LA TEORIA DEL COMPLOTTO CONTRO MERCATO LIBERO!
WSI continua nel suo atavico ritardo a informare. L'articolo del Giornale è stato riportato nella sezione MERCATOLIBERO NEWS nella mattinata di ieri. Mercato Libero l'ha ripreso ieri nel tardo pomeriggio! WSI solo nella tarda notte di ieri, per giunta, ha menzionato apertamente che l'articolo è stato segnalato da un altro blog (non Mercato Libero)
Ricordo che il bravo sito COMEDONCHISCIOTTE ha correttamente ripreso l'articolo di Mercato libero news, loro si che sono stati corretti!!!
Eppure lo sappiamo bene che WSI CI LEGGE (tanto è che nel passato ci aveva pubblicato, ma con la chiara intenzione di metterci in cattiva luce, su un articolo molto particolare).
Ricordo che ci ha VOLUTAMENTE E DELIBERATAMENTE cancellati dalla lista dei blog (presenti nel loro sito). Eppure il nostro numero di lettori ENORMEMENTE piu' elevato che quello dei blog presenti nel loro sito.
Questo è un segno di debolezza di WSI e un segno che NON amano l'informazione vera se proviene da qualcuno che gli da fastidio. WSI teme la concorrenza del nostro piccolo blog.? Noi pensiamo di si.
RICORDO CHE IN OCCASIONE DELLA PUBBLICAZIONE DEL NOSTRO ARTICOLO CHE PARLAVA DI RISCHIO ARGENTINA I LETTORI DI WSI CI ATTACCARONO CON UNA VEEMENZA SENZA PRECEDENTI!!!
OGGI OSANNERANNO L'ARTICOLO DEL GIORNALE. SEGNO SICURAMENTE CHE QUEI LETTORI:
1) NON CAPISCONO UN CAVOLO
2) QUEI COMMENTI VOLGARI E CATTIVI ERANO PILOTATI DA MANI SABOTATRICI!
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PENSATE CHE "IL CIGNO NERO" AVEVA DECISO DI COLLABORARE CON NOI. EBBENE, UNA VOLTA RESA PUBBLICA LA COLLABORAZIONE , ECCO QUANTO E' SUCCESSO:
1) Ha ricevuto migliaia di lettori DA MERCATO LIBERO CHE LO HANNO SCOPERTO GRAZIE A NOI (il giorno seguente Leon, l'autore, era al settimo cielo)
2) Leon ha cominciato a ricevere commenti ALTAMENTE OFFENSIVI su Mercato Libero e tante emails strane sulla sua posta elettronica
3) Leon è un collaboratore di WSI.
Leon, mi ha scritto dicendo che non era pronto a un tale attacco mediatico e che aveva pensato di rimanere con WSI.
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Infine, ricordo che:
PETROSELLI SRL Via di Grotta Perfetta 553/a 00142 Roma - tel 06.51955993 - info@petroselli.net . .PREFABBRICATI E BOX - ARREDAMENTI D'INTERNI - ARREDO PER GIARDINO E TERRAZZO - MINIPISCINE DA IDROMASSAGGI
è un nostro caro sponsor. Ebbene, hano ricevuto una telefonata anonima che gli diceva di non essere nostro sponsor.
Questa telefonata ci copriva di insulti. Quando Petroselli ha chiesto di sapere con chi stava parlando, l'anonimo ha interrotto la comunicazione.
- NE SIAMO SICURI , STIAMO DANDO FASTIDIO A QUALCUNO!
IO NON CREDO AI COMPLOTTI, MA UNO, + UNO + UNO DIFFICILMENTE NON FA 3!!!!
E NOI ABBIAMO DECISO DI RILANCIARE LA NOSTRA BATTAGLIA. IL PROSSIMO ANNO CI MUOVEREMO CON INIZIATIVE ANCORA PIU' IMPORTANTI NEL CAMPO DI:
- INFORMAZIONE GRATUITA
- FINANZA DEMOCRATICA
- ATTACCO DEI POTERI FORTI
- ATTACCO DELLA CLASSE POLITICA TUTTA
- EDUCAZIONE ECONOMICA AI RAGAZZI
- CREAZIONE DI GRUPPI D'ACQUISTO A DIFESA DEL CONSUMATORE!!!
