STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FOTOVOLTAICO AD ALTISSIMO RISCHIO BLACK OUT. PAROLA DI FITCH

VI PREGHIAMO DI AVVISARE AMICI E CONOSCENTI CHE :

- VOGLIONO INVESTIRE IN QUESTO SETTORE

- VOGLIONO LAVORARE O STANNO LAVORANDO IN QUESTO SETTORE (migliaia i posti a rischio)

aiutiamoli a essere consapevoli dell'altissmo rischio ....


I soliti rompipalle sorrideranno...ma sembra proprio che anche la celebre agenzia di rating LEGGA MERCATO LIBERO.

Infatti nel suo studio appena uscito SOLAR FOTOVOLTAIC FEED - IN TARIFFS, sostiene che il mercato italiano del fotovoltaico è GONFIATO e LE TARIFFE SONO INSOSTENIBILI.

Fitch ricorda che in Spagna le tariffe sono state tagliate RETROATTIVAMENTE. un colpo DURISSIMO per un business che si basa SULLA CERTEZZA DEI FLUSSI DI CASSA garantiti da una LEGGE DELLO STATO che li garantisce per 20 anni.

In Italia la faccenda NON è come quella spagnola, infatti nel nostro paese il costo degli incentivi NON viene pagata dallo stato MA DAI CONSUMATORI STESSI (nella BOLLETTA ELETTRICA).

Questa differenza fa si che la pressione alla riduzione degli incentivi sia minore (tanto pagano quei coglioni di cittadini), ma pone serie domande sulla sostenibilità nel futuro.

FITCH NEL SUO REPORT E' MOLTO CHIARA:

IN UNA FASE DI CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI E DI MINORE DISPONIBILITA' DI SPESA DEI CONSUMATORI L'ALTO COSTO DEI SUSSIDI FINIRA' PRESTO SOTTO LA LENTE DEL GOVERNO.

IN ITALIA, IN PARTICOLARE, L'ATTUALE TREND APPARE INSOSTENIBILE E PESANTI RIDUZIONI O ANNULLAMENTO DEGLI INCENTIVI PER I PROGETTI CHE PARTONO IN QUESTE ORE SONO MOLTO PROBABILI.


Cari amici e lettori MERCATO LIBERO vi avvisa da circa un mese: NON INIZIATE INVESTIMENTI IN QUESTO SETTORE BASANDOVI SUL PIANO DI INCENTIVI ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA.

IL RISCHIO DI PERDERE MOLTISSIMI SOLDI E' ALTO !!! PAROLA DI MERCATO LIBERO e , ma solo in seconda battuta, di FITCH (e di Federico Gronda, senior director di fitch)
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6 commenti:

Luka78 ha detto...

Ciao Paolo, anche Eugenio Benetazzo, questa settimana, ha postato un articolo sul business dei pannelli fotovoltaici.

L'articolo è IL SIGNORE DEI PANNELLI

A presto.

Luca D'Amico

ML ha detto...

lo so, ma nulla dice sui futuri investimenti, ma solo quelli fatti entro il 2010....ci sarà un motivo? si, lui è uno di quelli smart!!!

paolo m ha detto...

basta vedere dove è andata solon ....
comunque mi piacerebbe che qualcuno investisse nel solare pensando alle future generazioni e non al profitto :la cassa da morto non ha tasche !!!!

Anonimo ha detto...

Il costo stimato del terzo conto energia è di circa 8 miliardi di euro l'anno per venti anni. Inoltre, il balzello verde non può essere accollato alle industrie enrgivore (in quanto significherebbbe castrarne, ulterirormente, la produttività).
Restano solo le famiglie....
I conti pro capite sono, ahimé presto fatti, e ritengo che "qualcuno che può" li abbia fatti effettivamente.
A tale circostanza si deve aggiungere che l'amministrazione statale che ha disciplinato sinora la materia non è competente per farlo e, recentemente, ha proposto di spostare parte del "fardello verde" sulla fiscalità ordinaria.
Concludendo, il sistema di incentivazioni ha numerose falle e il richio paventato nell'articolo è concreto.

Saluti

ExTrEmE ha detto...

Allora sono riuscito ad entrare in tempo sul fotovoltaico (se non fosse stato per le insulse leggi italiane, anzi più che italiane regionali e comunali, avrei fatto partire l'impianto prima..), visto che è entrato in attività i primi di settembre :) (niente di speciale, 6Kwp).

In italia, proprio perchè il costo dell'incentivo è ribaltato sui tutte le bollette la situazione dovrebbe essere meno preoccupante, sopratutto per quanto riguarda la retroattività; con una "teorica salvaguardia" di chi ha già investito.
Certo è che se lo stato decidesse che "da domani si cambia e vale anche per chi è già attivo" non ci potrebbe far nulla.

C'è però da dire uan cosa.. chi ha fatto un impianto privato e non a solo scopo speculativo, potrà perlomeno giocare ad "incularella" :) con lo stato e l'enel.. nel senso che: "tu non mi dai l'incentivo e vai in barba al 'contratto' ventennale? Benissimo.. ed io allora mi converto l'impianto attuale in un impianto ad isola** e mi stacco dalla rete, andando in c*lo a voi, alle bollette all'energia ed ai vostri fottuti incentivi".

Alla fine la trasformazione in un impianto ad isola avrà si il suo costo, ma verranno eliminati tutti i costi di una bolletta rendendo indipendente un'abitazione dal punto di vista elettrico.. Non ci sarà un guadagno ma, non ho fatto i conti, credo che ci si possa avvicinare ad una parità tra spesa da sostenere per l'ammortizzazione dell'impianto, mancato incentivo e risparmio di bollette.

Potrei quindi dire che la soluzione fotovoltaica potrebbe comunque avere un lato "paracadute".

Che ne pensa?



** L'impianto ad isola, per chi non lo sapesse, consiste in un impianto fotovoltaico che invece di essere collegato alla rete è staccato da essa ed accumula l'energia in appositi pacchi batteria per poi utilizzare la stessa energia quando non c'è più produzione da parte dei pannelli (es. di notte). Soluzione ovviamente molto più costosa di un impiando "in-grid" ma indipendente.

Luka78 ha detto...

Sì, Paolo, strano che non abbia espresso i timori per una eventuale bolla in quel campo.
Può darsi che, pur avendoceli, non li ritiene realizzabili. Non so, vedremo come andrà.

Comunque - cambiando fronte, ma sempre sul fotovoltaico - Paolo m. ha espresso un bel concetto:

"comunque mi piacerebbe che qualcuno investisse nel solare pensando alle future generazioni e non al profitto :la cassa da morto non ha tasche !!!!"