STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


40 MILIARDI DI EURO PER LE BANCHE ITALIANE !!!

NUOVO CAPITALE PER 40 MILIARDI SAREBBE STATO NECESSARIO PER LE BANCHE ITALIANE PER FAR FRONTE A BASILEA ....FONTE BANKIT...

dopo bankit aggiunge: BANCHE ITALIANE SOLIDE...mahhhhhhh


e se una mattina accendendo il pc....accade che...



INFORMATI SE NON CI CREDI, IL FATTO E' ACCADUTO REALMENTE
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma se le banche italiane non sono sicure, perchè ci dai una mano ad aprire un conto corrente Fineco ?

Unicredit è molto grande e quindi sono solo le banche piccole ad essere pericolose ?

Grazie

Gioconno

Anonimo ha detto...

Webank (Gruppo Bpm) ha appena comunicato che i bancomat del gruppo saranno chiusi nel weekend per problemi tecnici.
Semplicemente problemi tecnici o carenza di liquidità ?

tutto nella norma o dobbiamo preoccuparci ?

Gioconno

Anonimo ha detto...

dovete preoccuparvi

ML ha detto...

Fineco è una banca poco esposta allle schifezze di unicredit.
E comunque tu non hai capito il nostro ragionamento.

DELOCALIZZAZIONE FISICA DEI RISPARMI, e una parte la tieni qua. PROPRIO COME FA L'IMPRENDITORE CHE HA SPOSTATO UNA PARTE IN CINA E IL RESTO LO TIENE QUA.

e se lo tieni qua....Fineco potrebbe essere una buona banca.

Anonimo ha detto...

Gioconno, non essere ridicolo: guarda che è da una settimana che abbiamo ricevuto la comunicazione.

Stefano

Anonimo ha detto...

Sono socio in una ditta che si appoggia ad una banca del gruppo Credit Agricole.
Problemi indicibili per mandare una piccola somma (5 cifre) fuori dal sistema Italia per comperare dei macchinari. Il fornitore mi ha detto che non e' la prima volta che sente queste cose e che alcune lettere di credito dall'Italia a volte non le accettano. Mah. Non sara' che magari quelli vogliono cash "vero" anziche' nega-debiti? Boh, io di queste cose non ne capisco molto...

...comunque mi preoccupo!

Aggiungo anche che se non fosse stato per lo nostra iniziativa, l'affare saltava a chissa' quando. A spiegare alla persona che ci seguiva cosa stava succedendo, questa si e' messa a ridere, aggiungendo "non rimpiango d'aver lasciato l'Italia".

Scusate ma questa volta preferisco non firmarmi... non si sa mai!

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda BPM questa è la comunicazione ufficiale. Non penso ci siano altri problemi se non quelli tecnici legata alla fusione dei sistemi informativi.

Umberto

Gentile Cliente,

sabato 18 dicembre WeTrade, la società del Gruppo Bipiemme specializzata nel trading online, entrerà a far parte di Webank. Per ragioni tecniche saranno necessari interventi operativi su alcune funzioni.

ORDINI DI TRADING

Controlla e cancella eventuali alert, ordini condizionati e ordini validi sino a data che scadono dopo venerdì 17/12. Gli ordini e gli alert ancora attivi dopo le 16.30 di venerdì 17 saranno revocati. Potrai reimpostarli da lunedì 20.

Da venerdì 17/12 sarà possibile inserire ordini sul mercato obbligazionario soltanto in modalità di istruzione specifica (con indicazione della piazza). Non sarà invece possibile inserire ordini tramite SABE (il sistema di ricerca che, per le sue caratteristiche, consente di individuare dinamicamente la sede che garantisca il miglior risultato tra tutte quelle selezionate dalla Banca). Tale sistema rimarrà disponibile per tutti gli ordini telefonici. Ti comunicheremo quando tornerà disponibile anche per gli ordini online.

BANCOMAT

Sabato 18/12 potrebbero non funzionare per brevi intervalli di tempo i prelievi col bancomat, i versamenti agli sportelli automatici e i pagamenti con PagoBancomat.

ACCESSO AL SITO

Dalle 23.59 di venerdì 17/12 fino al tardo pomeriggio di domenica 19 non sarà possibile entrare in Webank.

SERVIZIO CLIENTI

Sabato 18/12 il Servizio clienti funzionerà come al solito dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Risponderà direttamente l'operatore per darti informazioni di carattere generale (non legate al tuo conto). Domenica 19 non sarà possibile utilizzare i servizi con risponditore automatico

Anonimo ha detto...

Buonasera, comunque per quanto ne so il credito emiliano aveva un solo sportello e non era una vera e propria banca ma un private investment bank e quasi il totale degli asset erano della famiglia Pavarotti e dintorni.La chiusura è stata provocata da irregolarità negli investimenti e sembra pure si frode da parte di funzionari.Starmo a vedere gli sviluppi.
un saluto.
daniele

Anonimo ha detto...

Mettere o no 40 miliardi nel capitale delle banche italiane è una scelta di investimento che non riguarda i correntisti, io sono disposto a farlo avendo anche bassa redditività per un certo periodo di che vi preoccupate