STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


COSA L'ITALIA DOVREBBE FARE:


COSA L'ITALIA DOVREBBE FARE

- INTRODURRE DEI DAZI FREGANDOSENE DELL'EUROPA (PER PROTEGGERE I PROPRI SETTORI INDUSTRIALI)

- SPINGERE L'INTRODUZIONE DI BANCHE PUBBLICHE CHE RIDUCANO IL POTERE DELLE BANCHE PRIVATE (e che aiutino le imprese medio piccole)

- RIDURRE LE TARIFFE SU SERVIZI MONOPOLISTICI: (o mantenere i prezzi al pubblico ma aumentando il costo delle licenze)
autostrade, corrente elettrica, gas, rete trasmissione corrente elettrica, retegas, trasporti ferroviari e aerei
che facendo extraprofitti non reinvestendo, creano povertà

- INCENTIVARE L'ARRIVO DI TURISMO STRANIERO SOVVENZIONANDO I TRASPORTI AEREI LOW COST (IMMAGINATEVI FAR ARRIVARE MILIONI DI TURISTI ASIATICI A ROMA INVECE CHE A PARIGI O LONDRA...CHE SPENDEREBBERO IN ITALIA INVECE CHE IN FRANCIA)

- SPINGERE IL SETTORE TURISTICO (ma solo quello di grandi dimensioni, ottima qualità e prezzi competitivi e non di piccole strutture inefficienti).

- AZZERARE I DIVIDENDI ALLE AZIENDE PARTECIPATE PUBBLICHE ( a partire da Enel e Terna) RICAPITALIZZANDOLE E RIDUCENDO IL DEBITO

- PRIVILEGIARE LA CLASSE MEDIA BORGHESE (la piu' colpita in questi anni) CONTRO I GRANDI CAPITALI

- DISINCENTIVARE I FLUSSI DI CAPITALE ALL'ESTERO NON PRODUTTIVI, (in particolare i trasferimenti di capitale da parte di extracomunitari)

- FAR SOTTOSCRIVERE LE OBBLIGAZIONI ITALIANE AGLI STRANIERI

- NON INCENTIVARE LA VENDITA DI PRODOTTI NON ITALIANI.

- SPOSTARE GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE E NON AI CONSUMI
così facendo, le imprese producono per esportare, creano lavoro, che porta la gente ad arricchirsi e quindi (e solo allora) a consumare.(creazione di circolo virtuoso)

- INCENTIVARE LE ESPORTAZIONI DEI PRODOTTI

- CREARE INCENTIVI FISCALI SU CHI PATRIMONIALIZZA L'IMPRESA

- CREARE INCENTIVI A CHI APRE IMPRESE IN SETTORI BEN DETERMINATI E CON UN CERTO NUMERO MINIMO DI DIPENDENTI
e non quei cazzi di incentivi a pioggia , senza controlli e che vengono dati agli amici degli amici

- CREARE INCENTIVI ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

- VIETARE TUTTI I GIOCHI (LOTTO POKER

- PORTARE L'EDUCAZIONE ECONOMICA NELLE SCUOLE

- MIGLIORARE L'INSEGNAMENTO DELL'INGLESE.

- ELIMINARE I PROGRAMMI IDIOTI DALLA TELEVISIONE (DANDO SPAZIO A VERA INFORMAZIONE E PROGRAMMI CULTURALI E DOCUMENTARI)

- TAGLIARE PESANTEMENTE LA SPESA PUBBLICA

- RINNOVARE DAL VERTICE LA CLASSE POLITICA


AGGIUNGETE VOI ALTRI PUNTI..


leggetevi questa ultima news...

Cina e' pronta a ritorsioni contro gli Stati Uniti se verranno imposte sanzioni per il valore dello Yuan, tenuto artificialmente basso secondo Washington. Lo ha annunciato il ministro del Commercio, Chen Deming, citato dal Quotidiano del Popolo rispondendo alle minacce del Tesoro Usa .