RINGRAZIO APERTAMENTE QUELE MIGLIAIA DI LETTORI CHE CI SEGUONO, IN PARTICOLARE UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE QUEST'ANNO HANNO FATTO UNA DONAZIONE PER LO SVILUPPO DEL SITO!
TUTTI COLORO CHE RICONOSCONO L'IMPORTANZA DEL GRUPPO SOLIDALE E COESO CHE OGNI GIORNO PROVIAMO A COSTITUIRE.
TUTTI COLORO CHE, CON LA NASCITA DELL'ASSOCIAZIONE (FINALMENTE AL RUSH FINALE) SI VORRANNO DEDICARE AL PROGETTO DI DIVULGAZIONE DELL'INIZIATIVA.
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A proposito delle ASSOCIAZIONI A DIFESA DEL CONSUMATORE..... LO SAPETE CHE NON VOGLIONO MAI CREARE DEI GRUPPI D'ACQUISTO NEL TOTALE INTERESSE DEI CONSUMATORI?
PERCHE'? HO IL FORTE SOSPETTO CHE MOLTE DI QUESTE ASSOCIAZIONI RICEVANO FORTI PRESSIONI DAI POLITICI E DALLE MULTINAZIONALI PER EVITARE DI CERCARE CONVENZIONI COMMERCIALI CHE DIANO EFFETTIVAMENTE UN VANTAGGIO ECONOMICO AI CONSUMATORI.
IL GRUPPO D'ACQUISTO VIENE VISTO COME FUMO NEGLI OCCHI, IN QUANTO, SE ALLARGATO, CREEREBBE LE BASI PER UNA FORTE DISCESA DEI PROFITTI DI AZIENDE MULTINAZIONALI E DI POTENTATI DOMESTICI.
LA TEORIA DEL COMPLOTTO CONTRO MERCATO LIBERO!
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44 commenti:
go ahead, PAUL....sono con te
E' vero,siete grandi, mi dispiace che posso seguire e far poco,spero che lavoriate sulle fondamenta,e andiate molto lontano.
Adesso mi metto nei panni del Folletto, sperando veramente che torni, perchè manca veramente.
Il Giornale parla di signoraggio: bene. Ma questo non è il problema!.
La Bank of England fu inventata da Guglielmo III d'Inghilterra per non far la fine di Filippo il Bello, che dovette sterminare i Templari, cioè i propri creditori e appropriarsi dei loro tesori. http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=7082.
Le banche centrali vennero create quindi per garantire il debito dello Stato sennò nessuno l'avrebbe comprato rischiando la fine poi dei Templari o comunue per non esserne rimborsato.
"Da quel punto in poi i problemi degli uomini legati alla moneta iniziano ad essere sistematici e sistematicamente studiati" (sempre A. Catanzano)
Berlusconi abbatte la banca centrale ed inizia a stampare soldi, quale novello Kennedy. Quei soldi non vengono più accettati da nessuno perchè in breve arriverebbero al loro valore intrinseco, come diceva Voltaire, cioè ZERO.
Berlusconi abbatte al banca centrale: e quale pazzo in Italia e nel mondo comprerebbe più il debito pubblico italiano (Bot, CCT e Ctz ed euroobbligazioni dello stato italiano).
continua
Olorin
Con la nascita delle democrazie e degli stati moderni non è cambiato nulla, solo che invece del Re che garantiva i debiti con le proprie ricchezze, ora i debiti vengono garantiti con le tasse dei cittadini: bella merda.
"La banca centrale ha il compito di annullare quel medesimo rischio di un tempo, cioè il rischio imprenditoriale d’insolvenza delle banche commerciali. Essa coordina, infatti, l’opera d’espansione creditizia e protegge le banche commerciali con il trasferimento di ogni risultato negativo di un azzardo eccessivo di riserva frazionaria, nella perdita quotidiana di potere d’acquisto della moneta circolante. L’azzardo è dato dall’emissione privata di moneta effettuata dalle banche attraverso l’effetto moltiplicatore dei depositi a vista.
