STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LE NOTIZIE TENDENZIOSE DEL FATTO QUOTIDIANO E DI THOMAS MACKINSON FICHETTO RADICAL CHIC: NON PERFORMING LOANS

ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO SULLA SITUAZIONE DEL RECUPERO CREDITI IN ITALIA 

BY THOMAS MACKINSON FICHETTO RADICAL CHIC COMUNISTELLO POPULITA E GARANTISTA  E' LUI IL MALE DELL'ITALIA E NON QUELO CHE RACCONTA.!!!
ARTICOLO TENDENZIOSO E CHE FA VEDERE UNA FACCIA DELLA MEDAGLIA ASSOLUTAMENTE NON CORRETTA E NASCONDE APPOSITAMENTE LA PARTE MIGLIORE DI QUESTA ATTIVITA'. LEGGETE E TIRATE VOI LE CONCLUSIONI
Bastano due rate non pagate, una bolletta persa o dimenticata. Basta perdere il lavoro, la parcella salata del dentista o i libri per i figli, insomma basta poco. E il telefono di casa squilla implacabile. Finanziarie, funzionari della banca, recuperatori, avvocati. Quel suono familiare diventa presto un incubo e a volte, purtroppo, è solo l’inizio. Come può finire lo racconta una signora in lacrime che inforca di corsa il portone dell’Adusbef di Lecce: “Avvucatu, m’hanno ditto che pijano u’piccinnu miu..”. É sulla cinquantina, stazza robusta, ma singhiozza e nasconde il viso come una bambina. Farfuglia di un debito di 5000 euro con una finanziaria che le ha intimato il pagamento della rata minacciando di toglierle la casa e fare un’ingiunzione per sottrarle i figli. Quando rialza la testa si accorge che nella sala d’attesa dell’associazione non è sola. Sono le dieci di sera e ci sono ancora cinque persone in fila, tutte con lo stesso problema racchiuso in plichi zeppi di avvisi, solleciti e ingiunzioni. Il volto di lei è tiratissimo, non si trattiene. La fanno sedere, le portano dell’acqua e quando riprende fiato racconta tutta la storia, l’ennesima, di un debitore incagliato nel retino degli esattori spietati della crisi. Che da queste parti non vanno per il sottile. Lo racconta il vicepresidente dell’associazione Antonio Tanza, a capo di un team di legali che sono ormai l’ultima scialuppa per tanti disperati. “Questi”, indica con un filo di rassegnazione, “questi sono i cartolarizzati del credito-spazzatura, quelli che il sistema delle banche e delle finanziarie ha messo in mano a recuperatori senza scrupoli. Pretendono anche quando sanno che non c’è più nulla o quasi da prendere, e arrivano a battere la sola strada che gli resta”. Quella della paura, del logoramento e del ricatto. Il gioco del credito si è fatto duro e la ragione sta, almeno in parte, nei numeri.
E' INCREDIBILE COME QUESTA INFORMAZIONE SIA SBAGLIATA E ASSURDA. INFATTI CHI RECUPERA IL CREDITO NON FA ALTRO CHE NEGOZIARE E TROVARE UN COMPROMESSO ASSOLUTAMENTE GENEROSO.
NEL RECUPERO DEI CREDITI NELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CASI SE IL DEBITO E' 15.000 EURO E' SUFFICIENTE CONCORDARE PER 5000 O 6000 EURO E LA PRATICA VIENE CHIUSA CON SODDISFAZIONE DI ENTRAMBE LE PARTI. 
Pensate se la stessa cosa potesse essere fatta con EQUITALIA. Invece con loro è impossibile negoziare..loro si ti perseguitano fino alla morte ma non ti scontano nulla. 
Nel recupero crediti delle banche invece la situazione è decisamente piu' a favore del debitore. la banche hanno gia' spesato ingenti perdite e si ACCONTENTANO..pur di chiudere il debito. Il debitore viene cancellato dalla centrale rischi e puo' rifarsi una vita.
QUESTO ARTICOLO DEL FATTO E' IL SOLITO ARTICOLO LAMENTOSO DI UN SINISTROIDE CATTOCOMUNISTA PAGATO PER SCRIVERE COSE NAZIONAL POPULISTE NON RISPONDENTI ALLA VERITA' E SOPRATUTTO TENDENZIOSE.
SI PRENDE UNA LAMENTOSA LAMENTELA E SI COSTRUISCE UN PIANTO INFINITO IN UN TENTATIVO ESTREMO DI NON RACCONTARE LE COSE COME STANNO...E LA MAGGIOR PARTE DEI LETTORI CI CASCA COME MELE MATURE..OVVERO ITALIOTI
Basta andare a vedere come si chiudono mediamente i recuperi del credito...con incassi medi del 10% (COME SCRIVE LUI) per capire che la funzione del recupero crediti fa ripartire un sistema italia e non l'affossa 8cosa che invece fa EQUITALIA)..il che fa capire che questo giornalista fantomatico (tale thomas mackinson) o capisce non molto o peggio fa finta di non capire e cerca di annebbiare le idee del cittadino medio