LO RIPETO PER L'ENNESIMA VOLTA, CHI PENSA CHE L'ATTUALE POLITICA DI DESTRA O DI SINISTRA SIA NOSTRA RAPPRESENTANTE...NON E' GRADITO IN QUESTO BLOG!!!! SIETE PREGATI DI ANDARE VIA A LEGGERE ALTRE COSE.

ABBASSO LA DESTRA E ABASSO LA SINISTRA ITALIANA.
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29 commenti:

Anonimo ha detto...

Forza dott. Barrai
ci siamo: vede che sta andando nella direzione di cui le chiesi a Voghera quella sera?
Io spero che lei con le sue idee chiare,che conosce il mondo della finanza dal di dentro che ha capito di cosa ha bisogno l'Italia che non crede ai politicanti di destra ne di sinistra se la senta di avviare quel che le chiesi "quella sera" io spero che altri amici contribuiscano a darle la spinta necessaria.
La sua forza di aggregazione legata al suo saper spiegare semplicemente i più importanti concetti alla base dei problemi vissuti da molti paesi compreso il nostro è fortemente utile per capire come uscire da questo brutto tunnel in cui ci hanno infilato contro la nostra volontà.
La guardia di finanza sta finalmente mettendo mano a quel grosso bubbone dei cds e spero arrivino in fondo.
Nel caso decidesse il mio voto è suo.
Ho sintetizzato moltissimo per non invadere lo spazio dedicato ai post ma vorrei dirle molto,molto di più
FabrizioVoghera

Doge ha detto...

Concordo dr.Barrai, ma purtroppo per farlo capire ai nostri politici deve farlo dire ad una 5° con autoreggenti bene in vista (e forse non basta).

ML ha detto...

NESSUN MOVIMENTO POLITICO PER MERCATO LIBERO.
Ma appoggeremmo volentieri chi fa sue le nostre idee.

ludwig ha detto...

Le proposte del dott. Barrai sono semplicemente perfette ma irrealizzabili, dal momento che le società occidentali sono ormai solo più le ombre di se stesse, in mano ad oligarchie parassitarie.
Saluti

ML ha detto...

LUDWIG HAI RAGIONE, MA SE TUTTI PENSASSERO CHE FOSSE POSSIBILE....L'UTOPIA SI REALIZZEREBBE!

Anonimo ha detto...

Facciamo qualcosa di utile :
1) Compriamo il primo debito pubblico medio (+/- 50.000 euro a cranio) al tasso dello 0,50% a 10-20 anni;
2) Diamo un incentivo a chi investe nel capitale delle imprese private (con versamento);
3) Aumentiamo ENORMEMENTE le pene penali con reale sconto della pena (costruiamo nuove carceri) relative alla corruzione, concussione e via dicendo ...;
4) Inseriamo un serissimo controllo di gestione sulla Pubblica Amministrazione;
5) Parifichiamo i diritti lavorativi del settore Pubblico a quello privato (licenziamenti, pensioni, etc.);
6) Diamo incentivi a coloro che producono in loco e garantiscono posti di lavoro e non a casaccio.
Ciccio

Anonimo ha detto...

Desolato ma concordo solo con l'ultima riga.
Il resto si avvicina al nazionalsocialismo di Ingenuo Benetazzo.

Il Folletto

ML ha detto...

Lo so Folletto che non condividi, ma almeno:

1) ti abbiamo stanato (visto che era un po' di giorni che non intervenivi)

2) So che non è la soluzione finale (che si avvicina alla tua) ma è solo un passo intermedio.

3) Devi creare consenso, altrimenti la tua filosofia resta tale.

Il problema di voi filosofi e che non siete capaci di muovervi nel reale, ma solo capaci di teorizare una teoria che è ancora piu' utopistica della mia e lontana dalle persone.

