STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MONTEPASCHI ALLA PROVA DI MAGGIO...

Il titolo, dopo quanto riportato qui sotto e dopo aver sentito il clima pesante che si respirava in assemblea......potrebbe scivolare a 1 euro (poi, forse un ritest dei minimi) . (ma attenti alla rottura al rialzo di 1,26- 1,28). Comunque, essendo una banca, è viatato shortare....ma fino a quando?
Share/Bookmark

ASSEMBLEA MONTEPASCHI: TRIPPA O TARTUFI?


L'INTERVENTO DEL SOCO RENATO LUCCI ALL'ASSEMBLEA MONTEPASCHI


Assemblea del 29 aprile 2009 – Intervento del socio Renato Lucci

Il mio intervento all’assemblea dello scorso anno esordiva lamentando la perdita di valore subita dalla nostra azione che a quella data quotava 2 euro e 86, ben distante dai 4 euro e 70 di quando, nel giugno 2006, si era insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione e veniva presentato il nuovo piano industriale. A quel punto avevamo perso più del 39% contro una perdita della media del settore bancario del 13,48%.


Quale sia la situazione attuale non sto nemmeno ad accennarlo, visto che per tornare almeno ad un valore medio tra l’originaria emissione e l’aumento intervenuto, cioè 2,50 euro, non basterebbe un recupero del 100%.

Nessuno di noi vuole certo negare, in questa sala, la situazione generale di crisi dei mercati finanziari che, ovviamente, ha interessato anche la nostra quotazione, ma dobbiamo anche evitare di usare la crisi come un paravento.

Non abbiamo in portafoglio titoli tossici, non abbiamo impegni rilevanti con le economie dell’est europeo e abbiamo condotto in porto, così ci è stato detto, una fantastica operazione di acquisizione. Perché i mercati ci hanno punito come e più di altre società bancarie? Perché ci attribuiscono un valore addirittura inferiore a quello speso per l’acquisto della sola Antonveneta?
Se guardiamo il risultato di bilancio dovremmo darci qualche risposta.

E, considerato il ruolo determinante che nel nostro bilancio hanno giocato le imposte, voglio anzitutto richiamare l’attenzione su una delle ultime risultanze del conto economico, il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte, che nel 2007 era stato di 1 miliardo e 270 milioni e, con il contributo di 7 dodicesimi di quanto Antonveneta aveva totalizzato per questa voce nel 2007, avrebbe dovuto aumentare, mantenendo un andamento costante, ad 1 miliardo e 369 milioni.

Registriamo invece un meno 92,2 milioni, una perdita che credo non trovi traccia nella storia, almeno quella recente, del nostro Gruppo.

Il risultato finale di bilancio, l’utile di 923 milioni, lo facciamo stavolta grazie ai benefici fiscali. La voce 290, imposte sul reddito, riportava nel 2007 un costo di oltre 551 milioni, i 7 dodicesimi di quanto contabilizzato da Antonveneta nel 2007 per questa voce avrebbero portato un ulteriore costo di 109 milioni determinando un costo fiscale complessivo di 660 milioni. Possiamo invece contabilizzare uno sbilancio positivo tributario di circa 930 milioni con un beneficio fiscale complessivo, quindi, di circa 1 miliardo e 590 milioni.

Se non teniamo conto di questo straordinario beneficio fiscale, ripeto, di circa 1 miliardo e 600 milioni, il risultato finale d’esercizio di 922 milioni, signori soci ed amministratori, non ha alcun significato. Ma dobbiamo anche considerare che anche le aziende che amiamo definire competitors hanno avuto brusche riduzioni del risultato al lordo delle imposte, ma che nessuno è andato in rosso: Intesa dimezza il risultato 2007 ottenendo 3,5 miliardi e Unicredit dimezza anch’essa ottenendo 5,4 miliardi.

Avrete notato che, in due passaggi del mio intervento, ho aggiunto al nostro 2007 i 7 dodicesimi dei risultati 2007 Antonveneta. Al riguardo voglio esprimere il mio apprezzamento per il lavoro di riclassificazione che è stato effettuato e descritto nella “Relazione Finanziaria” dove, per rendere confrontabili i due esercizi a seguito dell’ingresso in itinere della Antonveneta, si sono conglobati i dati del gruppo e di Antonveneta per il 2007 e, per il 2008, si sono aggiunti ai nostri dati i risultati economici di Antonveneta dei primi 5 mesi del 2008.

Un metodo sicuramente corretto, ma che porta a ragionare sui dati 2008 come se fossero realmente conseguiti e non chiaramente fittizi oltre a non consentirci di comprendere la ragione di un evidente paradosso che vado a descrivervi.
Se guardiamo i giornali dei giorni scorsi, in particolare il Sole 24Ore di domenica, dove il 58% degli analisti esprime raccomandazioni negative sulla nostra azione contro il 5% delle positive, vediamo che la gran parte di essi dichiara comunque apprezzamento per la riduzione dei costi che, infatti, seppur in lievissima entità, appare dai conti riclassificati come ho appena descritto. Dunque, dai nostri prospetti, emergerebbe un leggero contenimento dei costi che è accompagnato da un lieve incremento del margine di intermediazione primario e da una leggera flessione del margine della gestione finanziaria e assicurativa.

Eppure il nostro cost income è peggiorato, come è peggiorato per le altre grandi banche italiane, salendo a 66,1 dal 60,8 del 2007. Dato che resta peggiore di Unicredit, che sale a 62,1, e di Intesa, che sale a 54,7.

Per capire il reale andamento del nostro Gruppo ho allora provato a ragionare diversamente dalla Relazione Finanziaria e ho rettificato non i nostri risultati effettivamente conseguiti nel 2008, così come riportati in bilancio, ma i nostri risultati 2007 maggiorandoli dei 7 dodicesimi di quelli registrati dalla sola Banca Antonveneta, visto che non tutto il gruppo di quest’ultima è stato acquisito. Forse i dati totali 2007 possono risultare un po’ sottostimati, ma almeno, in questo modo, si ragiona su un 2008 effettivo.

Devo dire che questo metodo mi ha fornito risultati ben diversi da quelli illustrati nella Relazione Finanziaria: il margine d’interesse, da questo conteggio, risulta cresciuto del 6,2% e non del 23,41% che scaturisce dalla relazione, le commissioni nette sono calate di ben il 17,5% e non del 12,1% o addirittura del 9% come sposto nella slide illustrata dal Presidente, il margine d’intermediazione primario è calato dell’1,7% e non aumentato del 2,6%, il margine della gestione finanziaria e assicurativa è calato del 9,6% e non dell’8,5%.

Per quanto riguarda le spese amministrative, sono cresciute sia nel totale, il 4,8% in più, sia nelle due componenti del costo del personale, +4,3%, e delle spese generali, addirittura +5,7%. Altro che il contenimento dei costi che è stato fornito agli analisti!
Per essere più esplicativo: le spese generali del Gruppo Monte nel 2007 erano state 1 miliardo e 163 milioni, quelle della Banca Antonveneta 500 milioni che, ridotte a 7 dodicesimi, sono pari a 292 milioni. Abbiamo così un totale 2007 di 1 miliardo e 454 milioni che è superato per 82 milioni dal miliardo e 537 milioni registrati nel 2008 dal nostro gruppo. Appunto un aumento del 5,7%.

Analogamente potete controllare gli altri dati che vi ho citato e che, ricostruiti in questo modo, diventano finalmente coerenti con l’andamento degli indici forniti dalla Relazione che dichiarano, oltre che al già citato aumento del cost income, ora comprensibile, un quasi dimezzamento del Roe sul patrimonio medio, un calo dal 19,8 all’11,9 del Roe sul patrimonio puntuale, di un incremento della percentuale dei crediti in sofferenza e di un indice Tier1 a 5,1 contro un Core Tier1 di Unicredit a 6,45 e di Intesa a 6,3. Ma le slides del Presidente vogliono nascondere questo divario esponendo un Tier1 a 5,6 all’1/1/2009. Un solo giorno, dal 31/12/2008, per migliorare di 0,50 punti.

Ma non è solo il beneficio fiscale, seppur determinante, a ribaltare il negativo risultato del 2007. Sapppiamo che, ogni anno, il risultato di bilancio è stato fortemente rimpolpato da poste che nulla hanno a che vedere con la nostra attività d’impresa. Ci sono stati anni in cui abbiamo attinto alle riserve, altri in cui abbiamo lesinato sugli accantonamenti, il 2007 è stato uno degli anni in cui abbiamo profittato delle dismissioni. Per il 2008, pur con gli scarsi mezzi di cui dispone un piccolo azionista, sono andato a controllare alcune voci e mi sono soffermato sulla valutazione attribuita alle azioni Banca d’Italia da noi detenute.
Il bilancio al 31/12 2004 esponeva una partecipazione del 2,5% in Banca d’Italia con 7.500 azioni valutate al valore nominale di 0,52 euro, per un valore complessivo di circa 3.900 euro

Nel 2006 la valutazione di bilancio è salita a 342.956.078 euro (45727 euro ad azione).
Nel 2007, nella Voce Attività finanziarie disponibili per la vendita, si evidenzia la crescita della percentuale di partecipazione al 4,6% e del corrispondente valore a 640.336.000 euro, con il valore per azione che viene lievemente aumentato a 46.401 euro.
Nel 2008 la percentuale di partecipazione è invariata al 4,6% ma il valore cresce a 794.969.000 euro con un valore per azione che sale a 57.606 euro e con un maggior valore di oltre 150 milioni di euro, in assenza del quale la perdita di bilancio di 92 milioni avrebbe superato i 250 milioni.