1. Gli italiani non pagano più Negli anni della crisi il popolo dei piccoli risparmiatori è praticamente morto, sostituito da quello degli indebitati fino al collo che non ce la fanno a pagare le rate. E infatti non le paghiamo. Nella Centrale Rischi della Banca d’Italia famiglie e imprese hanno cumulato sofferenze per oltre 130 miliardi. Tra le mani degli “agenti della tutela del credito” ci sono ormai 3 milioni di pratiche affidate, per un valore di 43 miliardi di euro. La massa dei crediti insoluti in sei anni è quasi triplicata tra prestiti, ratei, mutui, scoperti bancari, carte di credito revolving e canoni leasing. Non si pagano più neppure acqua, luce e gas: solo nell’ultimo anno abbiamo messo nel cassetto una bolletta da 14,6 miliardi. Insomma, non ce n’è più per nessuno. E se nessuno paga più, anche il mestiere dell’esattore si fa duro. Nel 2007, per dire, tre recuperi su dieci andavano in porto, oggi soltanto due. La provvigione media dell’agente è scesa dal 6,3% del 2008 al 5,47. La crisi sta investendo anche la florida industria del recupero e fa traballare 30mila addetti e 1.332 imprese. E se l’esattore della crisi va in crisi pure lui, non è l’unico a doversi preoccupare.
SE LA PROVVIGIONE MEDIA E' SCESA ..IN REALTA' E' SCESA DA ECCESSI PAGATI NEL PASSATO DOVRESTI CARO GIORNALISTA FAR RIFERIMENTO AL RESTO DEL MONDO E ALLA CRISI ECONOMICA DI TUTTA L'ITALIA..
2. Da “agente per la tutela del credito” a moderno inquisitore Morsi al tallone dall’incertezza, questo il punto, gli “agenti per la tutela del credito” rischiano di trasformarsi in implacabili gendarmi della riscossione, moderni inquisitori disposti a tutto per recuperare qualche soldo. “Parenti prossimi e queruli degli ufficiali giudiziari – denuncia l’avvocato e blogger Mariano Casciano – rispondono alla mancanza di titoli legali con le armi del telefono e della parlantina, se va bene”. Ti può capitare quello “comprensivo e paterno”, o il tipo “autoritario e sgarbato”, fino al vero e proprio stalker creditizio, quello che impugna le armi pesanti della persecuzione, della mistificazione e della minaccia. In rete c’è una sterminata casistica di abusi denunciati da malcapitati debitori: intimidazioni, propalazione di notizie riservate a vicini di casa, datori di lavoro e familiari, minori inclusi. Poi ci sono anche i “fantasisti”, gli inventori di ingiunzioni di pagamento totalmente false che inducono a scambiare l’innocuo sollecito per titolo esecutivo. “Per spaventare la gente e accreditare le minacce – spiega Massimiliano Dona dell’Unione Consumatori – riproducono intestazioni e loghi coi caratteri grafici del Tribunale e del Ministero delle Finanze”. Raramente le vittime riescono a sottrarsi e denunciare. Ed è l’altra metà del problema. “Tra le conseguenze immateriali della crisi Mariano – si assiste alla trasformazione del debitore in un peccatore, un colpevole che, se non può pagare, deve espiare la sua colpa. E allora, nell’indifferenza generale, contro di loro tutto è permesso”. 
TUTTO E' PERMESSO??? DEBITORE UGUALE A PECCATORE...MA CHE CAZZO DICI..CON LO STRALCIO DEL DEBITO IL PECCATORE RIESCE A TORNARE IN PARADISO....E' PROPRIO L'OPPOSTO DI QUELLO CHE AFFERMI CARO GIORNALISTA THOMAS..