Rifletti, caro Folletto, e non ti arroccare dietro a teorie...rischi di fare la fine del soldato nel libro IL DESERTO DEI TARTARI....

The lone investor ha detto...

ci sono a mio parere troppi punti illiberali.

Io credo che una razionalizzazione del settore pubblico (con dimagrimento degli organici magari da impiegare in progetto alternativi) potrebbe risanare veramente i conti pubblici.

Ovvio che non si possono lasciare a casa gli statali in esubero dall'oggi al domani (si avrebbe disagio sociale) ma specialmente al sud (dove il problema è presente massicciamente), si potrebbe convertire la forza lavoro verso il settore del turismo e dell'energia alternativa (fotovoltaico in primis aiutatp dal clima)

Anonimo ha detto...

grande Paolo sei unico... in questi giorni, la sera a cena, mentre siamo a tavola ed accendiamo la TV vediamo sempre i soliti discorsi...ovvero che i nostri politici non fanno altro che parlare di liste..voto piu voto meno...la sinitra accusa la destra di questo...la di quell'altro...solo le solite parole. SIAMO STUFI DI SENTIRE SEMPRE LA SOLITA LAGNA...e nessuno fa niente..gli italiani? tutti zitti va bene così...tanto due ore dopo fanno vedere l'isola dei famosi...o la replica del grande frate. e tutti inchiodati e zitti per ascoltare quello che dicono. io con questo volevo dire che fanno bene a prenderci in giro. tanto siamo un popolo di CAPRONI E PEOCORONI... e l'ITALIA purtroppo non CAMBIERà MAI...io non seguo piu niente..poi altra cosa; nelle scuole non si parla MAI DI risparmi..se intervistiamo qualcuno il 70-80% ti dice che da grande vuole o fare il calciatore oppure trasmissioni televisive xfactor...cantante..questa è la realtà, questo è l'insegnamento.VERGOGNA!!!!e se davvero non cambierà qualcosa non andrò neppure piu a votare ne io neppure la mia famiglia...e badate bene non gli ho convinti io..lo hanno detto a me stamani. per questo l'ho voluto scrivere...un abbraccio a te Paolo e un grazie per tutto quello che fai per noi lettori.spero davvero cambi qualcosa in questa povera Italia altrimenti sarà la fine, non per me ma per i miei figli..che bell'avvenire!!! leggerti è sempre un vero e immenso piacere. marco e lorenzo

BRUNO ha detto...

Eliminazione delle province, accorpamento delle regioni in massimo 6/8 macroregioni, dimezzamento almeno dei parlamentari, divieto della P.A. di avvalersi di consulenze esterne (date sempre agli amici degli amici), abolizione del canone RAI e vendita di due reti, (resterebbe allo stato una sola rete di VERO SERVIZIO PUBBLICO)...

E poi a chi viene trombato alle elezioni non può essere assegnatoun incarico in qualche ente pubblico (spesso ben più di un contentino), ripristino alle elezioni del voto di preferenza...

Si potrebbe continuare per ore...

Anonimo ha detto...

quando la LEGA NORD qualche anno fa parlava dei dazi veniva derisa da tutti. ora c.è il rischio delle ritorsioni da parte di paesi europei (germania-francia). marco (mi)

Anonimo ha detto...

Insisto che il debito pubblico, la malversazione (a qualunque titolo)nella Pubblica Amministrazione e la mancanza di fiducia nell'imprendere sono problemi che, se non affrontati di PETTO, ASSOLUTAMENTE produrranno lo sfascio definitivo dello Stato Italiano.
Non bisogna essere necessariamente d'accordo, eventualmente basta aspettare ...
Ciccio

Anonimo ha detto...

http://www.brookings.edu/~/media/Files/Programs/ES/BPEA/2010_spring_bpea_papers/spring2010_greenspan.pdf

Non sono un filosofo, e non voglio dare tutto questo potere allo stato.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Lasciamo perdere la Lega, che da partito qual è ne ha acquisito tutti i difetti, vedi tangente Enimont e crac della Credinord. Per non parlare dello sfascio che ha introdotto il regionalismo leghista nel nostro paese, decuplicando le spese e la spesa sanitaria. Ringraziamo sentitamente la Lega Nord. E poi parlano di dazi...