La prima linea contro il rischio d’insolvenza delle banche è fornita dallo scambio, attraverso il mercato interbancario, tra attivi e passivi dei conti di riserva delle banche commerciali. In sostanza, presso la banca centrale, le banche con liquidità in eccesso, prestano a quelle alle quali la riserva frazionaria è stata esaurita dai riscatti dei legittimi proprietari dei depositi. E’ evidente che finchè il totale tra attivi e passivi di tutte le banche rimane positivo, il sistema risulta assai efficace, anche se non proprio in linea con un ideale spinoziano di concorrenza. Però, se la somma degli attivi e dei passivi nei conti di riserva si risolve con un segno negativo, significa che, benché sia richiesta dai legittimi proprietari solo una frazione del denaro dato in custodia, in cassa ne è presente una frazione ancor più piccola e non sufficiente a soddisfare i riscatti. Un multiplo del denaro che dovrebbe essere in deposito è in prestito, in cambio dei relativi interessi multipli, e impegnato in attività imprenditoriali la cui precoce liquidazione comporterebbe forti perdite. A questo punto i conti dell’attività imprenditoriale di prestare denaro non tornano. Tutti falliti?
continua
Olorin
"La seconda linea di difesa contro il rischio d’insolvenza è data dalla Banca centrale vera e propria, che è pronta a fornire, a pagamento, una quantità illimitata di denaro al sistema bancario, perché essa è autorizzata dalla legge a generarlo dal nulla mediante stampa di banconote o, oggi più modernamente, mediante scritture elettroniche. La moderna scusa addotta a giustificazione di questa fantasmagorica possibilità legalmente riconosciuta, (prodursi il denaro dal nulla proprio come l’insigne Newton non riuscì a fare) è che la sfiducia nel sistema bancario potrebbe generare l’insolvenza generalizzata. Ma è vero il contrario. Il rischio imprenditoriale d’insolvenza induceva le banche a limitare l’espansione, guadagnandosi la fiducia dei clienti che ricevevano una banco-nota come testimonianza del deposito. Solo la fiducia nella banca permetteva il pagamento di beni e servizi con la banco-nota. Oggi proprio l’esistenza della Banca centrale come inflattore illimitato di ultima istanza, induce le banche a esporsi molto più del ragionevole."
continua
Olorin
"Dovrebbe far riflettere che il conto dell’azzardo non riuscito di una riserva frazionaria eccessiva, sia pagato di continuo da tutti i possessori di asset liquidi (soldi, pensioni, polizze, rendite, ecc.), che si vedono depredati del potere d’acquisto, attraverso l’aumento della quantità di moneta. Ma forse dovrebbe addirittura stupire che tra questi vi siano anche i clienti delle banche che pagano proprio la banca per il servizio di custodia. Infatti, nonostante la deflazione spontanea dei prezzi dovuta all’aumento della produttività (pari circa al -8% l’anno), un dollaro sotto chiave dal 1913, vale oggi il 96% in meno, grazie alla magia tipografica perpetrata a cassaforte inviolata. L’aumento dei prezzi ha dunque un’unica causa: la stampa di denaro da parte della Banca centrale, che è invece accreditata da tutti come il baluardo contro il loro aumento. Rispetto a una moneta che non si può stampare, come l’oro, il prezzo del barile di petrolio è sceso del 30% in cento anni, nonostante l’enorme aumento dei consumi, mentre è aumentato di cento volte se quotato in dollari stampati a ritmo progressivo, scatenando fobie energetiche totalmente ascientifiche in tutto il mondo.Dunque basterebbe smettere di stampare moneta per vedere il valore dei beni e dei servizi scendere di anno in anno, e ricevere così dai prezzi quella corretta informazione su scarsità e abbondanza, che è alla base di scelte economiche razionali, tra le quali non si annovera, spiace dirlo, riempire le colline di giganteschi mulini a vento."