Il valore totale di banca d’Italia stimato dal Monte ha pertanto la seguente evoluzione

2006 13 miliardi e 718 milioni
2007 13 miliardi e 920 milioni
2008 17 miliardi e 282 milioni

Ma le altre banche quanto stimano il valore di Banca d’Italia? Ho trovato in un sito, che non cito perché so che è particolarmente inviso al vertice aziendale, i seguenti dati scaturenti da quanto hanno valorizzato in bilancio la loro partecipazione: Popolare di Milano 4,35 miliardi, Banco Popolare 3,1 miliardi, Intesa 1,47 miliardi, Unicredit 1,28 miliardi e Ubi 524 milioni. Il nostro ex istituto di emissione sembra proprio come la trippa, anche se noi gli diamo il valore dei tartufi.

Sempre nella mia sommaria analisi ho notato nella nota descrittiva della voce patrimoniale 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” che nel 2008, applicando l’emendamento ai principi contabili, vi sono stati trasferimenti di obbligazioni il liquide e di quote OICR tra il portafoglio AFS, i “crediti verso clientela” ed i “crediti verso banche”: una manovra contabile che ha consentito di non iscrivere a bilancio una ulteriore perdita di circa 290 milioni di euro.
Visto che a questo punto la perdita ante imposte arriva a superare il mezzo miliardo di euro, per amor di patria, ho evitato di indagare su ulteriori voci, ma ritengo necessario esprimervi ancora alcune considerazioni sia sulla qualità di quello che abbiamo acquistato, che avevo già decisamente criticato nell’assemblea dello scorso anno, che sulla situazione che vedo delinearsi a breve/medio termine.
Una rapida occhiata alle poste della situazione patrimoniale, che almeno non presentano problemi di riclassificazione, possiamo vedere che l’acquisto di Antonveneta, che avevamo ritenuto valesse la metà del nostro gruppo in virtù dei suoi 1000 sportelli contro i nostri 2000, ci ha portato 30,6 miliardi di crediti verso clientela, valori del bilancio 2007, contro i 106,4 che avevamo, cioè un aumento del 28,8%. Ci ha portato anche debiti verso clientela per 19,8 miliardi contro i 60,4 che avevamo, con un aumento del 32,7%. I crediti verso banche di Antonveneta, 7,8 miliardi, sono in effetti circa la metà dei 14,8 miliardi del nostro 2007, ma, e qui viene la ulteriore sorpresa, i debiti verso banche sono addirittura superiori ai nostri: 13,9 miliardi di Antonveneta contro i nostri 13.7.

Questi dati, seppur grezzi, ci dicono, signori, che i mezzi e gli impieghi verso clientela di cui disponeva Antonveneta a fine 2007, erano significativamente inferiori a quanto poteva collegarsi al volume dei suoi sportelli e che, allo stesso tempo, si trattava di una banca che aveva un saldo negativo di esposizione verso il sistema di circa 6 miliardi di euro. Da considerare che il nostro gruppo aveva a fine 2007 un saldo positivo verso il sistema di circa 1 miliardo e 100 milioni, mentre il bilancio 2008 chiude con uno sbilancio negativo di 9,6 miliardi.

Anche sulla qualità del credito concesso da Antonveneta devo esprimere forti dubbi. Non avendo avuto modo di distinguere i dati delle sofferenze e degli incagli di Antonveneta dai nostri, non ho potuto che prendere atto che, dal 2007 al 2008, le sofferenze passano da 2 miliardi a 3.6 con un aumento dell’80% e le partite incagliate da 1,2 miliardi a 2,6 con un aumento del 116%. Chiedo: è il normale andamento di un anno critico o abbiamo acquistato troppo incagli e sofferenze?
Per concludere sull’acquisto della Banca Antonveneta richiamo l’attenzione dei soci, senza aggiungere commenti, che dei 10,1 miliardi spesi per l’operazione, si sono dovuti iscrivere 6,3 miliardi come “avviamento indistinto”, non essendovi altra voce patrimoniale dove poter allocare tale rilevante importo, e che 794 milioni di “intangibili” derivanti dall’acquisizione sono stati iscritti come “altre attività immateriali”.

Riguardo la situazione attuale, oltre a registrare il sopra detto indebitamento verso il sistema bancario per 10 miliardi, che non credo si sia ridotto in questo primo trimestre del 2009, ho visto nelle informazioni sul patrimonio consolidato che il totale degli strumenti ibridi e dei subordinati computabili sfiora ormai i 6 miliardi di euro essendo aumentato nel 2008 di ben 2,9 miliardi. Si tratta, in parte, di convertibili che potranno tramutarsi in azioni ed incidere sui soci. In ogni caso, questi strumenti contengono un onere per interessi, che in un caso raggiunge il 7,44% fisso, che penso non si sia ancora pienamente riflesso sul nostro bilancio almeno per le emissioni del 2008 e che, nei prossimi anni, andrà ad assorbire una parte non secondaria dei futuri utili.

Devo, a questo punto, per ovvie ragioni di tempo, concludere il mio intervento e lo faccio con una richiesta e con un giudizio di sintesi.

Chiedo: che l’assemblea venga informata se risponde al vero la notizia di una condanna del Gruppo a riassumere un dipendente licenziato per motivi di età e se sono stati appostati gli opportuni accantonamenti per fronteggiare gli oneri anche per l’ipotesi che tale pronunciamento possa riguardare tutti gli altri numerosi dipendenti che si trovano nella stessa situazione.
Il mio giudizio di sintesi è che il bilancio 2008 presenta rilevanti punti critici ben oltre gli effetti della sfavorevole congiuntura ed in ragione principalmente della inopportuna, intempestiva ed onerosa acquisizione di Banca Antonveneta. Resta l’impressione che a questo siano da aggiungere anche errate politiche nella gestione del personale, particolarmente delicata non solo in presenza di fusioni, nel controllo dei costi e nel presidio delle attività commerciali, argomenti che non posso qui approfondire.

Annuncio pertanto il mio voto contrario all’approvazione di un bilancio che, privo dei benefici fiscali straordinari e delle altre poste soggettive che ho sopra illustrato, è in consistente perdita ed alla distribuzione di un dividendo che, seppur modestissimo, è comunque immotivato, pur essendo consapevole che ciò serve soprattutto ad evitare i ben più rilevanti effetti negativi che deriverebbero da una conseguente mancata corresponsione degli interessi ai sottoscrittori dei subordinati.
Share/Bookmark

ASSEMBLEA MONTEPASCHI


ECCO ALCUNI STRALCI DELL'INTERVENTO DI UN'AZIONISTA DI MPS.

Intervento di Franco Bossini all’Assemblea del 24 aprile 2009

Signori soci ed amministratori,
nel guardare i dati che ci sono stati forniti e nell’ascoltare la relazione, non ho potuto fare a meno di metterli in rapporto con alcune osservazioni che sono state espresse dal Sole 24Ore dei giorni scorsi e che, a mio parere, devono destare più di una preoccupazione.
Una riguarda la scadenza di settembre che ci è stata posta per la vendita dei 150 sportelli in eccesso a seguito dell’operazione di acquisto di Antonveneta. E’ una vendita, come noto, di cui si parla dallo scorso anno, dalla quale il Presidente aveva dichiarato di aspettarsi almeno 800 milioni di euro, cioè poco meno di 6 milioni di euro a sportello, che è stata via via spostata in avanti. L’ultima proroga ci consente di aspettare fino a settembre, ma nel frattempo decorrono gli interessi sul debito che abbiamo contratto in attesa della conclusione.

Ora invece abbiamo visto nero su bianco che in Italia non vi sono più compratori per le filiali bancarie, che qualche piccola trattativa si è conclusa al prezzo di 4,6 milioni a sportello e che Unicredit, non riuscendo a piazzarne ben 400, stia addirittura valutando l’ipotesi di risolvere il problema semplicemente chiudendoli.

Per noi, che meno di un anno fa abbiamo pagato 9 milioni per ciascun sportello Antonveneta (IN REALTA' SONO 10 I MILIONI) oltre a sobbarcarci l’onere delle strutture centrali di questa banca, e che abbiamo appena azzerato, senza ritorni economici, lo storico marchio della Banca Toscana, sarebbe un grave colpo dover svendere o addirittura chiudere 150 filiali, un centinaio delle quali, come ha dichiarato il vicedirettore Morelli, sono nel territorio toscano e rappresentano il 4% del mercato.

Questo argomento, che può sembrare una parentesi nel dibattito di oggi, l’ho voluto accennare non solo per le ripercussioni reddituali e patrimoniali che può produrre già nel 2009, ma anche perché rende illuminante in quale modo si stanno concretizzando quegli scenari di crisi e di cambiamento che già si erano manifestati la scorsa primavera e le cui avvisaglie, emerse nel 2007, non dovevano sfuggire ad amministratori accorti.(SPECIE DOPO LA PRIMA PRESENTAZIONE FATTA DA MERCATO LIBERO A SIENA)

La frenesia di mettere a segno un colpo clamoroso, di compiere un salto in avanti dopo che per anni si era rimasti immobili, non è stata una buona consigliera. E questo non è più un parere personale, un’opinione discutibile come altre di segno opposto, ma è un’affermazione che trova riscontro nei fatti. Un fatto è appunto l’evidente difficoltà a vendere con profitto i 150 sportelli, come un fatto è la perdita di bilancio che registriamo nel risultato prima delle imposte, non motivabile semplicisticamente con le note difficoltà di natura internazionale.