Pur considerando interessanti le proposte del dott. Barrai, suggerirei molto più modestamente solo due punti meno nazionalsocialisteggianti...
A) Rigorosa legislazione sul made in italy. Chi produce l'80% del manufatto in Cina o Romania deve stampigliarlo a caratteri cubitali sul prodotto!!...ed addio made in italy!!!
B)Sviluppo del Mezzogiorno con introduzione di una fiscalità di vantaggio (fatta seriamente!) e costruzione di nuove e moderne infrastrutture. Il tutto potrebbe essere finanziato da quella mole di denaro pubblico che sono i fondi europei (solo per la Calabria circa 10 miliardi di euro, POR 2007-2013)

Davide

The lone investor ha detto...

non ha senso accanirsi contro le province, gli sprechi sono ben altri ed altrove. io ritengo che anzi il presidio provinciale vada mantenuto in ottica federale.

Anonimo ha detto...

Il programma è ottimo: solo che, per realizzarlo, bisogna eliminare i laidi stronzi che guidano la politica in questo Paese.

Andrea ha detto...

Tutto molto interessante e condivisibile. Lone investor mi piace molto. Potremmo proporre Paolo Barrai come prossimo presidente del consiglio...il programma è questo post!!!!
Andrear

cesare ha detto...

buona sera
l'unica aggiunta che farei alle sue proposte è la confisca dei privilegi a tutti i politici che ci hanno governato e derubato fino ad oggi.
Per i futuri fondospese certificato da noi e stipendio a 2500€ al mese e in pensione come tutti e cambio della definizione,non più onorevole, ma onorato di rappresentare chi lo ha votato.
saluti
cesare

Anonimo ha detto...

Tutto condivisibile, ma, purtroppo, irrealizzabile.

Spiego perchè.

a) Se anche domattina, per incanto, ci svegliassimo magicamente in questa situazione: classe dirigente normale, classe imprenditoriale normale, popolazione italiana normale (e sarebbe un miracolo, credetemi), non basterebbero nemmeno 15/venti anni per applicare al massimo un quinto dei punti elencati dal Dott. Barrai.

b) Dopo i crolli del PIL subìti negli ultimi anni, se anche assistessimo ad un aumento costante del PIL tutti i prossimi anni, servirebbero 5/10 anni per tornare nella situazione precedente (che era già una situazione disastrosa).

Si fa molto prima ed emigrare all'estero, a patto che non si abbia (purtroppo) una moglie recalcitrante.

Michele

Anonimo ha detto...

Certo che per un blog che si chiama "Mercato Libero", proporre come punto primo del programma l'introduzione di dazi è un tantino paradossale...
Ho letto su queste stesse pagine proposte più assennate.
Alcune le trovo davvero fantasiose (dincentivare i flussi di capitale degli extracomunitari). Cosa ha in mente? Di pagarli in fiches come al casinò? E perchè un lavoratore che se li è guadagnati onestamente, dopo aver pagato le dovute tasse all'Italia, non dovrebbe aiutare i parenti nel suo paese?

Andrea

ML ha detto...

Andrea, forse hai ragione, ma sono tempi straordinari e occorrono misure straordinarie.
Non tutto va bene? ok, discutiamone.

Ho fatto l'elenco appositamente.
Se non possiamo bloccare i pagamenti fuori dall'Italia blocchiamo altri meccanismi.

Anonimo ha detto...