continua ++Olorin
"Ma quel rischio d’insolvenza delle banche commerciali, dovuto alla loro importante, legittima, utile e lucrosa attività imprenditoriale di prestatrici, è annullato da operazioni di pronti (denaro liquido creato temporaneamente dal nulla) contro termine (porzioni di debito pubblico emesso dal Tesoro) di valore crescente nel tempo effettuate dalla banca centrale. Impossibilitata dalla logica a conoscere i reali tassi d’interesse spontanei tra prenditori e prestatori, la banca centrale è poi costretta a continue operazioni cosiddette marginali, per mantenere tali tassi entro bande d’oscillazione prestabilite attorno a quelli ufficialmente dichiarati. Questi sono decisi a casaccio in esoteriche riunioni e oracolisticamente rivelati al mondo, dopo nervose attese da parte degli operatori finanziari. Queste operazioni marginali sono talvolta gigantesche, come nel caso dell’11 settembre 2001 quando, per timore che il panico (legittimo) seguito all’attacco alle Twin Towers inducesse le persone a prelevamenti (legittimi) che avrebbero fatto saltare il banco della riserva frazionaria e spinto i tassi alle stelle, furono creati dal nulla 441 miliardi di dollari dalla FED e 109 miliardi di euro dalla Banca Centrale Europea (BCE), prestati al sistema bancario a tasso risibile. Una volta iniettati nelle casse delle banche commerciali, è impossibile che le attività economiche che questi soldi avviano (nel caso specifico la bolla sul mercato edilizio), o le spese a debito che esse incentivano, si tramutino nuovamente in capitale dei depositanti senza fallimenti a catena. Ma nemmeno quando i prezzi si alzano appare chiaro a nessuno che a finanziare chi riceve il nuovo denaro per primo è chi il denaro lo riceve per ultimo o non lo riceve affatto. Né tantomeno qualcuno lega il fallimento di quelle attività economiche che senza moneta ad interesse artificialmente basso non sarebbero mai nemmeno state intraprese, alla loro natura di cattivo investimento. Arriva tuttavia quel fatidico momento nel quale l’incremento di nuova moneta necessaria a finanziare queste attività fallimentari, diventa talmente elevata che le autorità monetarie si trovano di fronte alla scelta tra una dolorosa ma corroborante depressione o l’inflazione galoppante. Generalmente viene scelta l’inflazione, che, naturalmente, è la scelta peggiore."
Continua
Olorin
"I figlioli di Filippo il Bello, cioè gli individui, privati cittadini, che si fanno chiamare “Stato”, hanno due modi di ottenere il prodotto del lavoro degli altri: con le minacce sotto forma di imposte, oppure scrivendo cambiali denominate “debito pubblico”. Quando questo debito diventa eccessivo e nessuno si fida a comprarlo se non in cambio di un tasso maggiore di quello offerto, la Banca centrale, la quale, come abbiamo detto crea ad libitum e per legge la moneta, lo rifinanzia con moneta creata dal nulla. Questa operazione passa sotto il nome di monetizzazione del debito. Lo Stato spende poi, per le sue molte necessità, il denaro che la banca centrale gli ha stampato e i prenditori quello dei depositanti causando l’aumento dei prezzi, a danno dei possessori di liquidità a cui il potere d’acquisto viene sottratto dalle tasche con destrezza. Il conseguente deprezzamento della valuta rispetto alle altre, è attribuito a fantomatici speculatori. Ma mentre l’attenzione degli operatori economici si concentra sull’impossibilità di contenere gli effetti (la variazione dei cambi), invece che sulla semplicità di eliminare le cause (fermare l’espansione della moneta), la manipolazione è già avvenuta da tempo. Tutti imbecilli? No. Tutti che studiano i libri correttamente errati di coloro che furono prima ottimi allievi di Ludwig Von Mises e poi cattivi maestri. Tassi d’interesse, aumento dei prezzi, boom, depressioni, variazioni dei cambi e dei livelli di occupazione, malinvestimento, infantilismo e consumo volto all’oggi con pregiudizio del domani, sono il risultato del maldestro tentativo di pianificazione economica delle banche centrali, attuato attraverso la decisione di un tasso d’interesse unico per tutti e la conseguente espansione monetaria necessaria per mantenerlo fisso."