E’ sempre il Sole 24Ore, nell’edizione di domenica, che in modo impietoso commenta l’andamento della quotazione della nostra azione ricordando che è inferiore del 70% rispetto a quella del maggio 2007.

Si afferma chiaramente, nell’articolo, che “il tracollo è generato da una pluralità di fattori tra i quali l’acquisto di Antonveneta e in particolare il costo a cui è stata realizzata proprio quando emergevano quei segnali che avrebbero portato alla crisi”.
Si prosegue assegnandoci “una struttura di capitale troppo debole” e si afferma che “molti operatori sono convinti che il Monte dovrà ricorrere ancora al mercato e dovrà farlo prima della scadenza dei Tremonti bond” perché non saremo in grado di generare la liquidità necessaria.


Non posso fare a meno di osservare, quale consigliere comunale di Siena, che l’eventuale ulteriore ricorso al mercato non potrà certo proseguire all’infinito attraverso i prestiti obbligazionari, convertibili o meno, che certo tamponano gli indici patrimoniali e danno delle boccate di ossigeno sul fronte della liquidità, ma che comunque generano interessi passivi che finiscono per ripercuotersi sul conto economico e quindi sulla generazione degli utili.
Prima o poi qualche convertibile sarà effettivamente convertito in azioni o ci troveremo di fronte alla necessità, quando il mercato lo renderà possibile, di effettuare direttamente un aumento di capitale emettendo nuove azioni.

E, in questi casi, la natura proprietaria del Gruppo Monte subirà un cambiamento epocale perché la Fondazione non avrà più i mezzi per sottoscrivere nuove azioni e dovrà subire quella perdita del controllo maggioritario che, nel caso dell’operazione Antonveneta, è stata autorizzata ad evitare, concentrando nel patrimonio Monte la gran parte delle sue risorse, proprio per non esporsi alla perdita patrimoniale connessa alla perdita del controllo.
Le scelte compiute dagli amministratori della nostra società, come vedete, producono su noi soci degli effetti che vanno ben oltre la pur pesante perdita di valore delle nostre azioni, il loro annacquamento attraverso il raddoppio del loro numero, il pauroso calo della misura del dividendo. Pongono anche serie ipoteche sulla redditività dei prossimi anni e sulla congruità patrimoniale rispetto al ruolo che ci compete come terzo gruppo bancario italiano.
Il mio giudizio sul bilancio 2008, che è oggi all’ordine del giorno, è pertanto nettamente negativo ed in sede di votazione depositerò il mio voto contrario.
Grazie.
Share/Bookmark

PANDEMIA

La World Health Organization ha confermato giovedì che l'influenza ha continuato a svilupparsi in Messico e in US.
Il numero di casi accertati d'influenza è salito a 236 (148 il giorno prima)

Morti: 168 in Messico (12 confermati gli altri sospetti)

Sickened: 2,955 suspected and 99 confirmed in Mexico. Confirmed elsewhere: 120 in U.S.; 19 in Canada; 13 in Spain; eight in Britain; three in Germany and in New Zealand; two in Israel; one each in Switzerland, Austria and the Netherlands.

In U.S., CDC confirms 109 cases and state officials confirm another 11. CDC confirms: 50 in New York, 26 in Texas, 14 in California, 10 in South Carolina, two each in Kansas and Massachusetts, and one each in Indiana, Ohio, Arizona, Michigan and Nevada. State officials confirm five in New Jersey, three in Maine, two in Colorado and one in Michigan.
Share/Bookmark

LE BORSE AMERICANE NON ROMPONO GLI ARGINI

872.81 è IL LIVELLO DELL'S&P IN CHIUSURA!!!

La rottura in sù rinviata di un giorno o di due mesi?
Share/Bookmark

UN PUNTO DI VISTA DIFFERENTE SU FIAT IN AMERICA.



Marchionne è un bravissimo condottiero. La negoziazione dell'opzione con General Motors, la scelta del nuovo management Fiat , il rapporto con le banche, la capacità di generare valore e consensus e non per ultimo questa negoziazione con gli americani della Chrysler sono FATTI, NON PAROLE.

L'errore di Marchionne? 24 mesi fa ( e per circa un anno) continuare a essere intervistato e dire che la Fiat era una bellissima società e il prezzo della azioni sottovalutato.....il titolo quotava 20 euro....sapete tutti come è andata a finire.

Ma Fiat in America non ha storie di successo...anzi, la joint venture con GM la stava per distruggere, per non parlare degli anni bui del dopo acquisizione di Case, voluta da Fresco.

Fu proprio l'acquisto di Case, pagata oltre 50 dollari, la vera causa del primo declino di Fiat, e tutt'ora rimane l'anello debole del gruppo. (pensate alla cassa bruciata nell'ultimo quarter del 2008 per colpa di CNH e del congelamento del mercato del debito americano).

La Fiat ora ci riprova....tutti, ma proprio tutti esaltano l'operazione. Ma la Fiat ha le risorse economiche per il rilancio? Vale veramente gli 8 euro di venerdì mattina, oppure, nel caso di una ripresa economica lenta è destinata a rivedere prezzi molto inferiori?

Indubbiamente molto dipenderà dalla congiuntura economica e dalla capacità di Marchionne. Poi si dovrà valutare ulteriori Joint Venture in Europa (o Asia), probabilmente si dovrà fare lo spin off dell'auto, ma prima di allora si potrebbe passare dalla conversione delle azioni privilegiate e di risparmio....

Tutte operazioni che caraterizzeranno i prossimi 12-18 mesi del gruppo torinese.

Dopo il dovuto storno (e l'uscita dal capitale dei fondi hedge, probabilmente gli stessi che non hanno voluto cedere alla rinegoziazione del debito..) la Fiat potrebbe avere davanti un periodo borsisticamente interessante, sempre che la fiducia ritorni sui mercati.





Why Chrysler Still Might Not Survive
Rick Newman
On Thursday April 30, 2009, 3:31 pm EDT
Buzz up! Print Give President Obama credit for his boldest bailout plan yet. Unlike some of the open-ended bank bailouts, his Chrysler plan makes hard choices, sets public standards and deadlines, and puts some burden on stakeholders besides the U.S. government. By forcing Chrysler into bankruptcy, Obama has committed to a process that will determine winners and losers and force concessions on those unwilling to make them voluntarily.

But Obama's claim that bankruptcy gives Chrysler a "new lease on life" may be wishful thinking. Bankruptcy reorganization and a Fiat merger might be Chrysler's best chance for survival, but the "New Chrysler," as the administration calls it, could end up being no more successful than New Coke, one of the biggest business flops ever. Here's why:

No cars. Obama praised Chrysler's accomplishments in cutting tough deals with its unions and most of its creditors. But it takes compelling cars to succeed in the car industry, and Chrysler still has few. The Fiat merger is supposed to give Chrysler new versions of some popular Fiat vehicles, like the 500 compact car. Okay, great. But unless Obama takes the unusual step of waiving U.S. safety and environmental laws, it will take well over a year for such cars to be retrofitted for the U.S. market - and even longer before they're actually built here, which is one of the conditions the new company must meet to get up to $8 billion in additional aid. For the next 12 months at least, Chrysler will still be offering the same lineup of inefficient, underperforming vehicles, and losing market share the whole time.



Small margins. The last two years have proven that every successful automaker needs a stable of competitive small cars - one of Fiat's strengths - but those are just part of the formula. Small cars tend to have small profit margins, no matter how many you sell, which is why it's vital to have compelling larger vehicles, too. Chrysler's 300 sedan was a big hit, but it's near the end of its lifecycle, and few of Chrysler's other big vehicles are tops in their segment. When the car market was going gangbusters, a few hits in the lineup could make up for a few duds. But with industry sales down 40 percent from their peak, every vehicle needs to pull its own weight, and even a combined Chrysler-Fiat fleet doesn't seem to have enough standouts.


Lots of competition. The revitalized Chrysler is hardly the only company planning to introduce hot new small cars that will take the market by storm. Chevrolet has the Cruze. Ford has the Fiesta. Toyota, Honda and Nissan already build some of the best small cars, and they're certainly not planning to give up their huge edge in the segment. So even if the 500 and a couple other Fiats are big hits when they arrive in America, the competition is only going to intensify. And other makes already in the market have a key first-mover advantage.



Convoluted ownership. If the Obama plan goes as expected, Chrsyler will emerge from bankruptcy being jointly owned by the United Auto Workers, Fiat, and the U.S. and Canadian governments. Those vastly different entities share a common cause for the moment - saving a big North American employer and using its infrastructure as a springboard for Fiat. But it's hard to imagine a more awkward ownership structure for something as complex as a car company. The U.S. government and the UAW? The U.S. government and the Italians? Will they really maintain a unified focus for as long as it takes for Chrysler to repay up to $12 billion in federal loans and get out of the government's clutches? Chrysler's failed 9-year marriage to Germany's Daimler AG is a poignant reminder of how difficult it can be to hold together a sprawling operation when the biggest stakeholders have diverging interests.



