STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SFATIAMO IL MITO CHE PRIVATO E' MEGLIO: AL REFERENDUM VOTA PER L'ACQUA PUBBLICA


E NATURALMENTE PER GLI ACQUEDOTTI PUBBLICI MA SOPRATUTTO PER LA GESTIONE DELLA RETE E DEI SERVIZI RELATIVI ALL'ACQUA

REPUBBLICA RIPORTA L'ANALISI DI MEDIOBANCA CHE AFFERMA:

IL PEGGIOR ACQUEDOTTO IN ITALIA E' QUELLO DI ROMA...ED E' GESTITO DA UNA SOCIETA' PRIVATA : ACEA

Nell'articolo si spiega che per i cittadini sarà inevitabile pagare di piu' l'acqua e oltre alla manutenzione e agli investimenti ...IL CITTADINO DOVRA' AGGIUNGERE IL PROFITTO CHE LE AZIENDE FARANNO 8in regime di monopolio naturale...far azienda è quasi in assenza di rischi...e solo di profitti..anche in piena crisi economica)
Pensate a Terna, i cui utili dovevano calare perchè passa meno energia in rete...(la differenza la mette lo stato...ovvero i cittadini...affinchè terna possa pagare lauti dividendi in assenza di rischio ai grandi azionisti)

E POI..L'ACQUEDOTTO DI MILANO E' UNO DEI MIGLIORI IN ITALIA ED E'..PUBBLICO...(strano che la Moratti non l'abbia venduto...speriamo che Pisapia non lo voglia vendere)

L'ARTICOLO CONCLUDE CHE LA SOLUZIONE NON E' IL PRIVATO MA :
" Il punto semmai è la totale assenza di un piano normativo, economico ed amministrativo nazionale volto a finanziare e supportare le tecnologie necessarie"
MANCA LA VISIONE..PERCHE' QUESTA POLITICA NON HA IN MENTE UN PIANO DI SVILUPPO PER IL NOSTRO PAESE ...NE LA DESTRA NE LA SINISTRA...

IO ..PER DISPERAZIONE SCELGO L'ANNESSIONE ALLA GERMANIA. (almeno loro hanno competenze e risosrse che noi ci scordiamo...e infine eliminiamo in un botto i costi della casta e del mantenimento delle posizioni dominanti)

UIG: UNIONE ITALIA GERMANIA: UN MOVIMENTO PER USCIRE DALLA CRISI ECONOMICA E PER ELIMINARE I RIFIUTI DELLA POLITICA ITALIANA.
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21 commenti:

Adolfo Bottiglione ha detto...

Ciao Paolo,
come provocazione è ottima, da noi le eccellenze vengono mandate al macello, ma non sarebbe comunque la soluzione dei problemi che affligono la nostra economia ed in misura, per ora, molto minore quella tedesca. Il punto è che le rendite finanziare succhiano i profitti dall'economia reale, il solo modo di venir fuori è svalutare la moneta e di costringere per statuto la Bce o la propria banca centale ad un tasso di interesse molto basso, tale che l'interesse reale pagato sia negativo rispetto all'inflazione, costringere le banche ad investire una parte della loro liquidità in titolo di stato stesso e bloccare in ogni modo gli investimenti esterni ad ogni operatore. Questo modello ha funzionato in Italia fino alla fine degli anni settanta, dopo è stato letteramente smantellato in brevissimo tempo e questo fatto ci ha portato al collasso economico-finanziario perchè non possiamo più gestire la sovranità monetaria.
http://www.lanostracitta.it/YAF/default.aspx?g=posts&t=4

La maggior parte delle informazioni le ho prese dal blog di Zio Barbero, in conclusione se si vuole far ripartire l'economia italiana come quella europea bisogna fare 2 cose:
1) penalizzare in ogni modo le rendite finanziarie;
2) svalutare lentamente la propria moneta;
3) bloccare i flussi finanziari verso l'esterno.
Questo modello funzionava e funzionerebbe anche adesso, pertanto gli unici investimenti finanziari remunerativi che dovrebbero essere mantenuti convenienti sono quelli che in capitale di rischio all'interno della comunità.

ML ha detto...