continua
Olorin
"Il fronte d’onda di quest’oceano di carta legale colorata fu individuato da Ludwig von Mises nel 1912, quando, con il suo trattato sulla moneta, illuminò il ruolo fondamentale dei depositi a vista nell’espansione del credito. Ben presto però accademici positivisti e inflazionisti al soldo stampato degli Stati, misero le mani su quella definizione di moneta e sulla denuncia della sua creazione dal nulla, distruggendole. Oggi l’espansione del credito é considerata da tutti gli economisti, da tutti i politici, da tutti i giornalisti e, naturalmente da tutti gli uomini e donne del pianeta, una cosa buona, giusta e necessaria. Essa è misurata mediante quell’indice statistico composito (uno tra M1, M2, M3, M4, MZM e domani ne inventeranno altri dieci) che meglio è correlato con il reddito nazionale. Secondo tale definizione, se la variazione del prezzo delle pietre di cava superasse in correlazione gli indici suddetti, essa definirebbe l’andamento dell’offerta di moneta. Tali indici, in ogni caso, o comprendono elementi che solo nella visione popolare hanno a che fare con la moneta (gli assegni per esempio), o non ne contengono altri che lo sono a tutti gli effetti (i conti correnti dello Stato per esempio). L’andamento di questi indici, sensato solo per quanto riguarda la direzione, sempre inevitabilmente crescente, è nel dettaglio del tutto inservibile a fini scientifici, ma se sfoggiato in consessi più o meno accademici induce sempre reverenza e timore."
continua
Olorin
"Nonostante l’avanzamento tecnologico e l’aprirsi di grandi masse d’individui al capitalismo possano ritardare la devastazione che l’inflazione della moneta porta nelle scelte degli uomini, il sistema monetario, nei paesi molto evoluti, subisce una bancarotta fraudolenta una volta per ogni generazione. Gabbare due volte le stesse persone è pericoloso. Nei paesi meno evoluti invece il crack è temporizzato circa ogni dieci anni, mentre in quelli ottimisticamente definiti in via di sviluppo la macchina stampa soldi è sempre incandescente. Ma l’ottimismo non muta le leggi dell’economia. Civiltà, pace e aumento sistematico e generalizzato delle capacità di sopravvivenza sono legati a una crescente e via via miglior industrializzazione guidata da scelte razionali basate sulle indicazioni di scarsità e abbondanza fornite da prezzi espressi in una moneta non manipolata."
continua
Olorin
"Oggi i pagamenti digitali hanno reso obsoleta anche la riserva frazionaria. La Banca d’Inghilterra, per nulla intimorita dal fallimento della Barings (1994, oggi ING-Barings) e dalla corsa dei correntisti alla banca Northern Rock (Agosto 2007), protegge dalla bancarotta le banche inglesi addirittura in tempo reale, intervenendo sul mercato interbancario a sanare gli sbilanci bancari complessivi. E se nessuna protezione è sufficiente essa nazionalizza le banche fallite a tempo di record saldando il conto con denaro stampato, secondo il buon costume mafioso giapponese e italiano. Dal 1995 la Federal Reserve americana, nonostante il caso LCTM (1997), si è orientata sempre più verso il modello inglese, allentando le maglie della riserva frazionaria, e prediligendo l’intervento continuo. Non si sono fatte attendere troppo le esplosioni successive della bolla azionaria, di quella edilizia e infine di quella creditizia, nella quale si è distinta per l’azzardo clamoroso la Bear Sterns, quinta banca degli Stati Uniti d’America, in caduta libera sul libero mercato per i riscatti dei correntisti e sotterrata con prontezza assoluta da un’operazione domenicale della FED, architettata con puro denaro di rotativa. L’ultima nata, la Banca Centrale Europea (BCE), che conta ancora qualche canuto memore della Repubblica di Weimar, è vincolata per ora dal regolamento mensile della riserva frazionaria. Quando quei venerandi saranno però sepolti e il nuovo sistema interbancario europeo Target-2 entrerà in funzione, anch’essa passerà completamente al real-time a riserva zero. Ma come dovette amaramente ammettere anche il grande genio di Newton, uno diviso zero è un’operazione impossibile, e, a giudizio di coloro nel cui cranio chino filtra ancora un poco di luce, anche molto pericolosa."
continua
Olorin
PAOLO
IO SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE UN LETTORE DI MERCATO LIBERO.ANCHE SE NON POSSO PARTECIPARE ATTIVAMENTE A CERTE INIZIATIVE PERCHE MI TROVO IN GERMANIA ,SONO CON VOI AL 100%
SALVATORE
In sostanza abolizione del sistema a riserva frazionaria con il prestatore di ultima istanza, abolizione delle banche centrali, riduzione dello stato al minimo, cioè alla gestione del diritto, soprattutto riduzione dell'estensione geografica degli stati (vero Alessandro (Po) e Folletto!) e ritorno al gold standard.
Il resto leva finanziaria o non leva finanziaria lasciamolo al mercato veramente libero, che in fondo siamo noi con i nostri desideri e necessità che si scontrano o si trovano con desideri e necessità altrui.