Ford. There's one domestic automaker positioned to benefit from the woes at Chrysler and General Motors. Ford is still nursing its own string of deep losses -- but doing so without government aid or the stigma associated with bankruptcy. And as it turns around its own operation, Ford has started to slowly gain market share, largely at the expense of its crosstown rivals. Ford could make further gains as Chrysler works through bankruptcy, and GM approaches it. Obama has pledged government backing for the warranties on all Chrysler and GM products, but buying from a solvent automaker still beats taking your chances on a fuzzy government guarantee. That's old-fashioned capitalism, which may yet play a role in the historic realignment of the automakers.
Share/Bookmark

BREAKING NEWS

Alcuni membri del Dipartimento dell'energia (Casa Bianca) sembra abbiano contratto i sintomi dell'influenza.

Stanno facendo dei tests. Vedremo domani.
Share/Bookmark

AUGURO A TUTTI UN SERENO WEEK END LUNGO.


Al ritorno troverete alcuni articoli preziosi.


L'ORSO SI ERA ADDORMENTATO IL 10 MARZO (vi avevo avvisato per tempo).

IL 20 APRILE NON SI E' VOLUTO SVEGLIARE (data in cui ho cominciato a consigliare l'apertura delle prime posizioni al ribasso).


IN QUESTI GIORNI IL TROPPO RUMORE DI GIOVANI TORELLI APPENA SVEZZATI LO STA FACENDO INCAZZARE.


L'ORSO A MAGGIO TORNERA' A FARLA DA PADRONE.

MA DOPO 20 MESI DOVE HA FATTO DA PADRONE.....A MAGGIO L'ORSO FARA' SOLO UNA COMPARSA RAPIDA E PROFONDA....GIUSTO PER RIMETTERE IN RIGA I TORELLI GIOVANI.

Poi tornerà a dormire per almeno due o tre mesi....(poi si vedrà).


E' ovvio che facendo tali affermazioni sto prendendo dei rischi (ma sono solo parole, dato che ci sono di mezzo i vostri risparmi.....state attenti a come vi muovete).
Share/Bookmark

GRAZIE A ICEBERGFINANZA

PER UN'ANALISI APPROFONDITA DEI DATI DI IERI NON PERDETE L'ARTICOLO DELL'AMICO ANDREA
ICEBERGFINANZA - GAME OVER!
Share/Bookmark

BASF

LA BASF CONFERMA: IL SECONDO TRIMESTRE SARA' PEGGIO DEL PRIMO.

E SE NON BASTASSE CONTINUA:

IL SECONDO SEMESTRE DELL'ANNO SARA' PEGGIORE DEL PRIMO SEMESTRE
Share/Bookmark

BREAKING NEWS: FIAT : CI SI AVVIA ALLA BANCAROTTA (DI CHRYSLER)


Chrysler Deal Collapses, Bankruptcy all but Certain
by CalculatedRisk on 4/29/2009 11:57:00 PM

From the NY Times: Chrysler Bankruptcy Looms as Deal on Debt Falters

Last-minute efforts by the Treasury Department to win over recalcitrant Chrysler debtholders failed Wednesday night, setting up a near-certain bankruptcy filing by the American automaker ... Chrysler was expected to seek Chapter 11 protection on Thursday ...
It sounds like the Administration expects a short bankruptcy. It will be interesting to see if the debtholders do better than the $2.25 billion they were offered.
Share/Bookmark

IL TRENTA A TRENTO?


Sabato 30 maggio a Trento Mercato Libero vorrebbe incontrare i lettori e amici in occasione del Festival dell'Economia.

Purtroppo la ricerca di un luogo per l'incontro fino ad oggi ha dato esito negativo. Anche Furini, scrittore del libro Italia in Bolletta che voi ben conoscete, sarebbe della partita.
Chiunque avesse a disposizione uno spazio per 50 -80 persone ci contatti.
Share/Bookmark

PIL AMERICANO -6,1% BORSA +2,1%

Oggi è l'ultimo giorno di aprile e la borsa ha festeggiato la fine della crisi con un rialzo scoppiettante.
Bilanci truccati, montagne di liquidità stampate di fresco, bilanci della Fed a rischio (sono pieni di spazzatura), debito statale alle stelle, disoccupazione in crescita, case ancora in discesa, MA, i primi 100 giorni di Obama dovevano essere ricordati e sicuramente lo saranno.

Il 9 marzo si prevedeva l'indice S&P a 400. oggi vi sono altri personaggi che invocano i 1100 punti per fine d'anno.

La verità sta probabilmente nel mezzo. Se va bene...ampio trading range!!!

Asia in forte rialzo stamattina. In Cina pare che l'economia regga e tutta la zona asiatica ne beneficia. Da oggi i giornali si soffermeranno sull'economia in forte ripresa per permettere alle mani forti di uscire con alti profitti e impostare operazioni al ribasso per maggio.

Occhio che in questi giorni lo spike rialzista potrebbe intrappolare gli ultimi arrivati.

E' evidente che ci possiamo sbagliare ma riteniamo probabile che arriveremo a fine maggio con gli indici su livelli sensibilmente più bassi di oggi e del 20 aprile, giorno di apertura delle prime posizioni al ribasso.
Share/Bookmark

SPECIALE PANDEMIA: LA TRASMISSIONE AVVIENE ANCHE PER VIA ORALE. IL LIVELLO DI RISCHIO SALE STANOTTE A 5 SU UNA SCALA DA 0 A 6!




NUOVA INFLUENZA: SALE ALLERTA, 'PREPARARSI A PANDEMIA
ROMA - Cresce l'allarme pandemia per l'influenza da suini. L'Organizzazione mondiale della sanita' ha elevato questa sera da quattro a cinque, su una scala di sei, il livello di allerta.

LA PANDEMIA E' IMMINENTE.

. Il direttore generale dell'Organismo mondiale della sanità ha esortato tutti i Paesi ad attivare i piani di preparazione alla pandemia e ha chiesto alle ditte farmaceutiche di aumentare la produzione di antivirali.


- Il VIRUS EVOLVE RAPIDAMENTE: il virus della nuova influenza ''evolve rapidamente'' .

- AUMENTANO I CASI CONFERMATI: il virus A/H1N1 non rallenta il suo corso. E' salito a 148 il numero di casi ufficialmente notificati all'Oms e confermati da analisi di laboratorio. Anche il numero di Paesi colpiti e' salito a un totale di nove. Gli Stati Uniti hanno notificato 91 casi umani e un decesso. Il Messico ha segnalato 26 casi confermati, sette dei quali letali. I seguenti Paesi hanno notificato casi confermati ma nessun decesso: Austria (1), Canada (13), Germania (3), Israele (2), Nuova Zelanda (3), Spagna (4) e Regno Unito (5).

- CIFRE DISCORDI: la discordanza rispetto ad altre cifre (''fenomeno molto comune all'inizio di una grande epidemia'', ha detto oggi il vicedirettore generale dell'Oms, Keiji Fukuda) dipende dal fatto che un caso viene considerato certo dall'Oms solo quando ha superato tutti i test di laboratorio. Questo, ha spiegato Fukuda, non esclude affatto che i casi realmente dovuti al virus della nuova influenza possano essere in questo momento piu' numerosi rispetto alle cifre ufficiali riferite dall'Oms.

- VIRUS ARRIVA DA SUINI: l'Oms conferma l'origine del virus della nuova influenza dai suini, ma rileva che si stanno comunque osservando soltanto casi di trasmissione da uomo a uomo e afferma ancora una volta che il virus non si trasmette mangiando carne di maiale.

- VIRUS HA VIAGGIATO SU AEREI: sono stati i viaggi aerei a far uscire il virus della nuova influenza dal Messico per diffonderlo in altri Paesi, ha detto Fukuda. Anche i Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc) hanno rilevato oggi che tutti i casi accertati di nuova influenza in Europa sono stati importati dal Messico. ''Finora non si registra nessun caso di trasmissione secondaria'', ha detto il direttore dell'Unita' di preparazione e risposta all'influenza degli Ecdc, Denis Coulombier, ossia non e' stato accertato nessun caso di trasmissione del virus da persone colpite ad altre che le hanno avvicinate dopo il loro rientro in Europa.

- OVUNQUE STESSO VIRUS: tutti i casi accertati finora sono stati provocati dallo stesso virus, del tipo A/H1N1, ha detto il direttore del programma sull'influenza degli Ecdc, Angus Nicoll

CDC, NIENTE VACCINO PRIMA DI SETTEMBRE
Un vaccino contro la nuova influenza non sarà pronto prima di settembre nonostante gli "sforzi intensi" delle autorità sanitarie. Lo ha detto Anne Schichat dei Cdc federali. "Se tutto va bene potrà esser disponibile in settembré, ha detto la Schuchat parlando alla Commissioen Sanità del Senato.
Share/Bookmark

UN OCCHIO AI FONDI HEDGE...


Attenzione ai Fondi Hedge. Le nuove regole che la commissione europea vorre imporre per il controllo di questi fondi appaiono molto restrittive. I fondi sono particolarmente inquieti. Potrebbero nelle prossime settimane dar prova di forza buttando giù il mercato azionario in modo molto violento come prova di forza verso la politica europea?
Share/Bookmark

GRAN BELLA GIORNATA IN BORSA.


