L'ITALIA CHE CHIUDE E LA SVIZZERA CHE CRESCE...ENNESIMA STORIA DI FUGA PER LA SOPRAVVIVENZA...
Oggi a Lugano altra azienda che si sposta....abbandona la ricca Emilia Romagna e si sposta in quel di Locarno. Circa cinque milioni di fatturato che vanno all'estero, verranno lasciati a casa 6 dipendenti italiani e altri 4 invece seguiranno l'imprenditore. Mario G. 51 anni ha deciso. Deve risolvere solo alcuni problemi di natura fiscale per evitare conseguenze spiacevoli verso un fisco vorace. A meta' giugno sara' a Locarno con tutta la sua famiglia.
Attualmente il suo profitto prima delle tasse e' di circa 1,5 milioni all'anno...questo profitto ora verra' tassato in terra elvetica...con un risparmio minimo di 300.000 euro che finiranno in tasca all'imprenditore. In realta' lui non è attaccato ai soldi come qualche cretino puo' pensare (anche se non ci vedrei nulla di male...)...ma allo sviluppo della sua azienda ...alla voglia di fare e di fare bene, di essere competitivi e leader nel mondo...INFATTI LA DECISIONE DI SPOSTARSI IN SVIZZERA E' DETTATA SOPRATUTTO DALLA POSSIBILITA' DI AVERE MAGGIORI RISORSE FINANZIARIE PER FINANZIARE LA RICERCA E SVILUPPO.
Ha detto che se non investe presto verra' superato da concorrenti agguerriti...e il lavoro di anni verra' messo a rischio, i margini cominceranno a scendere e presto sara' costretto a perdere quote di mercato e clienti...in una spirale negativa che ha gia' coinvolto tanti imprenditori italiani. Inoltre la banca in Italia non finanzia nulla e se lo fa utilizza tassi da STROZZINO..mentre a Locarno la banca gli ha confermato che dopo un breve periodo per conoscersi potra' iniziare a supportare la sua attivita', SE NECESSARIO, e a tassi estremamente bassi!
Pensate che mi ha raccontato che all'ultima fiera in Cina i suoi competitor erano spesati in parte dai loro governi...mentre lui ha dovuto pagare tutto...per non parlare della burocrazia con cui si scontra ogni volta che deve esportare merce in taluni paesi da parte delle autorita' italiane.
Io dico che gente come lui non deve sentirsi un eroe nel rimanere in Italia ma dei COGLIONI .Infatti a Locarno potra' dare una vita tranquilla ala sua famiglia. Ma sopratutto potra' migliorare la sua azienda, investendo per il bene della azienda stessa e presto potra' assumere e far prosperare ancor meglio la gente che vive a Locarno.
Il ristorante di locarno guadagnera' di piu' e con lui la gelateria, il concessionario di auto e l'azienda che vende corrente elettrica per non parlare del negozio di giocattoli e della palestra in centro...ecc ecc..L'INDOTTO CRESCERA' E CON ESSO L'INTERA ECONOMIA DELLA ZONA.
Mentre in Italia attendiamo il colpo di grazia...lasciamo qua a morire i disoccupati incapaci di andare all'estero, i dipendenti pubblici e i bancari magari blogger...
L'ITALIA CHE CHIUDE E LA SVIZZERA CHE CRESCE...ENNESIMA STORIA DI FUGA PER LA SOPRAVVIVENZA...
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6 commenti:
E' che noi Paolo siamo nati in Italia ed è per questo che dobbiamo amare il nostro paese nel bene e nel male...come un matrimonio.
Ti dico una verità Paolo che ho vissuto per esperienza...
Tu potrai adorare la Svizzera, ma ricordati che per loro sarai sempre un "Welsch" (come dicono gli altoatesini tedeschi degli italiani...) cioè uno straniero...
So benissimo quello che hai descritto. Conosco tanti ragazzi che sono partiti per la Svizzera ed anche per altri paesi europei. E' un flusso inarrestabile ed è giusto che se ne vadano via al più presto, però non ci sto a sentirmi denigrare da parte tua come dipendente pubblica. E' dal 1986 che lavoro in un'amministrazione pubblica e mi mancano 8 anni alla pensione ed a questa età cosa dovrei fare ricominciare daccapo? Poi io lavoro in un settore dove si gestiscono molti finanziamenti e grazie al mio lavoro e a quello dei miei colleghi abbiamo fatto girare un pò di soldi tra alcune aziende della provincia in cui vivo. Certo so benissimo che questa è un'agonia, ma io amo questo mio paese e nel mio piccolo battaglio tutti i giorni per far capire a chi mi sta vicino che il nostro primo problema è la moneta unica. Se c'è in atto una guerra bisognerà anche combatterla in qualche modo. Che facciamo ce ne andiamo tutti?
anonimo delle 20.59...guarda che anche i veneti o i lombardi considerano uno di reggio calabria un terrone ...e allora?
e poi, io che sto a lugano ti assicuro che sto benissimo e in poco tempo mi sono fatto anche molti amici...quindi...non diciamo eresie...dipende sempre molto come ti poni...
fiore...le tue parole sembrano quelle di una ebrea in un ghetto....
peccato che alcuni se ne sono andati...per chi è rimasto è stato l'olocausto...decidi tu il tuo futuro ma rimanere qua è assurdo.
e non è colpa mia se il numero di dipendenti pubblici in italia è troppo...tu sarai anche utile ma prima o poi rischi di essere segata...licenziata...impoverita
spero di no..ma i presupposti ci sono tutti
Sono quelli come te che fanno sentire i dipendenti pubblici come se fossero ebrei da contrassegnare con qualche stemmino. Ho 59 anni e secondo te chi mi offrirebbe a questa età un lavoro? Se andassi fuori con cosa camperei? Mio marito nel 2014 fa 40 anni di lavoro e ancora deve lavorare altri tre anni per avere chissa? una pensione. Che fa piglia e se ne va? Lo so che rischiamo ma non è facile decidere considerando anche che c'è un'anziana di 86 anni a casa mia.
Totale solidarietà all'imprenditore che se ne va da 'sto paese di fessi e piena sintonia col Barrai per il consiglio di muovere capitali e persone nello stesso tempo (non solo i primi).
E chissenefrega Anonimo del 16 aprile 2013 20:59 di come mi considerano.
Possono anche definirmi gaijin (che in giapponese signifca straniero, l'importante é che siano sufficientemete intelligenti di lasciami crescere e creare ricchezza per me ed anche per loro.
Cosa che quei coglioni di governanti italiani NON capiscono.
Gabanelli Presidente?
Ma vaffanculo ortottero!.
Persino l mio gatto sarebbe meglio.
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