Dai che adesso il Folletto lo staniamo.
Olorin
State tranquilli loro pubblicano solo articoli degli altri
(hanno solo i link) per riempire la home page.
Le persole guardano solo la home perchè hanno le quotazioni dei principali indici.
Non preoccupatevi , meglio essere piccoli e indipendenti.
Crescendo forse cambiereste anche voi di mercato libero?
Chissà....?
A proposito guardate i siti di quelli che danno segnali di trading e corsi a pagamento....
Ultimamente sono costretti a fare
i corsi di più siti assieme (non tutti ,ovviamente) pe4r raggiungere un numero decente di iscritti.
Se diamo fastidio SIAMO SULLA STRADA GIUSTA!
Avanti!
Bruno
Buongiorno Paolo e Buongiorno a tutti i lettori.Io scrivo poco ma leggo tutti i giorni con interesse il blog ed i commenti dei lettori.Sinceramente in 18 anni di attività non mi era mai capitato di subire pressioni per non sponsorizzare qualcuno.La cosa che però mi ha sorpreso di piu' è l'accanimento della persona che mi ha telefonato..e questo lascia pensare.Forse caro Paolo ieri eravamo 2000-3000 persone a confrontarci ....oggi siamo 10.000 e domani forse qualcuno in piu'....e quando troppi cominciano a ragionare come scrivi giustamente riportando le parole di Voltaire a qualcuno da fastidio...io nel mio piccolo, e lo dico ufficialmente anche a colui che in anonimato mi ha telefonato e coloro che osteggiano l'informazione di mercato libero continuerò nella strada intrapresa con te di sponsorizzazione ,anzi spero in futuro di fare qualcosa in piu'...e come già TI ho scritto CONTINUA COSI'....E NON TE LO DICO PER UNA PUBBLICITA' CHE NE PUO' DERIVARE A MIO FAVORE (DAL DETTO "PARLATENE ANCHE MALE BASTA CHE NE PARLIATE") MA PERCHE' BISOGNA FARE QUALCOSA NEL NOSTRO PICCOLO PER POTER CAMBIARE IL SISTEMA ,LE REGOLE E LA TESTA DELLE PERSONE....BISOGNA RAGIONARE E NON CHINARE LA SCHIENA E BASTA......LA COSCIENZA , LA DIGNITA' E LA CONSAPEVOLEZZA CHE SONO UN UOMO ED UN PADRE E NON UN IGNAVO VENGONO PRIMA DELLA MIA IMPRESA E DEL MIO PROFITTO
HAI TUTTO IL MIO SOSTESGNO
UN CARO SALUTO
FAUSTO PETROSELLI
Avanti sempre a testa alta ed a tutta forza, con mercato libero....con Paolo Barrai......
saro
Vorrei complimentarmi con Lei; mai avrei pensato che una persona che si interessa di finanza e aiuta il parco buoi a capire (se non tutto almeno un cicinin)avesse tanta grinta.
Sono però preoccupata per qul che potrebbero farle; basta solo vedere la multa della Consob all'on Lanuti per la sua analisi su Unicredit. è chiaro che è un'ingiustizia perchè allora dovrebbere multare tutte le case d'affari che emettono opinioni sulle società quotate.
Sono pronti a tutti...
Per quel che concerne i GAS purtroppo ha ragione Lei... non è possibile che i prodotti acquistati vicino a casa costino di più di quelli vengono trasposrtati dall'argentina..dal Brasile dalla Spagna; MAFIA finanziaria?
Le porgo i affettuosi auguri anche di Natale.
Una Mamma
niente altro da dire se non: continuate cosi' sono con voi!
...certo Olorin, vedrai che lo staniamo il Folletto.
Chissà chissà dove sarà?
Vorrei segnalare il blog di Ida Magli: http://www.italianiliberi.it/
Quanto a Leon, continueremo a leggerlo lo stesso, ovviamente sul cigno nero, non su WSI, anche se ci piacerebbe leggerlo qui.
Saluti.
RedLizard
Solidarietà per gli attacchi anche se credo che la rete sia strapiena di mitomani e perdigiorno che si nascondono dietro uno schermo...
Avanti tutta
Max
Sarebbe interessante dare fastidio alla casta parassita dei notai. Cosa si potrebbe fare?