CARO ADOLFO, un po' di confusione, dici due cose e ne elenchi tre :-)

io concordo che questo dovrebbe essere l'obiettivo di uno stato.
MA QUESTO OBIETTIVO è ESATTAMENTE L'OPPOSTO RISPETTO AGLI OBIETTIVI DI PRESERVAZIONE DEL CAPITALE E DEL RISPARMIO DA PARTE DI UN BUON PADRE DI FAMIGLIA.

il quale deve evitare la svalutazione dei risparmi, deve enfatizzare la rendita finanziaria e QUINDI PER GARANTIRSI QUESTO..DEVE SPOSTARE I SUOI RISPARMI FUORI DALL'ITALIA...

il tuo intervento mi è piaciuto molto PERCHE' FA VEDERE CHE L'OBIETTIVO DELLO STATO NON COINCIDE CON QUELLO DEI RISPARMIATORI...QUINDI...LO STATO NON RAPPRESENTA I RISPARMIATORI, ANZI GLI VA CONTRO.

ERGO PER CUI CHIEDIAMO L'ANNESSIONE A UNO STATO CHE 1) PROTEGGA IL RISPARMIO 2) ATTIRI INVESTIMENTI 3) CRESCA ECONOMICAMENTE DANDO UN FUTURO AI FIGLI.

Anonimo ha detto...

E perchè la Germani avrebbe motivo per annettere l'Italia ?

In ferie, se vogliono, vengono già comunque.

Dovrebbero tirarsi dentro milioni di pensionati improduttivi?
Dovrebbero tirasi dentro mafia camorra ndrangheta ecc. ecc. ?

Gli conviene fare quello che fanno ora: trasformarci in un protettorato economicamente schiavo da cui succhiare il meglio e lasciar fuori il peggio.

ML ha detto...

CONCORDO, MA IO SONO IN ITALIA E CERCO DI DIFENDERMI DA QUESTO SISTEMA

Anonimo ha detto...

Aderisco immediatamente. Non puo' che andare meglio.
C'e' sempre qualcuno che piange e non prova il meglio.
Diamogli uno sbocco sul mediterraneo in cambio di rigore.
saluti
PF
(dico sempre non fatelo per voi ma per i vostri figli)

TheIng ha detto...

Ho sempre pensato che la prima guerra mondiale contro l'Austria sia stato un errore. Oggi il triveneto sarebbe austriaco...un sogno.
Un esempio:Il catasto austriaco era probatorio, cioè era cosi efficiente che era sufficiente per dimostrare la proprietà di un terreno-immobile. Poi passati all'italia inizio' il degrado, e solo pochi anni fa con l'ultima generazione informatica si raggiunse lo stesso livello di servizio...ma potrei continuare.

Anonimo ha detto...

Paolo, ne approfitto per dire che girano voci sull'ultima trovata per far fallire il referendum.
Non so se sia vero, ma sembra che la carta delle schede, sia copiativa come quella carbone, e si consiglia di NON SOVRAPPORRE le schede quando si crocettano.
Pena il probabile annullamento

Anonimo ha detto...

Sono il commentatore delle 9.19 e aggiungo:

alla Germania serve lo sbocco sul mediterraneo? Più che vero, gli servirebbe moltissimo ma .. ce l'hanno già! Le frontiere non esistono più e i porti del Triveneto già ora sbarcano prodotti asiatici destinati al Centroeuropa (leggi Germania) e viceversa. Le autorità portuali e regionali di quelle zone lo sanno e hanno l'interesse a incrementare questo flusso. Sulle sponde del lago di Garda una bella fetta di immobili appartengono a tedeschi e tra turisti tedeschi stagionali e quelli "mordi e fuggi" si vede un via-vai di automobili con targa tedesa incredibile.

Alla Germania non serve controllare amministrativamente un territorio per prenderne il meglio. Comprano proprietà, organizzano flussi comemerciali e il resto (lo scarto) lo lasciano sul groppone dello stato italiano.

Anonimo ha detto...

...e poi, che dire...
se venissimo incorporati nella Germania che fine farebbe la nostra industria manifatturiera? Quella di eccellenza sopravviverebbe alla grande ... ma quella che è sempre campata basandosi sulla svaluazione competitiva e sugli stipendi più bassi rispetto a quelli pagati dalle industrie tedesche?

E' l'industria manifatturiera che fa campare la gente e fa girare l'economia.
Morta la manifattura, morto tutto. Gran Bretagna docet.

Adolfo Bottiglione ha detto...

Mi spiace Paolo, nessuna confusione, ma la rendita finanziaria comporta necessariamente un profitto sull'economia reale. Un conto sono gli investimenti sul capitale di rischio, azioni, altro è l'usura che non è in investimento che rappresenta i capitali che vanno in obbligazioni e titoli di stato, in questo sono del tutto contrario, per il denaro fà fatto circolare o investito in capitale di rischio, non per le rendita. Tu cerchi di difendersi i grossi speculatori finanziari che quando vedono che non possono più spremere prendono e scappano da un'altra parte. Se tu in confusione, dici una cosa e adotti gli stessi criteri dei globalisti per difendere i capitali.
Bah ......

