STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


A SPASSO PER IL LISTINO ITALIANO: UNICREDITO E INTESASANPAOLO




UNICREDITO E BANCA INTESA: PROFUMO DI PASSERA?



Più che il rischio subprime (che non esiste) esitono altri grossi punti di domanda per le due principali banche italiane, vediamo rapidamente quali:

1) La riduzione della crescita dell’Europa dell’Est sta mettendo in discussione il valore azionario delle principali banche di quei paesi. Intesa e Unicredito sono molto esposte in quell’area. La riduzione dell’equity value gioca a loro svantaggio.
2) L’esposizione verso progetti immobiliari (o gruppi immobiliari) è molto elevata, basti pensare alle cattive condizioni in cui versano gruppi immobiliari come Risanamento (Zunino), Ipi e Pirelli Re. Nel caso il prezzo degli immobili dovesse scendere esiste il rischio concreto di perdite per le due banche.
3) L’esposizioni verso gruppi finanziari speculatori, vedi ad esempio il gruppo Zalesky, di queste due banche è molto pronunciato. Nel caso di mercati azionari in discesa esiste un rischio elevato di aumenti dei crediti incagliati.
4) Class Action. La possibilità che le associazioni consumatori lancino class action miliardarie nel confronto delle due principali banche del paese è elevato.
5) In particolare Unicredit ha già in essere cause legali per importi molto elevati in giro per l’Europa.
6) Il mercato delle cartolarizzazioni è bloccato, Basilea 2 costringe le banche a ridurre le line di credito. Esiste un aumento del rischio di perdite dalle cartolarizzazioni lanciate negli ultimi anni.
7) Allo stato attuale non esistono prodotti bancari che garantiscano un’espansione dei margini. I derivati sono stati bloccati, esiste la fuga dal risparmio gestito, c’è una crescente competizione sui prezzi da parte dei principali istituti, l’aumento del canale on line sta facendo ridurre ricavi e margini.
8) Il contratto bancario ha visto un sensibile aumento dei costi per il personale.
9) Nel corso del 2007 si è vista un’ipervalutazione delle filiali. I bilanci saranno gonfiati proprio da queste rivalutazioni. Ma saranno valutazioni false (paragonabili a quelle delle ipervalutazioni dei giocatori di calcio). Il rischio è di dover svalutare il valore delle singole filiali.
10) La normativa MIFID rischia di far aumentare il malcontento e la disaffezione degli investitori verso le banche.
Per Intesa San Paolo potrebbe esserci anche un problema di management. Lo scontro fra bazoli e Passera potrebbe creare impasse decisionale.
Fra Unicredito e Intesa esistono scontri su una serie di fronti, fra i quali Mediobanca, Generali e Telecom.

Molti analisti mantengono target di prezzo più alti del 20% - 30% rispetto ai valori attuali. I miei target di entrata per valutare l’investimento si pongono invece su livelli più bassi.
Se volete sapere prezzi di entrata stop loss e operatività sul titolo potete sempre contattarmi scrivendo a mercatiliberi@gmail.com o telefonando al 02.26005366. (servizio di consulenza a pagamento)
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