La crisi divide gli italiani per classi di debitori ed esattori, due grandi categorie che si rincorrono a una distanza sempre più corta e la disperazione negli occhi. E alla fine della corsa e degli scontri, come racconta Enrico Verra in un bel documentario (“Vite da recupero”, 2011), “i confini tra gli antagonisti cominciano a farsi opachi. Le occhiaie di un recuperatore stressato, non sono lontane da quelle dell’operaio che non dorme la notte nel terrore che gli portino via la casa”.
MA STAI SCRIVENDO IL LIBRO CUORE....PER FAVORE EVITA QUESTI PIETISMI DI PERIFERIA CARO THOMAS...EVITALI E SI REALISTA
3. Alla fiera del credito deteriorato Qualcuno finisce nel tritacarne a sua insaputa, altri vengono venduti col loro carico di insolvenze al miglior offerente attraverso la cartolarizzazione dei crediti deteriorati, un sistema del tutto legale che spinge però debitore e recuperatore lungo una china pericolosa. Dopo anni di finanziamento facile, banche e finanziarie si ritrovano oggi insolvenze enormi in pancia. Tante che il rapporto 2013 della Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria le stima in 22 miliardi, il 13% è composto da titoli deteriorati tra sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e scaduti. Ed è su quei 2-3 miliardi che si consuma la fiera che arma l’aguzzino di turno. “Il meccanismo è lo stesso dei titoli tossici”, spiega l’avvocato Tanza di Adiconsum. “Fino a che hanno una prospettiva di recupero coperta da garanzie, banche e finanziarie si tengono il credito e lo fanno trattare dalle proprie divisioni specializzate”. Quando la prospettiva scende sotto una certa soglia, preferiscono invece allontanare il rischio e iniziano a vendere pacchetti di titoli non garantiti o in scadenza a società esterne con vere e proprie aste. “Non valgono nulla ma venderli un tanto al chilo conviene lo stesso perché hanno già iscritto quelle somme come perdite. Il factoring a volte è un modo per sistemare i bilanci”. La prima cessione ha un certo prezzo, il 25-30%, e contiene magari la pratica buona che la banca aveva preliminarmente affidato alla propria società. “Poi si arriva a quotazioni minime e gli unici disposti a prenderseli sono quei recuperatori finali cui non interessa affatto il rientro del debito ma fare giornata prelevando, in continuazione, somme modeste ai malcapitati di turno del tutto ignari di essere stati ceduti”. Le regole ci sono, la vigilanza pure, ma sul mercato del factoring operano anche centinaia di fondi esteri dai movimenti difficilmente tracciabili e società casalinghe e corsare che si volatilizzano quando sentono puzza di bruciato (l’elenco sul sito della BI). “I pacchetti tossici viaggiano da una all’altra fino all’ultima Srl che – con l’aiuto di qualche scagnozzo – punta a portarsi a casa qualche centinaia di euro”.
AGUZZINI, CREDITI VENDUTI TANTO AL CHILO, RECUPERATORI FINALI, MALCAPITATI DI TURNO (MA NON SONO FORSE DEI DEBITORI?) SOCIETA' CASALINGHE CORSARE? MA CHE COSA STAI DICENDO THOMAS...FORSE E' MEGLIO CHE TI SPIEGHIAMO IL FUNZIONAMENTO DELL'ECONOMIA PARENDO DAI DEBITI ...E RICORDANDOTI CHE L'UNICA SOLUZIONE PER RIPARTIRE E' STRALCIARE IL DEBITO...PROPRIO IL LAVORO DEL RECUPERO DI CREDITI...NULLA PIU' UNA VERA MANNA DEL SIGNORE CHE PERMETTE A UN CITTADINO DI RIPARTIRE A UN COSTO MINIMO