E' stato molto bello vedere il mercato salire. La rottura dei livelli in Europa potrebbe anche far pensare a una rottura delle resistenze in USA.

Sarebbe un bel modo per festeggiare la fine di Aprile.

Dal 10 marzo giorno dell'annunciato rialzo, il mercato ha fatto ringalluzzire quattro sfigati di rialzisti e morire d'invidia altri quattro sfigati che hanno pensato di guadagnare al ribasso.

Ma Maggio sarà il mese della discesa degli indici, che sia a partire dal 1 maggio (mercati chiusi) o dal 7 (giorno del mitico e resuscitato, dopo aver sbagliato previsioni per anni, Robert Baron) poco importa.

Un salutare storno permetterà di guadagnare aL RIBASSO e poi di guadagnare sul successivo rialzo estivo.
Share/Bookmark

MILANO: IL SEQUESTRO DEI BENI DI ALCUNE BANCHE ESTERE PONE UNA DOMANDA?


Ma se la procura ha ravvisato un reato per la vendita dei derivati al comune di Milano (12 mesi dopo la trasmissione Report...) perchè le altre procure NON possono fare lo stesso?

I comuni che hanno problemi per i derivati accesi anni fa NON potrebbero chiedere aiuto alla Procura di Milano per cercare di salvaguardare gli interessi dei propri cittadini?

O forse i politici (essendo gli stessi che hanno firmato l'aperetura del derivato) hanno paura di perdere i propri beni materiali?
Alcuni politici milanesi infatti hanno visto porre sotto sequestro i loro beni.....
Share/Bookmark

ALLE ELEZIONI EUROPEE IO NON VADO A VOTARE! (ieri sera quando ho scritto l'articolo ero incazzato, votare è un diritto inalienabile e fondamentale)

IL MERCATO ITALIANO DESTINATO A SCENDERE SOTTO I 10000 GRAZIE A QUESTI FUTURI POLITICI!!!

IL POPOLO ITALIANO RINGRAZIA I GOVERNANTI:


IVA ZANICCHI











EMANUELE FILIBERTO















MASTELLA














E POI...










ANGELA SOZIO (IL GRANDE FRATELLO)















ELEONORA GAGGIOLI (RIVAOMBROSA)















LICIA RONZULLI (FISIOTERAPISTA DI BERLUSCONI)



LAURA COMI (STUDENTESSA BOCCONI - FORZA ITALIA)









ELISABETTA GARDINI














CAMILLA FERRANTI (INCANTESIMO)













BARBARA MATERA (LETTERONZA)











DANIELA MARTANI (GRANDE FRATELLO E ALITALIA)














EMANUELA ROMANO: PRESIDENTE ASSOCIAZIONE " SILVIO CI MANCHI"








DOMANDA PER I LETTORI: CHI E' ANDATO A L....O CON CHI?



VERONICA LARIO AFFERMA
Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti".
"Qualcuno - osserva Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".
La signora Berlusconi prende anche l'iniziativa di parlare della notizia, pubblicata oggi da la Repubblica, secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni: "Che cosa ne penso? La cosa mi ha sorpreso molto, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".
Share/Bookmark

PIGS!!!


Il Wall Street Journal avvisa che la situazione dell'influenza sta peggiorando: la PANDEMIA MAIALA lascierà il segno!
Anche Moodys
Moody’s warns on swine flu impact
Posted by Gwen Robinson on Apr 29 05:21.
As concerns over a swine flu pandemic continued to affect the financial markets, Moody’s estimated in a research note on Tuesday that the macroeconomic impact of a mild flu pandemic could cost 1.4m lives and reduce global GDP by 0.8% or $330bn. Shares in airlines, tour operators and some agro-food producers dipped, along with prices of pork products and airline fuel, while pharmaceutical makers of antiviral medicines and vaccines performed strongly.


DJ First Swine Flu Case In Germany Confirmed - Report
The Robert-Koch-Institute has confirmed the case in Bavaria, health ministry spokesman Markus Soeder is quoted as saying. A spokeswoman for the ministry confirmed the ddp report. 29-04-09




IL VIDEO DIMOSTRA CHE TUTTO ERA NOTO DAL 5 APRILE SCORSO

Share/Bookmark

OK I CONTI DI FINMECCANICA

OCCHIO ALLA CRESCITA DEI DEBITI.....IL TITOLO COMUNQUE HA PARTECIPATO POCO A QUESTO RIALZO.
Share/Bookmark

ROUBINI : OBAMA SBAGLIA!!!


Roubini: gli stress test «non sono seri», il sistema è «insolvente» -
Gli stress test imposti dalle autorità alle 19 principali banche americane non sono stati abbastanza rigorosi...

Il persistere della recessione e l'incremento della disoccupazione lasceranno il sistema finanziario degli Stati Uniti in uno stato di «insolvenza», il che implica che gli stress test imposti dalle autorità alle 19 principali banche americane non sono stati abbastanza rigorosi.
Le perdite per il sistema bancario aumenteranno a 1.800 miliardi di dollari, ovvero fino a 400 miliardi in più rispetto all'attuale "rosso" da 1,4 "trilioni". Il sistema economico non si riprenderà e la percentuale di americani in cerca di lavoro salirà al 12% nel 2010, toccando già l'11% alla fine di quest'anno. Un dato ben peggiore rispetto a quello che ha prospettato il governo guidato da Barack Obama, che si aspetta «nella peggiore delle ipotesi» un tasso del 10,3%. Il tasso di contrazione dell'economia americana - prosegue il docente - scenderà tuttavia dall'attuale 6% a circa il 2% negli ultimi tre mesi del 2009.
Un quadro a tinte estremamente fosche, dunque, quello tracciato da Roubini ieri, intervenendo alla annuale conferenza universitaria ad Orlando, in Florida. E proprio l'outlook degli istituti di credito statunitensi, insieme alla situazione macroeconomica del Paese, produce secondo l'economista «un sistema che complessivamente appare insolvente»: per questo «gli stress test non sono stati una cosa seria».
Share/Bookmark

PREVISIONI MAGICHE.....



Qualche previsione magica

1) Il Dow Jones scenderà fino a 7500-7600.
2) da lì proverà un rimbalzo fino a 7800 nella convinzione che il bottom sia stato raggiunto
3) Successivamente i 7500 non reggeranno e il mercato, alla rottura collasserà rapidamente alla volta dei 7000.

La fine della discesa dovrebbe avvenire fra 30 giorni. Ovvero a fine mese di maggio.

A FINE MAGGIO PARTIRA' UN RIALZO MOLTO MOLTO violento e duraturo.


(ho usato appositamente la foto di Otelma...non prendete per oro colato queste previsioni,...ma solo come possibilità e probabilità)
Share/Bookmark

ANCORA SEGNALI D'INFLAZIONE

Mentre le materie prime sono state vendute negli ultimi due giorni (per il timore dell'impatto dell'influenza MAIALA) il tasso d'inflazione implicito nei TIPS a dieci anni è salito ai più alti livelli da ottobre a 1,51%.

STAMPARE MONETA è STATA UNA BASTARDAGGINE bella e buona contro IL POPOLO RISPARMIATORE DELLE FORMICHE.
Share/Bookmark

ATTENZIONE AD EVENTUALI NOTIZIE PILOTATE SU FIAT (PER FAR USCIRE LA SPECULAZIONE DA PARCO BUOI A GAMBE LEVATE)


PILOTARE NOTIZIE NON E' FACILE..MA IN QUESTO MONDO LO E' PIU' DI PRIMA GRAZIE AGLI INSEGNAMENTI DI OBAMA!
Share/Bookmark

MORGAN STANLEY LEGGE MERCATO LIBERO

Martedì 28 Aprile 2009, 8:38
***Bulgari: Morgan Stanley taglia tp da 3,9 a 3,12 euro, rating equalweight***

FORSE COLORO CHE NON CAPIVANO PERCHE' AVEVO SUGGERITO LA VENDITA AL RIBASSO DOVREBBERO CHIEDERE IL REPORT A MORGAN STANLEY
Share/Bookmark

CITIGROUP E BANK OF AMERICA COSTRETTE AD AUMENTARE IL CAPITALE. E IN ITALIA?

From the WSJ: Fed Pushes Citi, BofA to Increase Capital

Regulators have told Bank of America Corp. and Citigroup Inc. that the banks may need to raise more capital ...
Executives at both banks are objecting to the preliminary findings ...
Industry analysts and investors predict that some regional banks, especially those with big portfolios of commercial real-estate loans, likely fared poorly on the stress tests. Analysts consider Regions Financial Corp., Fifth Third Bancorp and Wells Fargo & Co. to be among the leading contenders for more capital....
The article also notes that the results of the stress test could be released the week of May 4th - and not on May 4th as originally announced.
No one will believe the test results if Citi isn't required to raise more capital.

L' AUMENTO DI CAPITALE METTERA' SOTTO PRESSIONE I TITOLI FINANZIARI.

In Italia Montepaschi e Unicredito hanno emesso obbligazioni bancarie a tassi stellari. Pensate che MPS remunera gli obbligazionisti senior con il 4,75% annuo di rendimento.

NATURALMENTE SONO ISTITUZIONALI...SE VAI NELLE FILIALI DELLA BANCA TALI RENDIMENTI TE LI SOGNI....