Un grazie a Fausto Petroselli. E se avete bisogno di qualcosa che lui tratta, non esitate a rivolgervi a lui!!!
Dite che leggete Mercato libero e sicuramente avrà uno o due occhi di riguardo!!!
Un grazie a tutti e in particolare alla mamma!
In Cina governo e banca centrale coincidono: quindi la stampa dei renmimbi è decisa dallo Stato, anzi dal partito unico di Orwell.
L'unità base del renmimbi è lo yuan
Il renminbi fu introdotto poco prima della vittoria delle forze comuniste nel 1949. La gestione dell'iperinflazione, che aveva caratterizzato le fasi conclusive del governo kuomintang, rappresentò uno dei compiti più urgenti per il governo comunista.
Durante il periodo dell'economia pianificata furono stabiliti valori di scambio con le monete straniere non realistici e furono introdotte diverse e rigide regole di scambio.
Con l'apertura dell'economia cinese a partire dal 1978 fu creato un sistema a doppia valuta che consentiva l'uso del renminbi solo per transazioni domestiche e prevedeva certificati di cambio per le transazioni estere. Questo sistema, a causa degli illusori tassi di cambio fissati, determinò la nascita di un mercato nero degli scambi monetari.
Verso la fine degli anni ottanta le autorità cinesi hanno reso il renminbi più convertibile grazie all'abolizione del sistema a doppia valuta e la stabilizzazione del tasso di cambio. La paura generata dalla crisi finanziaria asiatica del 1998 ha impedito il raggiungimento della piena convertibilità della divisa cinese.
La follia dell’intervento statale nell’economia ha già il suo monumento perenne: la città di Ordos, nella Mongolia cinese. Costruita in un anno per alzare il PIL cinese con soldi creati dal nulla dal governo per un milione di abitanti, è vuota.
http://www.youtube.com/watch?v=0h7V3Twb-Qk&feature=player_embedded
Keynes perverso diceva di fare buche in terra e poi riempirle a spese dello stato, i keynesiani cinesi fanno città in cielo che non riescono a riempire.
E così anche per quelli che non vogliono capire la storia passata c'è abbastanza da riflettere.
Statalisti dovete sparire dalla faccia della terra.
Olorin
cosa cè di piu bello che dare fastidio.........sopratutto a certe persone?
penso che molte volte volte le associazioni dei consumatori e i sindacati siano costretti a tirare i remi in barca.....o forse lo fanno per convenienza.
grande paolo continua cosi
marco b.
Se ben ricordo le minacce al blog non sono una novità, e fa bene Paolo a segnalarle e a predisporre le difese: se necessario, credo che migliaia di attenti lettori non mancheranno di attivarsi.
Inoltre un doveroso ringraziamento e un attestato di grande ammirazione per OLORIN, che interviene con grande competenza, chiarezza e passione in ineguagliabili approfondimenti.
Dunque W Libero Mercato !
(Leo)Poldo
Ok,
mi volete stanare
E io vi rifilo questo di seconda mano:
http://www.gold-eagle.com/editorials_08/field112309.html+
A sound currency, combined with the elimination of all rules and controls in a completely free market, will produce a much better result in the long term.
Zimbabwean situation for the elimination of debt.
The Reserve Bank can no longer be called upon to provide newly printed currency.
It is fascinating to see how rapidly the economy is recovering. It is a great testament to what can be achieved in a free enterprise environment by the elimination of controls combined with the institution of new money that people trust. It needs to be money that their Government cannot create via the printing (or electronic) press.
Banks have had both sides of their balance sheets devastated by hyperinflation and now have no lender of last resort to call on. They are understandably cautious in lending the deposits that are slowly filtering back into the system.
Many activities that perished in the hyperinflation, such as insurance, are now starting to resuscitate.
The world champion of the money printing world, Zimbabwe, is now operating on a quasi gold standard with a largely free enterprise economy. There may be lessons to be learned by other countries from Zimbabwe's experience.
In February 2009 Zimbabwe was the only country in the world without debt. Nobody owed anyone anything. Following the abandonment of the Zimbabwe Dollar as the local currency all local debts were wiped out and the country started with a clean slate.
It is now a country without a functioning Central Bank and without a local currency that can be produced at will at the behest of politicians.
