istituti in atto. “Stiamo prendendo la cosa molto seriamente”, aggiunge, “nel caso in cui ci fossero debolezze, le metteremmo in luce e prenderemmo le appropriate contromisure”.
Il numero uno dell’Eurotower assicura che il denaro dei contribuenti ”sarà utilizzato solo come ultima risorsa” nel caso di fallimenti delle banche. E rileva che “non si tratta di ottimismo: le nuove regole europee, che non esistevano quando la crisi è scoppiata, prevedono questo tipo di meccanismo. C’è un impegno a livello di ministri delle Finanze e di capi di Stato che prevede il coinvolgimento dei creditori delle banche”. Secondo Draghi i mercati e gli investitori devono infatti “sapere esattamente lo stato delle banche europee: vogliamo la massima trasparenza, dal momento che solo così gli investitori saranno pronti a fornire ulteriori capitali al sistema bancario”.
Quello del presidente della Bce non è il primo allarme sullo stato di salute degli istituti di credito, soprattutto italiani. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha fatto sapere nei giorni scorsi che la ripresa delle banche nostrane è ancora lontana, puntando i riflettori su “utili bassi, modesta capitalizzazione e aumento delle sofferenze”. E proprio le sofferenze bancarie, ovvero i crediti di difficile riscossione, a novembre 2013 – secondo un’analisi del Centro studi di Unimpresa - sono aumentate del 22,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, arrivando a sfiorare i 150 miliardi di euro.
Il numero uno dell’Eurotower ha poi affrontato il tema della ripresa dell’Eurozona. Draghi si dice “cauto su un eccessivo ottimismo” e fa sapere che “vediamo alcuni segnali incoraggianti, ma la ripresa nell’area euro è ancora debole e incostante“, sottolineando che i rischi di deflazione per l’Eurozona sono “limitati” e per l’inflazione “le aspettative sono saldamente ancorate nel medio termine agli obiettivi della banca centrale”.
Sul fronte della politica monetaria, infine, il presidente della Bce apre alla possibilità di usare “tassi negativi sui depositi se la situazione dovesse richiederlo”. E sottolinea la disponibilità di risorse per l’Eurotower “il cui uso dipende dallo scenario: ad esempio se i mercati del denaro dovessero fermarsi reagiremmo in maniera completamente diversa che se ci fosse un rallentamento della situazione economica”.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...



DRAGHI

Con l'esame della Bce le banche deboli dovranno chiudere. Denaro contribuenti utilizzato come "ultima risorsa" nei salvataggi.


http://www.wallstreetitalia.com/article/1660661/economia/draghi-siamo-pronti-a-tassi-negativi-sui-depositi.aspx

Anonimo ha detto...

É finita! Draghi l'Italiano gesuita che vende l'Italia a Goldman Sachs(che ha fatto svendere il Venezuela) e ai Rockefeller. Bisogna scappare finché si é in tempo o organizzarsi per ammazzare tutti i capitalisti sionisti!

Anonimo ha detto...

Tassi in negativo sui depositi è una misura che indebolisce l'euro perché si muove al contrario?

Anonimo ha detto...

non si vedranno mai tassi negativi sui depositi, scommettiamo?

Piuttosto ora fa veramente paura con i mercati così alti sentire questi discorsi. Significa che l'economia è davvero messa molto molto peggio del 2007. Sono cazzi. Il nodo non è se ma quando inizierà la fine brusca di questo sistema.