COME PER DIRE: TU CHE SEI CLIENTE TIENITI GLI AVANZI, IL BUON PASTO LO LASCIO AGLI AMICI ISTITUZIONALI.

Pensate che l'Euribor è al 1,40% e MPS concede prestiti per i mutui a tassi inferiori nettamente al 4,75%.

Se l'euribor dovesse continuare a calare: le banche sarebbero in seria difficoltà. Ma se i tassi dovessero salire : le banche dovrebbero solo sperare di aver rifilato ai clienti obbligazioni sufficienti per sopravvivere....

In america aumentano il capitale proprio, manovra ben più saggia che l'emissione di obbligazioni!
Share/Bookmark

I T.I.R. IN AMERICA RALLENTANO

In marzo il ATA TRUCK TONNAGE INDEX è sceso per la prima volta nel 2009. L'indice segnala la variazione dei trasposti via camion. E' un ottimo indicatore dell'andamento dell'economia...siamo a posto.....
Share/Bookmark

MAIALA O CIGNO NERO?


L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' alza il livello d'allarme per il'influenza MAIALA, alcuni analisti (fra i quali Mercato libero fin dallo scorso sabato) avvisano della pericolosità di una possibile PANDEMIA NEI DEBOLI E CONVALESCENTI MERCATI FINANZIARI.

SU UNA SCALA DI PERICOLOSITà DA 1 A 5 SI E' DECISO DI INNALZARE IL LIVELLO DI GUARDIA A 4.ì (IERI ERA A 3)

Ieri L'america ha chiuso debole, oggi 'Asia ha chiuso con ribassi più pronunciati.

I turisti stanno cancellando le vacanze in messico, i viaggi d'affari sono spostati, le esportazioni del debole Messico rallentano. Molti non vanno al lavoro e il PIL viene congelato.

CI DOMANDIAMO: LO SCOPPIO DELLA PANDEMIA QUESTA SETTIMANA E' UN CASO OPPURE E' STATO ORGANIZZATO E PREMEDITATO?


leggete:
L'esercitazione annunciata - Seguin è una insignificante cittadina del Texas, nella provincia (county) di Guadalupe, quasi un sobborgo di San Antonio. Il suo giornale, la Seguin Gazette-Enterprise, il 19 aprile scorso – attenti alla data – dava notizia di un'esercitazione che simulava una vaccinazione di massa, che dovrà avvenire il 2 maggio (1). Lo scenario era esplicitamente denominato come «risposta ad un disastro pandemico».
Share/Bookmark

PIRELLI

Pirelli ha fatto un rialzo del 100% in 6 settimane. Era necessario per permettere il varo dell'aumento di capitale di Camfin.

Obiettivo di pirelli a Maggio: 0,25 - 0,27! (oggi ha chiuso a 0,306)
Share/Bookmark

QUALCUNO SA SE AUTOGRILL VENDE CARNE DI MAIALE IN GIRO PER IL MONDO AMERICANO?

Potrebbe risentirne della PANDEMIA MAIALA?
Non certo per il business in Italia ma per quello americano.
Se qualcuno è al corrente ci avvisi. Grazie
Share/Bookmark

IL RITORNO DI TELECOM

Da Il Sole 24 Ore: Con un autentico colpo di scena, un giudice d'appello argentino riapre una partita che sembrava ormai persa per Telecom Italia . Alla vigilia degli appuntamenti che avrebbero, di fatto, rimosso il gruppo guidato da Franco Bernabè dalla gestione di Telecom Argentina, privandolo della rappresentanza di consiglio, la Corte d'Appello fischia la sospensione: congelata anche l'assemblea per il rinnovo del consiglio che doveva tenersi martedì. Il provvedimento dispone, infatti, che i cda di Sofora e Nortel (le holding a monte della catena di controllo della compagnia telefonica di Buenos Aires), fissati per domani, non potranno discutere di alcun argomento che si riferisca alle assemblee di Telecom Argentina e Nortel, che dovevano varare, tra l'altro, appunto il rinnovo degli organi sociali. Il giudice ha disposto anche la sospensione delle stesse assemblee, riconoscendo un pregiudizio immediato per gli interessi di Telecom.

Mi dispiace per lo stop loss entrato su Telecom (a volte è controproducente, ma permette di controllare il rischio) ma la partita Argentina e altre partite che si gioceranno più avanti per il controllo del gruppo telefonico potrebbero far lievitare le quotazioni di Telecom Italia. Il mega debito costa meno di ottobre e il titolo potrebbe rivedere 1,20 euro (occhio che in mezzo dovrebbe esserci una correzione dei listini).
Potrebbe essere interessante valutare la copertura del'investimento in Telecom con un ETF short sul mercato italiano, tanto durante la correzione saranno le banche a soffrire.

L'operazione Tenaris - Bulgari (chiusa in leggero profitto), se fosse stata aperta ancora oggi ....sarebbe stata molto più profittevole. Ma ripeto, gli stop loss garantiscono il controllo del rischio sul portafoglio, e con il senno del poi tutti sono BRAVI!....Ma visto che qualcuno aveva criticato in modo idiota la scelta da me effettuata, voglio ricordare che l'idea non era malvagia e per giunta proteggeva l'investimento da repentini movimenti all'ingiù dei mercati...MA SI SA...DI GENTE CON LE FETTE DI SALAME SUGLI OCCHI E PIENI DI BORIA E DI CATTIVERIA C'è PIENO IL MONDO....QUALCUNO, PER NOSTRA SFORTUNA ...CI LEGGE!
Share/Bookmark

VI RICORDO DI VISITARE ANCHE I TRE NUOVI BLOG DI MERCATO LIBERO!

MERCATO LIBERO MANTOVA

MERCATO LIBERO CONTADINI DI SUCCESSO

MERCATO LIBERO LA GRANDE CRISI Share/Bookmark

PANDEMIA DELLA MAIALA


Non perdetevi il grande ZIO BARBERO IN:
LA PANDEMIA DELLA MAIALA e

PRIMA SARA' DEFLAZIONE,
Lyndon H. LaRouche, Jr.
23 aprile 2009

Nel weekend lo zio ha lavorato e pubblicato tantissimi articoli. Anche noi non ci siamo fermati e qui di seguito trovate tanti articoli nuovi e la presentazione di TRE NUOVI BLOG ENTRATI NELLA FAMIGLIA DI MERCATO LIBERO!!!

BUON INIZIO SETTIMANA

MERCATO LIBERO ZIOBARBERO NEWS Share/Bookmark

.


Share/Bookmark

KRUGMAN (NOBEL) AVVISA : LA CRISI SARA' A L. LE ASPETTATIVE DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI E DI TUTTI I POLITICI SONO SBAGLIATE!


Krugman Worries about L-Shaped Recession

Krugman domenica avvisa: Gli Usa potrebbero mostrare qualche segnale di crescita nella seconda parte dell'anno, ma il tasso di disoccupazione non scenderà.

"There are two kinds of recessions that are bad - those that take place because of financial crises, and those that are synchronized around the world," he said. "In both cases, the recessions tend to last longer and be deeper. Right now, we've got both going on."

Q: What will it take to pull out of this crisis?

Krugman: I'm in the camp that really worries about the L-shaped recession. We level off but we don't get the recovery. We hope it isn't, but it has all the markings of it. This looks like the kind of slump that has all the markings of where normal recovery forces are very, very weak.

It's hard to see where recovery comes from. Almost always the way a country recovers from a financial crisis is with an export boom. The problem is that we have a global crisis this time. So who are we going to export to, unless we find another planet to take our stuff?
Share/Bookmark

IL VIRUS ARRIVA A NEW YORK

Secondo voi come andrà l'economia del Messico ...già malandata? i turisti e chi deve andare per lavoro RINUNCERANNO. Un possibile disastro se non si pone un rimedio in fretta. (questa volta non basta stampare moneta)


From the NY Times: Students Fall Ill in New York, and Swine Flu Is Likely Cause
Tests show that eight students at a Queens high school are likely to have contracted the human swine flu virus that has struck Mexico and a small number of other people in the United States, health officials in New York City said yesterday.
The students were among about 100 at St. Francis Preparatory School in Fresh Meadows who became sick in the last few days, said Dr. Thomas R. Frieden, New York City’s health commissioner.
“All the cases were mild, no child was hospitalized, no child was seriously ill,” Dr. Frieden said.

Vedrete che qualche stupidotto addosserà la colpa di un'eventuale discesa delle borse al virus...
Share/Bookmark

L'ECONOMIST CI REGALA UNA FOTO BELLISSIMA


The worst thing for the world economy would be to assume the worst is over"
Share/Bookmark

ANDATE ANDATE IN VACANZA IN CROCIERA E IN CERTI PAESI....

ROMA - La nave Melody della compagnia italiana Msc Crociere, con a bordo 991 passeggeri e 536 membri dell'equipaggio, tra i quali 134 italiani, e' sfuggita ieri sera all'attacco di pirati mentre si trovava ad un giorno di navigazione a nord delle Seychelles, davanti alle coste somale. Secondo quanto ha raccontato all'ANSA il comandante della nave Ciro Pinto, alle 21:35 ora italiana la Melody e' stata attaccata da un'imbarcazione leggera con sei uomini armati a bordo, che hanno aperto il fuoco con fucili kalashnikov colpendo la parte sinistra dell'opera morta della nave (la parte di scafo al di sopra del piano di galleggiamento). Il comandante ha subito ordinato manovre evasive: il rollio della nave e il personale di sicurezza che ha risposto al fuoco hanno messo in fuga i pirati .
Share/Bookmark

I TASSI D'INTERESSE PER I MUTUI A TASSO FISSO SONO RINCARATI


E' da mesi che vi avvisiamo di NON fare mutui a tasso variabile e di approfittare dei tassi bassi per fare mutui a TASSO FISSO.
Le banche lo sanno e cercano di scoraggiare il tasso fisso...

