STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


PARADISO DANESE


Il governo danese ha riaffermato la sua intenzione di abbassare le tasse alle aziende al 20% nei prossimi 5 anni (eccetto che al settore bancario).

il primo ministro ha puntualizzato che il TREND negli stati a loro confinanti è di abbassare le tasse alle aziende E CHE QUINDI è NECESSARIO, PER MANTENERE LA COMPETITIVITA' E PER ATTRARRE CAPITALE STRANIERO, FARE LA STESSA COSA.

intanto il PIL tedesco è cresciuto del 1,5% in un solo trimestre...

E POI DICONO CHE L'ITALIA E' MESSA BENE, SOLO PERCHE' IL DEBITO AUMENTA POCO...

In realtà, se non si prenderanno urgenti provvedimenti, alla prossima crisi economica (dopo due anni di forte ripresa per i tedeschi e francesi), LO STOCK DI DEBITO DIVENTERA' INGESTIBILE...

e la situazione potrebbe precipitare in poche settimane.

AL NOSTRO PAESE OCCORREREBBE UNA CRESCITA DEL 4% ALL'ANNO PER SPERARE DI CAVARSELA....così stiamo solo agonizzando in attesa del COLPO FINALE!
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

senza essere troppo intelligenti sarebbe sufficiente semplicemente copiare altri paesi virtuosi come la Danimarca ma evidentemente le buone prassi non sono considerate dal nostro governo ...

kallop@libero.it

Anonimo ha detto...

Con Tremorti si affonda!

Anonimo ha detto...

perchè con gli altri senza escludere nessuno?
davvero pensate che conti un ministro e che lui faccia la differenza in una così radicale globalizzazione?

Anonimo ha detto...

basta con questa storia del debito!
Il giappone ha l 200% di rapporto debito/pil e oltre a funzionare tutto, nessuno o quasi se ne preoccupa.
Qui per un debito <120% del pil è la fine del mondo.
Bsta con le catene del fmi e bce

Anonimo ha detto...

Globalizzazione? l'Italia è in crisi da 25 anni.....Voltremont ? incompetente.

Anonimo ha detto...

Way to go Danimarca.

Solo abbassando le tasse e tagliando la spesa pubblica (ovvero spingendo verso il libero mercato) si ha crescita reale.

Anonimo ha detto...

Signori per abbassare le tasse bisogna diminuire la spesa e qui entra in gioco la politica non per niente si chiama politica economica la si studia a scuola.
Tremonti è il meno responsabile di questa situazione è comunque uno competente, anche lui sa che per diminuire le tasse bisogna licenziare il 40% dei dipendenti pubblici tutto il resto è poesia. Appena pensa a questo è fuori dal governo e la massa stolta ed interessata a quel provvedimento sarebbe in piazza a protestare. Chi pensa di risanare e di diminuire le tasse senza tagliare la spesa e senza buttare via parte dell'amministrazione pubblica predica bene, ma razzola male, in pratica non vuole cambiare nulla perchè qualsiasi altra via non porta risultati/benefici per lo stato e per i suoi conti. Ripeto è solo palestra, ma niente di concreto. D'altro canto il servizo pubblico esiste e deve esistere se c'è un tessuto industriale da servire , di commercio privato e di servizi privati, se questo perde personale (settore privato)in egual misura bisogna diminuire ciò che le gira attorno cioè il servizio pubblico. Inoltre il servizio pubblico è sicuramente un settore nel quale un buon cumputer farebbe meglio di 100 mani/teste (di cazzo). Nel settore privato licenziano ma nel settore pubblico no , c'è qualcosa che non quadra non regge matematicamente , chi genera gli stipendi per i dipendenti pubblici viene licenziato, chi vive alle spalle del privato viene assunto o non espulso. Anche il più idiota capirebbe che c'è qualcosa che non funziona. E lasaciamo stare le pensioni --- pubbliche. La spesa non è il privato è il pubblico.
Cosa vuol dire tagliare la spesa? Quella vera?

Nicola