Anonimo ha detto...

Il mio parere è che vi sbagliate a porre il tema:


TUTTE LE BUGIE SULL'ACQUA
La falsa demagogia dei proponenti lancia una campagna contro la minaccia della "privatizzazione dell'acqua" che semplicemente non esiste, ne parla Oscar Giannino, presidente del comitato per il no ai referendum sull'acqua "AcquaLiberAtutti"
di Oscar Giannino

Il DECRETO RONCHI HA PRIVATIZZATO L’ACQUA? FALSO
L’acqua è e resta un bene pubblico. Questo concetto viene ribadito all'art. 15 del Decreto Ronchi che parla di “piena ed esclusiva proprietà pubblica delle risorse idriche il cui governo spetta esclusivamente alle istituzioni pubbliche”. Così come pubbliche resteranno le infrastrutture e le reti. Il vero punto di innovazione è la trasparenza nella individuazione del gestore. Non più monopoli di fatto, ma libero mercato, per assicurare ai cittadini una gestione più efficace, efficiente e quindi economica.

LE TARIFFE SONO AUMENTATE IN MODO INDISCRIMINATO? FALSO
Dal 2000 al 2006 le tariffe sono cresciute del 47%, quindi già prima della nascita del decreto Ronchi. Aumenti giustificati con promesse di investimenti, fatti in misura insufficiente. Le tariffe in Italia restano molto basse rispetto agli altri paesi UE: ciò è dovuto ai pochi investimenti degli enti gestori, prevalentemente pubblici. Oggi il costo del servizio è visibile e trasparente solo per la parte che compare nella tariffa. C’è una larga parte di costo “oscuro”, pagata con la fiscalità generale, che grava sui cittadini a prescindere dal livello dei consumi. In futuro, ognuno pagherà per quello che consuma e ciò darà una forte spinta al risparmio della risorsa idrica. Anche qualora le tariffe dovessero aumentare nel breve periodo, il costo reale del servizio per i cittadini scenderà. La tariffa, quindi, oltre ad essere più equa e trasparente, diminuirà nel tempo.

L’ACQUA DIVENTERA' UN BENE NON ACCESSIBILE A TUTTI? FALSO
Già adesso tutti gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) prevedono tariffe agevolate per i bassi consumi e maggiorazioni per le fasce più alte di consumo. Queste tariffe differenziate rimangono a garanzia dell’accesso all’acqua per tutti, anche per i meno abbienti.

LE AZIENDE PUBBLICHE VIRTUOSE PERDERANNO GLI AFFIDAMENTI? FALSO
Con il Decreto Ronchi, l’affidamento in house diventa una eccezione e resta possibile solo se si dimostra all’Antitrust che la società affidataria ha chiuso il bilancio in attivo e applicato una tariffa inferiore alla media del settore.
Il regolamento prevede dei precisi indici per l’affidamento:
chiusura del bilancio in attivo;
reinvestimento nel servizio di almeno l’80% degli utili;
applicazione di una tariffa inferiore alla media del settore;
raggiungimento di costi operativi medi annui con un’incidenza sulla tariffa che si mantenga al di sotto della media del settore.
Con il decreto Ronchi l’Italia si è allineata alla normativa comunitaria evitando, come avvenuto in passato, di incorrere in procedure di infrazione per illegittimi affidamenti.

Fonte: http://it-it.facebook.com/notes/freedom24-liberta-dinformazione/tutte-le-bugie-che-ti-hanno-detto-a-proposito-del-referendum-sullacqua-di-oscar-/10150633203550331

Anonimo ha detto...

Caro Adolfo... i tassi andrebbero alzati! il risparmio va premiato, il risparmio crea benessere.. il denaro a prestito deve costare.. solo cosi chi lo prende lo investe con coscienza.. i tassi bassi portano solo continue crisi economiche e perenne svalutazione monetaria cioè povertà per il popolo.. svegliaaaaaa!!!!!

Federico ha detto...

Ciao ML! Siete dei grandi per tutte le iniziative che portate avanti! Continuate a spingere per l'acuqa pubblica!
Contiamoci tutti insieme grazie a questo link!
https://www.facebook.com/event.php?eid=166648243398278
Se puoi pubblica il link sul tuo blog!

MaurizioB ha detto...

Caro Paolo, perchè continuate a fare dinsinformazione ?

Fate il vostro mestiere, parlare di finanza, che lo fate molto bene e lasciate ad altri argomenti che non vi sono pertinenti.

ML ha detto...

MAURIZIO B....LA DISINFORMAZIONE LA FAI TU...

sei pregato di non tornare su questo argomento in modo così poco professionale...non siamo all'oratorio..