Pensate che le banche stanno pagando persone che sui social network cercano di convincere le persone a fare mutui a tasso variabile e che il tasso fisso è un'eresia.
Vi sono banche (come Banca Mediolanum) che per sfavorire il cliente NON offre tali mutui a tasso fisso.

24ore di sabato (pag, 46) IL RISCHIO INFLAZIONE FA RINCARARE IL TASSO FISSO.

Pensate che l'IRS a 20 anni (il parametro usato dalle banche per fissare il tasso fisso del mutuo) da inizio marzo a oggi è salito di 30 punti base, da 3,65% a 3,95%.
Un aumento del 10% in soli due mesi...pensate cosa potrebbe accadere fra due anni.

Gli esperti ci avvisano che il rialzo dell'irs è dovuto al rialzo delle aspettative inflattive da parte dei banchieri.

una piccola annotazione aGLI AMANTI DEGLI IMMOBILI:

SE I TASSI SALIRANNO....DOVE ANDRA' IL VALORE DEL VOSTRO IMMOBILE? SU O GIU'..

Mio figlio di 12 anni mi ha risposto correttamente e voi?
Share/Bookmark

IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE E' FONDAMENTALE PER LA CRISI


Lo scorso G20 è stato importante solo per l'annuncio che il Fondo Monetario internazionale avrebbe immesso 1.100 miliardi di dollari nel fragile sistema economico al fine di risollevare le sorti dell'economia (di cui 500 in tempi brevi)

Ma da allora tutti si sono cominciati a domandare dove il FMI potesse trovare i soldi.

Il G20 aveva annunciato che le economie occidentali avrebbero messo a garanzia degli assets a fronte dell'immissione di 500 miliardi di dollari. Tuttavia queste garanzie non sono facili da ottenere dai paesi europei e americani in quanto la situazione economica non florida non lo permette.
Ecco che ieri il FMI ha deciso DI PERSEGUIRE UN'ALTRA VIA PIU' PERICOLOSA: L'EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI.

Mai era stato fatto...praticamente viene creato altro debito (le obbligazioni) che dovrà essere remunerato. Un debito che oggi presenta un grado di rischio limitato ma che domani potrebbe trasformarsi in debito ad alto rischio.

PENSATE, CHE ESSENDO IL FMI DI PROPRIETA' DEI VARI PAESI...L'EMISSIONE DI DEBITO DOVREBBE POI ESSERE MESSA A BILANCIO DAI SINGOLI PAESI IN MANIERA PROPORZIONALE ALLA LORO QUOTA (MA VERRà MAI FATTO???)

L'emissione del debito non è altro che un aumento del debito a livello globale. in quanto il FMI è posseduto dai singoli paesi.

Il FMI dice che la Cina ha espresso interesse a comprare queste obbligazioni, anche perchè ricordatevi che:
1) La Cina vuole ridurre la sua esposizione in dollari
2) La Cina vuole dare il potere al FMI togliendolo agli Stati uniti
3) La Cina vuole contare di più all'interno del FMI

Al raggiungimento dello scopo potrà far svalutare il dollaro e l'euro e far raddoppiare il prezzo delle materie prime.

Nel breve, la strada scelta (emettere debito e buttare soldi nel sistema) rappresenta una droga e come tale l'effetto per le economie in crisi è benefico...alla lunga l'effetto sarà mortale.

L'errore americano è nel NON voler far pulizia facendo fallire banche e aziende che hanno accumulato miliardi di debiti e ripartire da un economia più povera ma pulita dagli eccessi. La scelta di Obama è PER LA PRESERVAZIONE DELLA CASTA E PER FAR PAGARE IL CONTO AI CITTADINI AMERICANI. Oggi Obama è l'uomo dei miracoli, domani la storia lo eleggerà salvatore dei banchieri!

IMF head says it will sell bonds to raise funds, a victory for developing countries
WASHINGTON (AP) -- The International Monetary Fund will sell bonds as a way to raise funds to lend to struggling nations, the head of the organization said Saturday, in a victory for developing countries.
Emerging economies such as China, Brazil and India pushed for the move as an alternative to providing longer-term loans to the IMF. Those countries want a greater voice in the institution before providing additional resources.
IMF Managing Director Dominique Strauss-Kahn said China and other countries have expressed interest in purchasing the bonds. The IMF has never issued bonds before, although the idea was explored in the 1980s.





LEGGETEVI QUESTO ARTICOLO DATATO OTTOBRE 2008...
By Ambrose Evans-Pritchard
Last Updated: 10:46PM GMT 27 Oct 2008

IMF (FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE)



The shocking revelation that the world's financial firefighter - the International Monetary Fund (IMF) - is close to running out of money from all the country bailouts, is deeply worrisome. It means that the agency will have to resort to manufacturing money, rather than using its reserve of real wealth. When such a thing happens, it can lead to hyperinflation and wealth destruction. As a modern day example of where this sort of money manufacturing can lead, take a look at Zimbabwe in Africa. Officially, it now has inflation in the millions of percent.
Historically, the text book case is of the Weimar Republic in Germany prior to the rise of Hitler and the Nazis.
It is worth remembering that once the IMF is done, there is no other place to turn to. There is no interplanetary bank of last resort. It would mean the existing monetary system and the faith it needs to sustain itself, would be exhausted and spent. What happens after that will be a highwire act of historic proportions. Stay tuned!
IMF may need to "print money" as crisis spreads The International Monetary Fund may soon lack the money to bail out an ever growing list of countries crumbling across Eastern Europe, Latin America, Africa, and parts of Asia, raising concerns that it will have to tap taxpayers in Western countries for a capital infusion or resort to the nuclear option of printing its own money.

IMF's work in countries such as Turkey is only just beginning
The Fund is already close to committing a quarter of its $200bn (£130bn) reserve chest, with a loans to Iceland ($2bn), Ukraine ($16.5bn), and talks underway with Pakistan ($14.5bn), Hungary ($10bn), as well as Belarus and Serbia.
Neil Schering, emerging market strategist at Capital Economics, said the IMF's work in the great arc of countries from the Baltic states to Turkey is only just beginning.
"When you tot up the countries across the region with external funding needs, you get to $500bn or $600bn very quickly, and that blows the IMF out of the water. The Fund may soon have to start calling on the West for additional funds," he said.
Brad Setser, an expert on capital flows at the Council for Foreign Relations, said Russia, Mexico, Brazil and India have together spent $75bn of their reserves defending their currencies this month, and South Korea is grappling with a serious banking crisis.
"Right now the IMF is too small to meet the foreign currency liquidity needs of the larger emerging economies. We're in a dangerous situation and there is the risk of extreme moves in the markets, as we have seen with the Brazilian real. I hope policy-makers understand how serious this is," he said.
The IMF, led by Dominique Strauss-Kahn, has the power to raise money on the capital markets by issuing `AAA' bonds under its own name. It has never resorted to this option, preferring to tap members states for deposits.
The nuclear option is to print money by issuing Special Drawing Rights, in effect acting as if it were the world's central bank. This was done briefly after the fall of the Soviet Union but has never been used as systematic tool of policy to head off a global financial crisis.
"The IMF can in theory create liquidity like a central bank," said an informed source. "There are a lot of ideas kicking around."
Source: telegraph.co.uk


I MONDO OCCIDENTALE E' GIUNTO ALLA FINE DELLO SCHEMA PONZI (O MADOFF)

Il signor Madoff è saltato, il sistema occidentale ha un'altra soluzione. Dall'alto della piramide immette moneta stampata fresca fresca...prima che la base della piramide (il cittadino) si accorga (tramite una iperinflazione che rende il suo salario provo di potere d'acquisto) stato, banche ed aziende sistemano i loro problemi. La cura è diluita nel tempo. La popolazione viene soggiogata e non si ribella più di tanto..nel frattempo si prende tempo e si vede come va a finire...magari veniamo comprati tutti dalla CINA.
Share/Bookmark

GEITHNER DICE LA PRIMA COSA SENSATA:


"We would be wrong to conclude that we are close to emerging from the darkness that descended on the global economy early last fall," Treasury Secretary Timothy Geithner said somberly at weekend meetings of the IMF and World Bank.

Avremmo torto a pensare che l'america stia uscendo dalla crisi in cui è entrata!!!

E voi cari investitori...comprate in borsa...mentre le finanze dello stato italiano sono sull'orlo dell'insostenibilità (il 120% del rapporto PIL/debito che raggiungeremo a fine anno sarà simile alla situazione dell'Argentina...potrebbe salvarci solo una rivalutazione dei ghiacciai e dei laghi alpini nello stato patrimoniale italiano o....ovviamente una mega svalutazione del debito, tramite una svalutazione monetaria massiccia, un raddoppio delle materie prime e un'inflazione importata a doppia cifra)
Share/Bookmark

ATTENZIONE.....UN VIRUS MINACCIA IL MESSICO,( L'AMERICA) E ...L'ECONOMIA


Porre la massima attenzione all'evolversi di questo fenomeno!!!
Un potente virus influenzale letale ha colpito il Messico e parte degli Stati Uniti. Se il fenomeno dovesse ingigantirsi (e forse c'è un interesse da parte di qualcuno...che possa accadere....) POTREBBE ESSERE LETALE PER L'ECONOMIA MONDIALE.
Specie se........ NON SI TROVASSE L'ANTIDOTO! Obama pensaci tu......democratico a parole.....in realtà suddito dei banchieri di pelle bianca e amico dei daniti!