NON C'E' CHE DIRE LEGGENDO QUESTO ARTICOLO CON UN ITALIANO FORBITO E CON UNA CAPACITA' DI DIPENDGERE SCENARI TRISTISSIMI C'E' DA DOMANDARSI IN CHE RAZZA DI MONDO VIVIAMO... EPPURE IL NOSTRO GIORNALISTA PARTE DAL LATO SBAGLIATO. PERCHE' INVECE NON CONSIDERA IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO E UNA SUA EVENTUALE RISTRUTTURAZIONE? 
PERCHE' NON PARTE DAL GOVERNO CHE NON PAGA CENTINAIA DI MILIARDI AI CITTADINI E CHE HA CREATO LE BASI PER TUTTO QUESTO. PERCHE' NON SI OCCUPA DI EQUITALIA CHE AGISCE IN MODO MOLTO PIU' RIGIDO NEI CONFRONTI DEL CITTADINO DEBITORE. MA SOPRATUTTO PERCHE' NON RINGRAZIA, INVECE DI ACCUSARLO, QUESTO SISTEMA CHE NEL SUO FUNZIONAMENTO SI PULISCE.
PERMETTE ALLE PERSONE DI STRALCIARE IL LORO DEBITO PAGANDONE UNA PARTE MOLTO PICCOLA. LE BANCHE SI PRENDONO LA GRAN PARTE DELLE PERDITE, CEDONO PER L'1%-3% DEL VALORE DEI CREDITI CHE NON RECUPERANO E I CITTADINI INDEBITATI POSSONO PAGARE IL 10% - 20% DEL TOTALE LIBERANDOSI PER SEMPRE DEL DEBITO CONTRATTO (PENSATE CHE SOLLIEVO PER L'ITALIA SE POTESE ESSERE FATTA LA STESSA COSA CON EQUITALIA O CON I NOSTRI CARI BTP... IL GIORNALISTA DOVREBBE FARE UN MONUMENTO A QUESTI OPERATORI DEL SETTORE DEL RECUPERO CREDITI E NON GETTARLI IN UNA GOGNA MEDIATICA ASSURDA E SENZA CAPO NE CODA. LO STRALCIO DEL DEBITO E' LA SOLUZIONE A TUTTI I PROBLEMI E NON CAPIRLO E' ASSOLUTAMENTE UN MALE.
VORREI CHE IL SIGNOR THOMAS AVESSE CONTRATTO UN DEBITO (CHISSA' FORSE IL GIORNALISTA E' RICCO DI FAMIGLIA..NO HA BISOGNO DI LAVORARE..) CON BANCA INTESA PER 30.000 EURO E NON AVESSE I SOLDI PER PAGARLO. RISCHIA CHE GLI PIGNORINO TUTTO INCLUSO IL QUINTO DELLO STIPENDIO E IL TFR.. ARRIVA POI UN GIORNO LA SRL AUTORIZZATA E VIGILATA BANCA D'ITALIA (LEGGE 130) E UN GIOVANE AVVOCATO CHE GLI PROPONE DI PAGARE 5000 EURO PER CHIUDERE LA PRATICA. CREDO CHE IL SIGNOR THOMAS FESTEGGEREBBE LA SUA CANCELLAZIONE DALLA LISTA NERA DEI CATTIVI PAGATORI, POTREBBE FORSE RIFARSI UNA VITA...E AVREBBE RISPARMIATO INFAMIA E ...25.000 EURO... LA BANCA PERDEREBBE 29.000 EURO MA PULIREBBE I SUOI BILANCI.LA SRL CHE HA PAGATO IL CREDITO 1000 EURO INCASSEREBBE 4000 EURO DI PROFITTO...E TUTTI SAREBBERO ESTREMAMENTE SODDISFATTI.
CARO THOMAS MA HAI MAI PENSATO CHE IN TUTO IL MONDO LO STRALCIO DEL DEBITO HA RISOLTO CRISI INFINITE...PENSACI SU.....MA FORSE TU PREFERIRESTI UN MONDO DOVE IL DEBITO NON DEBBA ESSERE PAGATO MAI....BEH RACCONTALO AGLI IMPRENDITORI PADRI DI FAMIGLIA CHE STANNO ASPETTANDO MILIARDI E MILIARDI DALLO STATO...PENSA SE GLI VENISSE PROPOSTO UN PAGAMENTO DEL 10% DEL LORO CREDITO...CREDI CHE SAREBBERO CONTENTI?
INVECE LA BANCA O LA SRL DI TURNO OFFRE AL CITTADINO UNA VIA DI USCITA AL 10% - 20% DEL VALORE DEL DEBITO ..MI SEMBRA VERAMENTE UNA SITUAZIONE OTTIMALE. IO LA INTERPRETO COME UNA BUONA AZIONE CHE FA DEL BENE...FORSE TU CARO THOMAS DOVRESTI ANDARE A SCUOLA DI SOCIETA' E RICOMINCIARE A CAPIRE COME FUNZIONA IL MONDO