Proprio grazie a questo blog sono diventato un accanito sostenitore del Mercato Libero. Non quello all'italiana e nemmeno quello all'occidentale dove in molti settori non esiste la reale concorrenza perchè ad alcuni soggetti (sempre quelli) vengono consentiti monopoli di fatto e viene loro permesso di cambiare le regole a proprio favore.
La mia ricetta è la stessa che ho letto su queste pagine: monopoli di fatto (es acqua) allo stato, che deve gestirli massimizzando la qualità di servizio e puntando al pareggio. Il resto al mercato secondo la formula : "chi ga boun tira" (chi ha del buono tira, gli altri ... sfiga)
I dazi ed altre misure protezionistiche hanno nell'attuale economia globalizzata una effetto limitato, nel senso che non risolvono il problema (mancanza di competitività) ma lo attenuano artificiosamente.
Arrivo a dire che possono essere controproducenti: un imprenditore garantito da misure protezionistiche avrà meno necessità di innovare.
Se il mercato è globale dobbiamo, come Italia, attrezzarci per competere globalmente. Se continuiamo a puntare su prodotti del secolo scorso, a bassa tecnologia, siamo fatti. Io arriverei ad incentivare in modo sfacciato, tipo niente tasse d'impresa e personali per 10 anni, quegli imprenditori che costriuscono aziende di robotica, fonderie di silicio per pannelli solari, microprocessori e semiconduttori in genere, bio tecnologie, nanotecnologie, nuovi materiali, aerospaziale, telecomunicazioni, etc. Solo così si vince la sfida contro i paesi che hanno manodopera a costo zero contro i quali non possiamo più vincere la sfida manufatturiera lo-tech.

con immutata stima
Andrea

ML ha detto...

Andrea, hai pienamente ragione, ma i dazi dovrebbero essere temporanei e aiutare l'impresa nel brevissimo.

Ti ricordo che se provi a espostare beni in brasile o in Cina trovi i dazi.

Quindi, in realtà, quello che chiedo e di rendere pan per focaccia.

Senza contare lo sfruttamento della popolazione, l'inquinamento, l'assenza di welfare.....noi partiamo svantaggiati nella competizione.

I DAZI AIUTANO A RIEQUILIBRARE.

Tutto qua

The lone investor ha detto...

Io ripeto, la palla al piede nostra è la corruzione, il nero, la malavita organizzata (in particolare al sud)ed in primis l'eccessivo apparato burocratico statale (direi solo al sud).


risolti questi problemi, anche alla luce della stoffa imprenditoriale degli italiani, saremmo in testa al mondo!

romak ha detto...

Solo ora vedo il feed e leggo l'articolo.
Comunque nemmeno io credo sia sensato introdurre dei dazi, nemmeno in modo temporaneo. Il tema è piuttosto ampio, quindi snocciolo solo una questione, per quanto mi riguarda, chiave. E cioè quello che l'imposizione dei dazi comunica.
Credo infatti che l'Italia, al di là delle regole, abbia un serio problema di mentalità (sotto vari aspetti), e questa verrebbe oltremodo rovinata dall'introduzione di dazi, perché farebbero passare ancora di più nell'ItalianoMedio il concetto che proteggere le aziende locali è meglio, a qualunque costo e qualunque sia il loro appeal. L'ItalianoMedio invece non sa nemmeno cosa sia il libero mercato e ha bisogno di tutto, fuorché di peggiorare la sua condizione di ingoranza e/o confusione mentale.
Non credi che ci possa essere questo rischio?

Anonimo ha detto...

Euroschiavo - Milano

Le proposte elencate sono valide e
condivisibili, forse realizzabili,
ma in un contesto fondamentalmente diverso.

Sono da cambiare alcune situazioni
che ora bloccano qualsiasi possibilità di salvezza e ci garantiscono la dissoluzione.

1) L'italia unita non è governabile
nè riformabile. Non lo dico io, lo
dicono i fatti.

