STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA SINDROME DANESE


La banca centrale danese si trova ad affrontare il primo problema di fallimento di una banca negli ultimi 15 anni.
La banca in questione è la Ronskilde Bank - l'ottavo prestatore del paese.
La Banca era stata messa in vendita a luglio ma NESSUN compratore era apparso.
La Banca centrale e 100 società finanziarie danesi hanno dovuto iniettare oltre 600 milioni di euro di capitale fresco nella Banca (assumendone il controllo societario) e sobbarcandosi circa 5 miliardi di euro di debiti!!!

Il tutto è stato fatto per evitare che la Fiducia dei correntisti venisse a mancare.

Occhio a pensare che ad aprire un conto in una banca all'estero si salvino i risparmi di una vita... la fuga a volte non basta... Nulla è sicuro...anche se per questa volta i correntisti della Ronskilde sono salvi...
La domanda che ci poniamo è se la SINDROME DANESE POSSA DIFFONDERSI, la povera Sirenetta potrà contagiare il resto della Danimarca o rimarrà un fenomeno isolato?

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Nel frattempo in Asia fanno i conti con la crisi e i mercati continuano a trovare nuovi minimi....
L'Asia è l'unica area del mondo dove le società hanno emesso più obbligazioni che lo scorso anno, con Korea e Cina a guidare il processo...

I motivi? semplice...
1) Le banche non vogliono prendersi più rischi nel finanziare le imprese (accorgendosi che la crisi avanza) e obbligano le aziende ad emettere carta
2)La popolazione locale che si sta arricchendo, compra questa carta obbligazionaria (le banche riducono l'esposizione)....e in alcuni casi si troverà in mano carta straccia (Parmalat docet).

Semplicemente per dire che questo record di emissioni è anticipatore di problemi seri per le economie di quei paesi... (se l'affare è sicuro...arriva la banca...se il rischio aumenta....arriva l'investitore privato...)
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

fino a ieri era fallita; ora su Lehman si fanno avanti coreani, cinesi, HBSC e fondi hedge. Ci stanno prendendo in giro o è il momento per iniziare a fare shopping?

ML ha detto...

chissà....certamente in questo momento è meglio non shortare il mercato, i flussi, per le prossime sedute lo sconsigliano...

Anonimo ha detto...

Volevo solo ringraziarVi di esistere, siete diventati la mia pagina iniziale internet; solo e soltanto seguire le Vs indicazioni è la via di salvezza per il piccolo imprenditore e per "Pantalone" fregati o meglio derubati dal sistema italia dai vari Tanzi, Cragnotti e da tutta quella crema che giustamente insultate. Divulgo a più non posso il Vs blog e Vi scongiuro di continuare così perchè tanta gente come me ha bisogno di quelli come Voi. Ancora grazie.
Luciano

Anonimo ha detto...

cartaccia in cambio di soldi veri...nulla si crea e nulla si distrugge!

Hermano Tobia ha detto...

Il sistema bancario spagnolo si regge in piedi soltanto abusando delle operazioni di rifinanziamento BCE a fronte di MBS di dubbia solidità e spesso confezionate su misura (su un altro forum stimavano i costi di finanziamento sull'interbancario per le banche locali più malmesse ad euribor +700/800 bps).
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=952366&page=2

Qui FT auspica un intervento stile Fondo Monetario per salvare la Spagna:

http://www.ft.com/cms/s/0/81e2aefe-5677-11dd-8686-000077b07658.html?nclick_check=1

Su spaineconomy.blogspot.com si stima in circa 500 miliardi di euro la dimensione di un'ipotetica operazione di salvataggio del sistema bancario spagnolo, e siccome esso necessita non di liquidità ma di una colossale ricapitalizzazione (troppo onerosa anche per lo stato), tale intervento non è di competenza della BCE ma di un eventuale tesoro europeo (che non esiste).

Inoltre pare che anche le banche irlandesi siano tenute a galla (per adesso) dalla BCE:
"Yet it turns out that in July Irish banks needed some 44.1 billion euros of funding from the ECB, not far short of the 49 billion euros the Spanish banks are drawing. Ireland is, of course, a much smaller country than Spain."

http://spaineconomy.blogspot.com/2008/09/spanish-consumer-confidence-rises.html

I tassi bassi (che andavano bene per la Germania) hanno distorto il mercato del credito europeo provocando colossali misallocazione di capitalee conseguenti spaventose bolle immobiliari in Spagna ed Irlanda che stanno scoppiando.

Le BC locali sono impotenti: non possono svalutare (l'euro è di fatto una valuta estera) nè modificare i tassi di interesse. Possono al limite sostenere le banche nazionali usando le proprie riserve (la Spagna l'ha già fatto) ma si tratta di una goccia nell'oceano di debiti.

Sarebbe interessante un commento di MercatoLibero sulla follia di un'unica valuta ed un unico tasso di interesse per economie così diverse ...

Adamo Smiddo ha detto...

l'intervento di otc è veramente interessante ed un pò pauroso

mi associo a luciano

ML ha detto...

Bello l'intervento sulla Spagna.