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5 commenti:

Vincenzo ha detto...

Chiamiamo le cose con il loro nome: trattasi di recupero crediti, se compri i performing loans a 0,15 e non incassi almeno 0,20 ci perdi, quindi un 20% di insolventi con le buone o con le cattive deve diventare solvente. Questo business avrà un unico attore in Italia....

ML ha detto...

recupero crediti con stralcio per via stragiudiziale ...chiamiamolo con il suo nome.
e aiuta moltissimi il debitore. quindi è un lavoro che andrebbe premiato dallo stato stesso perche' pulisce tanta merda.

Anonimo ha detto...

A me 'ste storie fanno girare i co... non sapete quanto. La povera madre che singhiozza e nasconde il viso come una bambina la prenderei a calci nel sedere.
I DEBITI VANNO PAGATI O SI DIVENTA LADRI.Si può vivere benissimo con pochi soldi,quasi sempre chi fa debiti poi sperpera o comunque potrebbe spendere meno di quanto poi non fa. E anche se le banche si mettessero a fare beneficenza, non potrebbero regalare denaro in maniera incontrollata,se no salterebbero (anche loro poi devono ripagare i loro debiti).
Neil Young mi è decisamente scaduto quado ho sentito la sua canzone "This old house" nell'album "American Dream" che in pratica è una frigna ipocrita simile a questo articolo.

Anonimo ha detto...

Se vuoi fare l'interesse del cliente, che poi alla fine è anche il tuo, conviene sempre, e soprattutto in questo periodo, definire le pendenze stragiudizialmente. Secondo voi una banca preferisce pignorare per vendere a chi? Quanto le costerà farlo?

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo, comunque voler leggere il Pacco Quotidiano vuole dire farsi proprio del male. Questa carta da culo ha sostituito la repubblica del circonciso nel cuore della feccia sinistroide italica e le cazzate di traraglio sono emblematiche!