L'AMICO ELIO LANNUTTI ADUSBEF CONTRO IL MONTEPASCHI
COMUNICATO STAMPA
MPS: DOPO I GRAVISSIMI
SCANDALI,SPECIE PER OMESSA VIGILANZA,LA BANCA VA COMMISSARIATA. MA I COMMISSARI
NON POSSONO ESSERE NE’ PROFUMO (PREGIUDICATO PER IL REATO DI FRODE FISCALE),
NE’ VIOLA,UN CONTA BARZELLETTE COME QUELLA DI AVER IMPIEGATO 12 MESI PER APRIRE
UNA CASSAFORTE.
L’intervista del Governatore Visco
pubblicata oggi da un quotidiano a firma Elena Polidori, o è umorismo
involontario, da iscrivere agli annali delle barzellette, oppure è un
boomerang, che non mancherà di essere riscontrato dalle Procure della
Repubblica, che a quanto ci risulta –oltre quella di Siena- ed a differenza del
passato, quando giudicavano invalicabili il sepolcro imbiancato di Via
Nazionale, avrebbero già iscritto come notizia di reato a modello 45, le
circostanziate denunce, inoltrate nei giorni scorsi dall’Adusbef, contro Bankitalia e Consob per omessa vigilanza.
Dive il Governatore Visco,che: “La Banca
d’Italia non può entrare nei forzieri degli Istituti. Il suo compito è curare
la sana e prudente gestione di una banca, occuparsi di mantenere la corretta
conduzione del sistema bancario. Interviene quando riscontra anomalie . Ed
proprio quello che abbiamo fatto. Naturalmente adesso bisognerà accertare eventuali
responsabilità individuali: su questo sta indagando la magistratura. Noi collaboriamo pienamente con i magistrati”.
E’ falso che Bankitalia non possa entrare
nei forzieri degli Istituti di credito, come risulta a chiunque abbia lavorato
in banca e subito una ispezione. Gli ispettori hanno accesso a tutti i
documenti e le casseforti (eccetto le cassette di sicurezza) a semplice
richiesta per riscontrare eventuali dubbi ed anomalie contabili, ed i
funzionari hanno l’obbligo di adempiere, pena durissime sanzioni: come mai il
Governatore Visco non è informato ? Se
la Banca d’Italia avesse curato la sana
e prudente gestione di una banca, non avrebbe rilasciato il nulla osta,
nell’autunno del 2007, al Monte dei Paschi di Siena in una fase di piena
turbolenza dei mercati e di crisi sistemica, iniziata il 7 luglio 2007 con lo
scoppio della bolla dei sub-prime, ad acquisire Antonveneta, pagata 6,3
miliardi di euro dal Banco Santander, per la stratosferica somma di 9,3
miliardi di euro. Un’analisi prudenziale ed asettica, di una Banca d’Italia
indipendente e non succursale subalterna, (non solo nell’azionariato), degli
interessi di banche e banchieri, avrebbe bocciato un’acquisizione priva dei
requisiti minimi di capitali propri, tali da richiedere robuste
ricapitalizzazioni, un colossale indebitamento
ed un percorso segnato verso la bancarotta (a prescindere dalle
eventuali tangenti pagate).
“La Banca d’Italia – ha aggiunto Visco- ha fatto delle ispezioni su Mps e ha rilevato problemi nella gestione della liquidità. Non siamo i poliziotti delle banche, ma interveniamo e quando la gestione sembra imprudente. Sbaglia chi adombra una mancanza di supervisione. Via Nazionale non ha nulla da nascondere”. Non spiega il Governatore, come mai l'ispezione interna Mps del maggio 2009, come accerterà Bankitalia un anno dopo, “si concludeva con giudizio positivo, non valutando adeguatamente l'inosservanza del limite di liquidità strutturale, i rischi degli investimenti di desk e gli effetti dello swap a variabile di passivi a tasso fisso in contesto già in peggioramento”, e come sia stato possibile – senza essere per questo poliziotti delle banche (ma allora quali sono compiti e funzioni ?) l’occultamento di poste contabili riportate nei bilanci.
Come è stato ampiamente dimostrato da
Report ed interrogazioni parlamentari, la turbofinanza di Cdo e derivati che hanno
truccato i bilanci, rinviando le perdite che venivano trasformate in utili, con
le operazioni Santorini, Casaforte, Alexandria, non poteva sfuggire né alla
Consob,né agli ispettori di Bankitalia, compreso l'accordo con Deutche Bank
Londra (il contratto Santorini), che comportò a fine 2008 l'acquisto di 2
miliardi di Btp, legati a finanziamenti il cui costo dipendeva da variabili
spiccatamente aleatorie.
Per queste ragioni e per un consolidato
sistema di collusioni, connivenze, intrecci incestuosi e porte girevoli tra
Abi- Consob, Mps-Bankitalia,oggetto degli esposti alla magistratura, Adusbef
chiede l’immediato commissariamento del Monte dei Paschi di Siena e la
destituzione dell’intero consiglio, essendo inadatti a gestire l’emergenza,
costata finora oltre 3,9 mld di euro ai contribuenti, Viola –che ha impiegato
12 mesi solo per aprire una cassaforte- e Profumo, che oltre ai requisiti di
onorabilità non proprio cristallini, essendo sotto processo penale con l’accusa di un reato odioso come la frode
fiscale ai danni dello Stato, è il massimo esperto-in negativo- dei prodotti
derivati tossici appioppati alla clientela Unicredit.
Elio Lannutti (Presidente Adusbef)
Roma,26,1.2013
L'AMICO ELIO LANNUTTI ADUSBEF CONTRO IL MONTEPASCHI
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2 commenti:
il modello 45 non è per le notizie di reato senza rilievo penale??
dunque di poca importanza
Hanno rotto il cazzo a reti unificate su Fiorito, Formigoni, Lele Mora, hanno fatto cadere le giunte di Lazio e Lombardia. Lele Mora e Tarantini in galera per aver mosso 2 zoccole (Tarantini anche qualcos'altro). E che cosa? Mussari e Vigni sono trattati così in guanti bianchi? Dove sono gli inviati di Formigli e Santoro, perchè non vanno a casa loro come dalla povera Marysthelle Polanco? Hanno distrutto una città e una banca, hanno polverizzato miliardi di euro pubblici, della comunità. Perchè non ci sono ancora avvisi di garanzia, perchè la procura di Siena non adotta il metodo Boccassini, colpevole fino a prova contraria? E' uno schifo, sembra che vogliano insabbiare tutto.
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