Avete capito bene: non c'è più de facto la moneta nazionale.
Siamo sulla strada del free-banking e la ripresa è stata velocissima.
Avete capito chi sono...
Caro Paolo piu attaccano mercato libero e piu saremo, perche alfine la liberta e la verita trionfano sempre . saluti ed auguri di buon natale
Flavio
L'ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno è stato riconfermato all'ufficio di presidenza dell'Unione delle Province Italiane: «Mi batterò per il clima e contro la privatizzazione dell'acqua».
Avvierò una nuova battaglia per contrastare con ogni mezzo la privatizzazione dell’acqua».
http://www.sambenedettoggi.it/2009/12/11/83975/upi-rieletto-massimo-rossi/
Massimo Rossi l'unico presidente di provincia d'Italia di Rifondazione Comunista eletto al primo turno nel 2004 con il 65% dei voti in coalizione con il PD,alle recenti elezioni il PD ha presentato una lista autonoma per spingere un proprio iscritto,risultato la provincia e' passata alle destre come ampiamente preventivato.Forse per il PD era meglio una giunta di destra che una propria giunta con un presidente che si mette di traverso.
Un salutone a Folletto!
bentornato
Max
Sempre con voi!!!!!!!!!
Sostengo, ho sostenuto e sempre sosterrò mercato libero!!!!!!
Grazie mille Paolone!!!
BENTORNATO FOLLETTO !!!!
Marco da Siena
Scusami Paolo, se utilizzo il tuo blog per una mia idea commerciale,se ritieni che non sia corretto, non pubblicare l'annuncio.
Colgo anche l'occasione per annunciare che ho intrapreso un'iniziativa commerciale, che ha un pò a che vedere con i gruppi d'acquisto, io o per la verità mio zio produciamo in famiglia aceto balsamico (originale di modena, io sono di modena), ed abbiamo piano piano cominciato a commercializzarlo.
Il prezzo è molto + basso del negozio, e cerchiamo di dare a tutti la possibilità di fare un bel regalo o mangiarselo pure, è molto buono!!!
Morale:
1 bottiglia da 100 cc di balsamico oltre 25 anni d'invecchiamento (bollino d'oro) noi lo facciamo pagare sulla carta 40 Euro, ma comunque trattabili.
In negozio una quantità di 80 cc ne costa 78 del medesimo prodotto.
Più se ne ordina + lo sconto è alto!
Grazie mille
Se ne volete contattatemi:
mail pierantonio.guiglia@gmail.com
Bè, che dire, grazie mille Paolo!
Un'altra cosa: se ne vuoi anche tu, ti faccio un prezzo speciale!!!
Ciao
Nonno Piero
PS: mercoledì vado in Brasile per 15 gg e cerchero di esportare tale prodotto prendendo contatto con ristoranti locali!! vediamo come va!
Forza Dott. Barrai, continui così. Siamo tutti con ML!!
Enrico
Folletto, un grazie per il tuo ritorno.
Ma ricordati: acqua in bocca, o meglio....acqua pubblica!!!
ahahahahaah
Nonno piero sei terribile.
Di solito certi commenti li boccio, ma tu mi sei simpatico!!!
Non esagerare, però!!!
E io che speravo in una bottiglia a Natale!
ciaooo
FORZA BARRAI!
Il pezzo sullo Zimbabwe merita d'essere tradotto.
Tanto più che è abbastanza corto.
(siamo diventati molto più esigenti e consapevoli dei nostri diritti noi di ML durante la tua vacanza, il Folletto caro)
Paolo grazie x tutto quello che fai Giovanni
vi leggo da poco e anche se sembrate un pò troppo catastrofisti,trovo i vostri articoli interessanti.
qindi sig.paolo se inserisce un sistema di pagamento diverso dalla carta di credito,sarei felice di dare un contributo alle sue fatiche.
saluti
cesare
E no acqua pubblica un corno, non abbiamo detto che non ci deve essere più lo stato!
Olorin
P.S. Adesso il Folletto si incazza di nuovo.
Paolone, una bottiglia a Natale te la sei guadagnata, te la spedisco volentieri,
mandami l'inirizzo a cui spedirla alla mail che ho indicato nel secondo commento,
ma mi raccomando, prima di mercoledì che parto!!!
Ciao e grazie mille
Nonno Piero
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