STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IN GRECIA LE PROTESTE STANNO AUMENTANDO...

NELLE PIAZZE CONTINUANO I DISORDINI...
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto sto casino pure in Grecia perchè hanno ridato la fiducia al Nano...

Alessio

Anonimo ha detto...

ma scusi perchè in Italia no?
siamo solo all'inizio.....

Anonimo ha detto...

Nella prima discesa (2007 -2009) sono stati bruciati 800.000 posti di lavoro, ma nella seconda (in caso di double dip che, oramai, sembra essere la cosa più probabile che possa capitare a questo paese) potrebbero essere di più, molti di più.
Perché all’inizio di una crisi, i datori di lavoro, ritenendola passeggera, preferiscono non licenziare, al massimo utilizzano la cassa integrazione straordinaria; ma dopo 4 anni di asprezze e contrazioni, si convincono che la situazione sia molto peggiore del previsto e, quindi, che sia necessario ridurre i costi operativi all’osso.
Ed è in questa fase che cominciano le grandi ristrutturazioni aziendali che, inevitabilmente, comportano massicci tagli della forza lavoro … sicché se 800.000 sono stati i posti di lavoro distrutti nella prima fase, non mi meraviglierei se fossero 1.200.000 nella seconda.
Una vera tragedia sociale che potrebbe essere foriera di pessime conseguenze per il nostro vivere civile (quando la gente non ha più nulla da perdere, diventa pericolosa per se e per gli altri). Se abbiamo già cominciato a vedere la gente in piazza, potremmo rivedere lo spettro degli scioperi selvaggi, gli autunni caldi ed il terrorismo. Tutte cose che ci riportano indietro di 40 anni, così come indietro di 40 anni sta tornando la produzione industriale. Solo che 40 anni fa era una tappa della nostra crescita, oggi è una fase del nostro declino.

Anonimo ha detto...

ai piedi dell’acropoli:
http://www.youtube.com/watch?v=AuJZdWTiaJM

Anonimo ha detto...

Mal comune mezzo gaudio! :-(((

Anonimo ha detto...

mi è piaciuta molto la scena del
ex ministro dei trasporti greco
riempito di mazzate,non tanto per lui
ma per i suoi colleghi che forse spaventati sentivano anche loro il dolore.