STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FARO SU ASSICURATIVI

Fondiaria si rimuove a piazza Affari, Milano Assicurazioni potrebbe mettersi in moto nei prossimi giorni. Il collocamento di Generali (così come quello di piaggio e prysmian) potrebbe portare del denaro sul Leone di Trieste (e questo farebbe del bene a molti titoli a Piazza Affari).

ATTENZIONE COMUNQUE ALL'EUFORIA
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dott. Barrai,

visto che ci ha parlato dello STAR, ci dice che cosa ne pensa della Vittoria Assicurazioni? Mangement, investimenti immobiliari italiani ed esteri, parei sempre sereni dello specialist Banca IMI.

Grazie

Anonimo ha detto...

Un articolo pubblicato dal Corriere della Sera:

Il crocevia della Vittoria: polizze e affari in famiglia
Succede spesso che gli interessi della compagnia, quotata in Borsa, si intreccino con gli affari privati del suo azionista di controllo, o della figlia, o dell' amministratore delegato o del presidente, o di altri consiglieri o di un sindaco o degli amici. Dietro le polizze c' è un mondo da scoprire. È quello dei veicoli societari per gli investimenti di private equity. La compagnia (danni e vita) investe per l' 80% in obbligazioni. Sull' utile 2006 (35 milioni) e 2007 (circa 90) hanno fortemente inciso le operazioni di private equity. Vittoria è nel patto Mediobanca ed è il più importante socio di Camfin dopo Marco Tronchetti Provera. Annovera tra i suoi azionisti la stessa Pirelli e i gruppi assicurativi Munich Re e Allianz. La rete estera Nel corso degli anni la compagnia milanese ha investito in una serie di veicoli societari. In Laumor Holdings (Lussemburgo) Vittoria ha il 29%. Chi sono i compagni di viaggio? Argomento non secondario trattandosi di un' assicurazione quotata e non di una finanziaria privata. Si chiamano Lofin, Lafin e Laganas. Altro giro nel Granducato: White Finance. Qui Vittoria è entrata col 32%. Insieme a chi? Lofin, Laganas, Yarpa e White Fin. Da poco è nata la Gima Finance. Vittoria ha il 32%. E poi? Lofin, Laganas e Gimafin. Dietro queste sigle si muovono i professionisti di fiducia della famiglia Acutis. E cioè lo studio Mottura-Araldi di Torino e l' olandese Bradley Unsworth che in una grigia (di colore) palazzina al 483 di Herengracht ad Amsterdam custodisce i libri sociali delle holding di famiglia. Gli affari degli Acutis Al vicepresidente della compagnia, Andrea Acutis, abbiamo chiesto se vi sono suoi familiari o membri del cda nei veicoli lussemburghesi. Ecco la risposta scritta: «Carlo Acutis è in Gima Finance con il 10,28% e in White Finance con il 16,68%. Gli altri soci sono investitori in parte italiani ed in parte esteri, non riconducibili alla famiglia, con l' eccezione di Adriana Acutis, impegnata fino a massimi 500mila euro nell' investimento di White Finance, altrettanto per Laumor Holdings e un milione per Gima Finance». Punto fondamentale: chi gestisce queste finanziarie? Vediamolo: la solita commercialista torinese di fiducia, il solito olandese domiciliatario delle holding e infine un professionista indigeno. Risulta che il presidente Giorgio Costa abbia messo denaro in Gima e White, così come l' amministratore delegato Roberto Guarena e investimenti siano stati fatti anche dai consiglieri indipendenti Marco Brignone, Francesco Baggi Sisini, Giorgio Marsiaj, Lodovico Passerin d' Entreves e poi Luca Paveri Fontana. In totale, Acutis compresi, fa la maggioranza del cda: 9 consiglieri su 16 investono i loro soldi in parallelo con la compagnia. E se un domani Vittoria avesse un obiettivo interesse a uscire ma facendolo danneggiasse gli altri investitori, chi deciderebbe? I proprietari e i gestori della compagnia che sono tra «gli altri investitori»? A proposito di sindaci: a dare una mano a metter su le strutture societarie, rimanendo per un po' anche come socio, ci ha pensato il sindaco della Vittoria Giovanni Maritano, partner del fidatissimo studio Mottura. Molti compagni di investimento vengono dal Piemonte come il Banco Azzoaglio o il banchiere Guido Mazza Midana, capo a Torino della svizzera Pictet & Cie. Altri da Genova, come gli armatori Messina, le famiglie Calì, Gais, Brignone, il presidente «Europe & Middle Est» della Gucci Alberto Da Passano. E poi si sono da poco aggregati anche amici e alleati della famiglia Acutis come Carlo Puri Negri, Roberto Haggiag e Lucio Zanon di Valgiurata.

Anonimo ha detto...

Leggendo l'articolo del Corriere pare essere di fronte ad un altro caso come il MPS? Ma sono consentiti questi conflitti di interesse?

grazie