MEXICO CITY
A New flu strain that has killed up to 68 people in Mexico could become a pandemic, the World Health Organization warned on Saturday, as the nation's crowded capital hunkered down in fear of the disease.

Hospitals tested patients with flu symptoms for the never-before-seen virus, which has also infected eight people in the United States. There have been no further deaths in Mexico City since Friday, but 24 new suspected cases were being tested and officials warned the strain was spreading fast between people, meaning there was a risk of a major outbreak.

"It has pandemic potential because it is infecting people," WHO Director-General Margaret Chan said in Geneva.

"However, we cannot say on the basis of currently available laboratory, epidemiological and clinical evidence whether or not it will indeed cause a pandemic.

The new flu strain -- a mixture of swine, human and avian flu viruses -- is still poorly understood and the situation is evolving quickly, Chan said.

As far away as Hong Kong and Japan, health officials said they were stepping up surveillance of travelers for flu-like symptoms.

Mexico has said the new flu had killed at least 20 people and could be to blame for 48 more deaths. In all, more than 1,000 suspected cases have been reported nationwide. Most of the dead were aged 25 to 45, a worrying sign because a hallmark of past pandemics has been high fatalities among healthy young adults.

Mexico has shut schools and museums and canceled hundreds of public events in its sprawling, overcrowded capital of 20 million people to try to prevent further infections.

A foot race along Mexico City's most famous avenue was canceled on Saturday and two major soccer matches on Sunday were to be played in empty stadiums. Shopping centers were hushed, restaurant reservations were canceled and people out on the street wore face masks.

"Our goal is to break the spread of the virus in the city," Mexico City Mayor Marcelo Ebrard said after suspending 553 public events planned for coming days.

No countries or global bodies have issued travel alerts about Mexico, but a significant worsening of the flu outbreak could damage the tourism and retail sectors in an economy already hit hard by the global crisis.

MORE CASES COULD EMERGE

The WHO says the virus from 12 of the Mexican patients is genetically the same as a new strain of swine flu, designated H1N1, seen in eight people in California and Texas. All of the eight later recovered.

An emergency committee of WHO experts, convening on Saturday, will advise Chan on issues including possibly changing the WHO's pandemic alert level, currently at 3 on a scale of 1 to 6.
Share/Bookmark

PAIN IN SPAIN (SOFFERENZA IN SPAGNA)!!!


























17,4 persone su 100 sono disoccupate in Spagna (correggo, il 17,4% della forza lavoro, come giustamente indicatomi) (Spain National Statistics Institute) nel primo trimestre del 2009.
Pensate che solo tre mesi prima la percentuale era il 13,9%!!! Un anno fa la disoccupazione si aggirava all'8%.
Un'analista di BNP Paribas prevede il tasso di disoccupazione andare verso il 23% verso fine anno.
(pensate che Vaciago, noto economista italiano prevede che il picco della crisi in Italia possa essere raggiunto in ottobre....)

In Inghilterra, nel frattempo il PIL è sceso dell'1,9% nell'ultimo trimestre, pari a circa una caduta del 7,6% annua...

E VOI COMPRATE AZIONI ......COMPRATE....

In Italia nelle aziende si respira aria pesante, solo chi è stato aiutato dagli incentivi statali vede un po' di luce. Iveco e CNH hanno affossato i conti Fiat e nei prossimi trimestri camion e trattori NON saranno venduti.
Noi di Mercato libero parliamo con venditori e piccoli e medi imprenditori e gli ordinativi sono al lumicino....

In America LE BANCHE HANNO TIRATO FUORI CONTI FALSI.

I governi di USA, Svizzera, Inghileterra e Giappone stanno stampando denaro senza valore gettando le basi per una enorme svalutazione monetaria verso le divise asiatiche (con un raddoppio del prezzo delle materie prime).

L'Europa a giorni potrebbbe decidere interventi similari.

BANCHE FALLITE COME BARCLAYS E GOLDMAN SACHS, INSIEME A MORGAN STANLEY, RBS, ING, CITIGROUP, JP MORGAN, INSIEME A QUALCHE AMICO FONDO HEDGE STANNO SPECULANDO, USANDO I SOLDI PUBBLICI SUI MERCATI DI MEZZO MONDO.
E CON L'OK DI OBAMA E GEITHNER...(CHE LI GUIDANO)

Questi operatori guadagneranno miliardi e poi...poi lasceranno il cerino in mano a qualcuno e con la stessa cattiveria opereranno al ribasso GUADAGNANDO DUE VOLTE (e poi riporteranno il mercato su guadagnando nuovamente)

MERCATO LIBERO HA INIZIATO LE OPERAZIONI SHORT VENERDI' SCORSO (OGGI SIAMO IN PARITA')

RADDOPPIEREMO LE POSIZIONI NEI DINTORNI DEL 4 MAGGIO (SE GLI INDICI CONTINUERANNO A SALIRE).

E LA TRIPLICHEREMO NELL'EVENTUALITA' (SOLLEVATA DA QUALCHE ANALISTA, CHE L'INDICE ITALIANO RAGGIUNGA I 21.000).

Ai posteri l'ardua sentenza.

Dico solo che
1) Mercato libero ha previsto tutta la discesa degli ultimi 24 mesi.
2) Mercato libero ha annunciato il fallimento di Lehman quattro giorni prima che accadesse.
3) Mercato Libero è stato il primo a parlare 20 mesi fa del rischio Argentina e del rischio legato alle Unit Linked
4) Mercato libero ha individuato nel 10 marzo la data dell'INIZIO DEL BEAR MARKET RALLY (anticipandolo con diversi articoli nelle settimane precedenti - verba volant scripta manent).

Non pretendiamo di avere sempre ragione. Non pretendiamo di prendere sempre i minimi e i massimi del mercato. Tanto è vero che NON prevedavamo un rimbalzo degli indici tanto violento. ma abbiamo più volte scritto che i mercati sarebbero scesi a maggio 2009 (e non prima).

UNA COSA E' CERTA : CHI INIZIA A COMPRARE AZIONI DA LUNEDI' E NON LO HA FATTO FINO AD ORA: E' UN EMERITO COGLIONE CON LA C MAIUSCOLA ( ANCHE SE LEGGENDO IL SOLE 24 ORE di sabato - INSERTO PLUS - INVITANO A COMPRARE AZIONI).

Gli acquisti devono esere fatti solo in presenza di uno storno significativo dei mercati.

LE VALUTAZIONI ATTUALI SONO FALSE E FALSATE. IL RIALZO E' PILOTATO DA DEI BASTARDI CON LE CARTE TRUCCATE. MAI DARO' LORO L'OPPORTUNITA' DI PRENDERE UN EURO DEI MIEI RISPARMI.

Basta agire con prudenza e serenità E ACCONTENTARSI. Mai farsi prendere dalla smania di ricchezza improvvisa.

Mai sentirsi frustrati per aver perso un'occasione. In borsa di occasioni c'è n'è una ogni giorno.
Questi rialzi danno un'popportunita' tremenda di GUADAGNARE CON IL RIBASSO.

Non avere fretta, calcolate il rischio, NON PUNTATE TUTTO IN UN'UNICA GIOCATA, fate le cose con la testa e non con la pancia, non fatevi infinocchiare dai giornali, dalla televisione o dall'amico che ieri ha guadagnato (ma tace delle perdite precedenti)

Fate le vostre strategie alla sera davanti a un pezzo di carta. Studiate attentamente come entrare e dove uscire sia in perdita che in guadagno.

SONO SEMPRE I SOLITI CONSIGLI CHE VEDRETE CHE VI FARANNO GUADAGNARE SOLDI FACILMENTE.
Share/Bookmark

UNA DOMENICA DIVERSA - PARCO DELLA PREISTORIA



Mercato Libero ha tanti amici. Persone che lavorano sodo e che meritano tutto il nostro appoggio.
Il signor Amedeo è sicuramente fra questi. La sua famiglia gestisce da decenni un PARCO molto bello a pochi chilometri da Milano.

Un parco fra natura e preistoria dove i bambini e i ragazzi possono trascorrere piacevoli giornate.

Personalmente ci sono stato 3 o 4 volte (prima ancora di conoscere il signor Amedeo) con i miei figli e ci siamo sempre trovati bene. Si respira un' atmosfera ideale per riunire la famiglia dopo una settimana di lavoro.

Sono molto contento di dedicare queste poche righe a questo parco e invito chi vivesse nelle vicinanze e avesse dei bambini a provare a visitarlo in un week end di primavera. MERITA UNA PASSEGGIATA.

Molto meglio di un fine settimana a PORTOFINO o in qualche località frequentata da vecchi riccastri con la puzza sotto il naso!

PARCO DELLA PRESTORIA RIVOLTA D'ADDA (CR) - VIA PONTE VECCHIO, 21
Share/Bookmark