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RECORD DI SCAMBI IN BORSA


Il solito parco buoi leggendo questa notizia potrebbe pensare che le mani forti stanno comprando in borsa e che quindi bisogna ritornare ad acquistare azioni.

Ieri in piazza Affari la seduta di borsa è stata invece tutt'altro che esaltante, direi quasi agostiana.

Ma allora come mai il record di scambi?

Semplicissimo: il DIVIDEND WASHING.

Soggetti esteri residenti in paradisi fiscali che detengono importanti pacchetti azionari di aziende italiane che devono pagare i dividendi decidono di prestare i titoli (tramite i desks delle principali banche d'affari americane) a degli intermediari.
Gli intermedieri, spacciandosi per i veri proprietari dei titoli (invece li prendono a prestito) cedono la proprietà dei titoli (tramite contratti di compravendita) a dei soggetti (spesso banche italiane) che non subiranno la tassazione del dividendo, ma incasseranno dallo stato il lordo.
Una volta incassato il dividendo il titolo viene restituito all'originario proprietario.
Mi dimenticavo di dirvi che i contratti di acquisto e vendita vengono effettuati con prezzi pre concordati (così come si fa con i pronti contro termine).

Quindi l'andamento del titolo sottostante è indifferente.
E' evidente che le banche stesse poi pagheranno le tasse, ma le perdite sui subprime o sui bonds potranno essere azzerate grazie a questo maquillage fiscale.

Banche, intermediari e Fondi basati alle Cayman ringraziano, lo stato incassa molto meno e il contribuente paga.

Ah dimenticavo, con questa pratica fioccano le comunicazioni alla Consob per segnalare che certe banche risultano possedere percentuali rilevanti di aziende italiane. I giornali le riportano facendo credere che qualche operatore o banca stia accumulando titoli di aziende italiane...e spingendo qualche sprovveduto a comprare i titoli.

Forse la Consob dovrebbe richiedere maggiore trasparenza nelle comunicazioni al mercato o regolamentare meglio tale pratica di borsa.
In questo gioco ci sono di mezzo i risparmi delle famiglie.
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10 commenti:

Anonimo ha detto...

sono cose che si sanno e si fanno da almeno 20 anni, lo sanno tutti anche i bambini

Simon ha detto...

Sicuramente prenderanno provvedimenti nel secondo consiglio dei ministri, che ora si fanno proprio lì dove ci sono i problemi... alle Cayman!

ML ha detto...

Vede...sul fatto che lo sanno anche i bambini dissento.
Prima di tutto nel tempo la legislazione è cambiata per cercare di arginare questo fenomeno.
Lei che è bene informato, come me, credo che sappia tutta l'evoluzione in materia fiscale sui dividendi.
Saprà anche come nel tempo la stato ha cercato di eliminare tali fenomeni.

Quindi converrà con me che lo stato dovrà cercare in futuro di eliminare anche gli attuali effetti distorsivi.

Quindi più si parla di questo argomento e meglio è.
E poi, se anche i bambini lo sanno...come mai alcuni giornalisti fanno errori madornali comunicando informazioni sulle partecipazioni rilevanti interpretandole in maniera scorretta ?

saluti

Anonimo ha detto...

Non mi è molto chiaro il meccanismo: le banche pagano allo stato il 12.5% di tasse e credo che queste somme siano molto minori delle loro perdite sui sub-prime, o no?
E poi cosa succede, le banche italiane pagano le tasse ma restituiscono ai proprietari dei titoli il dividendo lordo?

ML ha detto...

le banche non pagano il 12,5% sui dividendi, ma solo le tasse sui profitti d'impresa.

Le banche sono lordiste. Il fondi hedge pagano tassazione (non recuperabile) molto più alta.

Il gioco è fatto

Anonimo ha detto...

Vorrei avere un parere su Unipol, prospettive, dividendo effettivo netto dopo tassazione

Ciao Lorenzo

ML ha detto...

Unipol, è evidente che il titolo scenderà di una percentuale pari al dividendo pagato.
Le prospettive del mercato assicurativo sono brutte, tuttavia il prezzo di unipol in parte le incorpora.
Da vendere sulla forza e acquistare sulla debolezza.

Anonimo ha detto...

SCUSATE
Ma parliamo come il piccolo risparmiatore puo raggirare la legge e non pagare il 12,5% che ne dite.

Unknown ha detto...

le società con sede alle cayman prestando i titoli alle banche, durante il periodo di stacco dei dividendi che vantaggio ne traggono?

ML ha detto...

I dividendi sarebbero tassati al 27% se percepiti da un residente alle Cayman. Una società italiana incassa il lordo.