2) Bankitalia, ora in mano a Banche
PRIVATE, dovrebbe tornare allo
Stato.
La legge di Tutela del Risparmio -
N.262 del 28.12.05 (era al governo
il CentroDestra) - fa obbligo di
trasferire a enti pubblici le quote
di capitale in possesso di soggetti
privati entro la fine del 2008.

Entro il 31.12.2008 la proprietà di
Bankitalia avrebbe dovuto passare
dalle Banche PRIVATE allo Stato.
Il CentroDestra (al governo) ha
lasciato scadere il termine con
l'approvazione del CentroSinistra
(la finta opposizione): aderiscono
entrambi al Governo Mondiale.

3) Bankitalia,una volta tornata allo Stato, dovrà avere anche la
Sovranità Monetaria.
Diversamente, se la Sovranità Monetaria rimarrà gestita dalle
Banche PRIVATE, il popolo
continuerà ad essere sovrano di
"aria fritta".

I Paesi emergenti hanno almeno LA
BANCA DI STATO (IN MANO ALLO STATO)
E LA SOVRANITA' MONETARIA.

4) L'uscita dall'euro, moneta che ci ha dimezzato il potere di acquisto.

5) L'uscita dall'Ue che ci vede
sottomessi.
Ricordo che l'Ue è stata imposta
dai Mondialisti USA quale contropartita agli aiuti del Piano Marshall.

6) Aggiungo una considerazione (mi
scuso per la banalità):
"Ma che problemi può risolvere un
Paese che si fa invadere per
accontentare il Governo Mondiale ?"

Serve altro ? E' evidente che in
questo momento siamo in trappola.

Io non voto da più di 10 anni
perchè è dannoso dare fiducia a
individui dotati di inaffidabilità
conclamata.
Inoltre, da tanti anni, in italia, vincono e governano sempre i
Mondialisti, indipendentemente dallo schieramento politico che ha vinto le elezioni.

NEI FATTI, tutti i Partiti sono schierati a favore del Mondialismo.
Quindi, votando, gli italiani si
garantiscono "LA CATENA DI SMONTAGGIO" del Paese.

Euroschiavo - Milano

Anonimo ha detto...

Tante idee interessanti, ne aggiungo un paio:
- io proporrei di far fuori le regioni (il che equivale a cancellare IRAP ed addizionali regionali, nonchè la babele di leggi regionali inutili e la burocrazia iniziatesi a creare con la riforma del titolo V della Costituzione; le imposte pagate rimangano in massima parte sul territorio a beneficio di pochi Enti - Province e Comuni);
- io proporrei inoltre di far fuori i piccoli comuni, introducendo una taglia minima in termini di abitanti residenti sotto la quale diventa obbligatorio l'accorpamento con comuni limitrofi (il che equivale ad un taglio di sedi comunali, segretari comunali, assessori, sindaci e compagnia cantando).

La discussione e la scelta sull'eliminazione delle province OPPURE delle regioni potrebbe essere fatta utilmente in parlamento (in tempi ragionevoli, però!).

La scelta verso quale comuni accorparsi può essere fatta dai cittadini che risiedono dai territori interessati. Gli attuali 'incentivi' all'unione di più comuni hanno fallito in quanto non hanno permesso di abbattere campanilismi ed orticelli politici.

Un saluto

Matteo

cesare ha detto...

il nostro costo lavoro è alto per una serie di cose,una di queste sono le garanzie che ha il lavoratore.Se non vogliamo mettere i dazi,come minimo dobbiamo pretendere che i prodotti che ci invadono siano costruiti impiegando manodopera con garanzie come la nostra.
Mi piacerebbe che chi è contrario al dazio mi spiegasse anche le ragioni.
Intanto io spiego le mie del perchè sono a favore.
Il fatturato della nostra azienda che lavora nel settore legno ha avuto un calo del 60%,un buon 30% e dovuto alla crisi il resto perche far produrre in cina quello che producevamo noi costa meno.
saluti
cesare