Adolfo Bottiglione ha detto...

Il risparmio và premiato se và investito in capitale di rischio, leggi impresa e la loro proprietà, è la rendita finanziaria che deve essere penalizzata in tutte le sue forme, altrimenti il capitale viene distrutto anzichè creato.
La rendita finaziaria sui titoli di stato và resa negativa, l'indebitamento delle aziende và penalizzato con la tassazione sugli interessi, la stessa cosa sulla rendita immobiliare.
Vuoi guadagnare con il capitale risparmiato investi in imprese.
Il resto è FUFFA, serve solo ad ingrassare 4 banchieri che si son fatti tutte le regole a loro esclusivo vantaggio.

Ribadisco và premiato chi rischia veramente e chi lavora.
Mandiamo a spasso Draghi e compagnia bella.
Altro che CERMANIA, se lo stato tedesco dovesse intervenire sulle perdite accumulate e mascherate con la complicità della BCE, ad oggi, dalle banche tedesche altro che il rapporto Debito/Pil che ha l'Italia, se lo sognerebbero di notte.

Anonimo ha detto...

Maurizio B dai tira fuori il signoraggio adesso...
ML Acea : principali azionisti= comune di Roma e Caltagireone....alla faccia della società privata....
hai ragione meglio la Germania....
chiamiamole in tutti i modi ma non privatizzazioni!
puittosto diciamo privatizzazioni all'Italiana!

Adolfo Bottiglione ha detto...

Caro anonimo,
non meriteresti nemmeno la risposta perchè non ti firmi, ma non sono come te.
Sveglati tu, se una cominità vuole crescere deve incentivare l'impresa ed il lavoro e penalizzare la rendita.
L'economia come l'accumulazione di capitale deve promuovere un processo virtuoso, quindi premiare chi produce e chi migliora la produttività ed il processo produttivo.
Il resto è FUFFA.
Quindi maggiore pressione fiscale sulle rendite parassitarie quali quella da presiti e da rendimenti immobiliari, tassazione molto più leggera all'impresa e i suoi azionisti e a chi lavora.
La tassazione inopltre và pagata nel paese in cui è conseguito il guadagno, inoltre impedire l'estero-vestizioni.

Inoltre non trovo assoluatmente corretto che l'Italia debba garantire la solvibiltà delle banche inglesi farncesi e tedesche che hanno prestato i soldi ai PIGS. Nessun bial-out i speculatori vanno fatti affondare insieme ai loro crediti inesigibili.
In più se la CERMANIA garantisse le perdite delle sue banche sui crediti inesigibili verso i PIGS a quanto ammonterebbe il suo Debito/PIL?
Cordiali Saluti a tutti, ma non prendiamoci in giro!

MaurizioB ha detto...

Sull'argomento ci torno, mio caro Mister ML, per continuare a dirti di non fare disinformazione e la prova che la fai è il commento di Anonimo delle 12:42.
Comunque, bella prova di democrazia, la tua.
Complimenti !!!

Il mio numero di telefono, se guardi bene, già lo hai.
Chiamami (se hai tempo da sprecare, visto che il tempo è denaro e con me non pendi nulla).

ML ha detto...

chiamami tu, primo perchè non sono io che ho qualcosa da dire a te ma tua a me

secondo perche non so chi sei

Anonimo ha detto...

Appunto l'esempio dell'ACEA (http://www.aceaspa.it/GetMedia.aspx?lang=it&id=9e6f77eceb514c72b1d3147645989644&s=0)

lo leggiamo bene qui http://www.aceaspa.it/GetMedia.aspx?lang=it&id=97a760341c344feba31003ccac82c30c&s=0 a pag. 7 il 51% è del Comune di Roma, perfettamente lottizzato, e di Caltagirone, grande lottizzatore, con il 3,897%, di Ondeo Italia SPA il 4,99% , holding italiana di GDF SuezSuez http://www.gdfsuez.com/, le cui società partecipate gestiscono il ciclo idrico integrato per una popolazione di oltre 3 milioni di abitanti nelle Province di Arezzo, Firenze, Pisa, Siena.

Le partecipazioni detenute da Ondeo Italia sono:

Intesa Aretina S.c.a.r.l.
Publiacqua S.p.A.
Acque S.p.A.
Acque Blu Fiorentine S.p.A.
Acque Blu Arno Basso S.p.A.
Acque Toscane S.p.A.
Acquedotto del Fiora S.p.A.
Nuove Acque S.p.A.
Ombrone S.p.A.


NON ANDATE A VOTARE, ULTIMA CHIAMATA

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