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LA SCIURA ELVIRA!


A casa di amici, qualche tempo fa, incontrai la SCIURA ELVIRA, una cara signora di una certa età. LA CLASSICA NONNINA DI UN TEMPO CHE FU!
Occhietti furbi come quelli di una ragazzina....indubbiamente un gran bel personaggio dell'Italia che cresceva....

Probabilmente gli feci una buona impressione e una domenica pomeriggio mi invitò, insieme ad altre persone, a casa sua appena fuori Milano per il classico te.

Sapendo che trattavo di argomenti di economia e ben cosciente del consumismo sfrenato di oggi, la sciura Elvira, mi prese da parte e mi diede in mano una vecchia scatola di latta!

Mi guardò dritto negli occhi e mi chiese "SAI COSA FACEVO CON QUESTA SCATOLA?"

Era il mio salvadanaio personale. Ogni volta che mio marito, il povero sciur Giovanni, portava a casa lo stipendio da tranviere, io lo requisivo per diritto
di vino (e sottovoce la sciura Elvira mi bisbiglia sorridendo :"nel senso che altrimenti mio marito sarebbe andato a berselo tutto in osteria") e lo dividevo in mucchietti che poi sistemavo in questa scatola di latta.

C’era il mucchietto dell’affitto e delle bollette, quello della spesa, quello degli sfizi (dove per sfizio si intendeva un cono al cioccolato)

e infine, più importante di tutti, il mucchietto dei risparmi.

I risparmi servivano per degli obiettivi che io e il mio povero marito avevamo...
.... il frigorifero, il televisore....l'automobile...

mese dopo mese curavo la crescita del mucchietto dei risparmi, come se fosse una piantina innaffiata dalle mie preghiere.

Per nessuna ragione al mondo era possibile intaccare il tesoro della scatola:
i miei figli e mio marito avrebbero dovuto passare sul mio corpo, e ti assicuro che ero molto piu' in forze di ora!

Quando il mucchietto, dopo mesi e mesi, aveva raggiunto le dimensioni desiderate...
allora, mi preparavo a lungo, indossavo il vestito elegante, un po' di trucco, le scarpe della domenica e mi recavo al negozio per l’acquisto.

e alla sera in casa nostra era una gran festa, e per l'occasione Giovanni stappava una bottiglia di vino rosso di quelli buoni!

Inizialmente non capivo il perchè di questa storia, ma poi....ho capito....
La sciura Elvira continuando nella sua storia mi disse:

"Una volta un commesso mi suggerì di comprare qualcosa a rate. Io lo guardai storto: «Ma se mi date quel che voglio prima che io lo paghi, dopo mi passerà la voglia di averlo e anche di pagarlo!».

LA SCIURA ELVIRA MI RACCONTO' CHE AVEVA SOLO LA QUINTA ELEMENTARE MA SE QUESTA SAGGEZZA FOSSE UN PO' PIU' COMUNE NEL'ITALIA DI OGGI....BEH...FORSE LE BANCHE SAREBBERO UN POSTO SICURO DOVE METTERE I RISPARMI....E PIAZZA AFFARI UN POSTO SICURO DOVE INVESTIRE


la storia l'ho trovata nella rete e adattata alle esigenze! spero che vi sia piaciuta!massimo gramellini - LA STAMPA
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella storia, ma permettimi, troppo generalizzata.
Non è immorale pagare a rate un bene...finchè potrai onorare il tuo debito.
Il problema grosso sono:
Coloro che hanno acceso prestiti (anche elevati) per acquistare beni non necessari (viaggi...cellulari ecc ecc) e non erano certi di onorare gli impegni;
Le banche che a differenza di qualche anno fa, hanno concesso prestiti anche a chi non li meritava.
Personalmente (a oggi e faccio gli scongiuri del caso) i miei debiti li ho onorati tutti.
Spero di poterlo fare anche in futuro (come auguro a tutti voi di poterlo fare) e, se un giorno non potró più farlo faro rinunce...di certo non andró in vacanza con un altro bel finanziamento.

Anonimo ha detto...

E' l'articolo di Massimo Gramellini, apparso su "La Stampa" del 22/4.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=987&ID_sezione=56&sezione=

Anonimo ha detto...

La realtà è tutt'altra ed è legata alla preferenza temporale: la nonnina intravedeva un futuro, e per questo aveva una preferenza temporale bassa.

Leggetevi questo:

http://passaggioalbosco.blogspot.com/2006/07/il-dio-che-ha-fallito1.html

relativamente alla preferenza temporale e alla decivilizzazione

Il Folletto

paolo m ha detto...

appunto la vecchia popolare di bergamo hai bimbi di 1° elementare, con la maestra che fumava le alfa ,regalavano un bel salvadanaio di ferro colore verde ........a dimenticavo erano cose sciocche che andavano di moda 40 anni fà .
l'unica cosa positiva sono le maestre che non fumano più le alfa ! O NO?

Anonimo ha detto...

"la vecchia popolare di bergamo hai bimbi di 1° elementare"

anche imparare i verbi andava di moda 40 anni fa...

Anonimo ha detto...

confermo! anchio ho letto questo articolo sulla stampa del 22/4 a firma di massimo gramellini la cui nonna invece era romagnola dove invece di siura si dice "sgnora" senza la i.
Ora il dubbio è: la primogenitura è di gramellini o forse anche lui l'ha preso da qualcun'altro? e visto che tutti sembrano averne la primogenitura non è che tutti ci prendano per il culo con storielle che in realtà appartengono alla cultura popolare di un tempo? Non va bene, non va bene..!!!!