STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ISRAELE ALLA CONQUISTA DI GAZA - E I MERCATI???


Il conflitto Israele-Palestina sta assumendo toni elevati. L'estensione del conflitto su altri fronti NON è da escludere a priori.

Anzi, per molti potenti sarebbe una occasione per giustificare un altro crollo dei mercati finanziari.

La colpa di un altro crollo non verrebbe più addossata a banche Centrali e classe Politica (o banchieri). ma la causa sarebbe solo un fattore esterno NON IMPUTABILE A LORO quale :

- Guerra in Palestina con estensione in Iran
- Blocco delle forniture di Gas all'Europa
- Attacco terroristico di ampie proporzioni
- Uccisione di Obama
- Introduzione di virus ecc ecc

Se i governi dovessero accorgersi che la Fiducia nel sistema non dovesse ripartire... SARANNO DISPOSTI A TUTTO!!!


A GENNAIO NEL MONDO E' PARTITA L'OPERAZIONE "OTTIMISMO AD OLTRANZA"!!!

POLITICI, BANCHIERI, GIORNALISTI, ANALISTI, DATI MACROECONOMICI MASSAGGIATI......TUTTI FARANNO LA LORO PARTE.


IL PARCO BUOI DEVE TORNARE A PENSARE CHE IL PEGGIO E' ALLE SPALLE....

A dicembre hanno pilotato al ribasso l'Euriboe e il Libor (ma il mercato era sottilissimo, gli scambi inesistenti, in quanto i soldi li forniscono le banche centrali). Manipolare tali tassi è facile in presenza di bassi scambi.

A cavallo d'anno hanno poi iniziato a spingere al rialzo i mercati azionari nell'estremo tentativo di ridare fiducia. Anche qui il gioco è stato facile, complici bassi scambi. Nel proseguo...basteranno qualche notizia positiva sul fronte societario per obbligare i fund manager a comprare un po' di azioni...avendo i portafogli vuoti. E il mercato (spesso illiquido per lo scarso interesse della grande speculazione) potrà continuare a performare per qualche tempo.

La partita a poker fra Regulators e politici da un lato e Fiducia nella tenuta del sistema da parte dei cittadini, da un altro, è iniziata.


SE SOLO LA POPOLAZIONE SI RENDESSE CONTO CHE TUTTA L'ECONOMIA MONDIALE SI BASA SU UNO SCHEMA PONZI (ALIAS SCHEMA MADOFF)...I RISCATTI AUMENTEREBBERO E I IL SISTEMA ANDREBBE IN BANCAROTTA IN POCHE ORE!



Il valore degli attivi delle principali banche (se vendessero tutti gli assets in portafoglio al valore odierno) sarebbe di gran lunga inferiore al valore dei passivi e delle GIACENZE DI SOLDI NEI CONTI CORRENTI DEI CLIENTI!!!

Lo schema Madoff è molto simile a quello utilizzato dalle grandi banche americane ed europee. Il tutto grazie al concetto di RISERVA FRAZIONALE, che permette la creazione di denaro senza creazione di ricchezza reale.

Ricordatevi che sul mercato stanno per arrivare migliaia di miliardi di emissioni di nuovo debito da parte degli stati.

CHI LI SOTTOSCRIVERA'? A CHE TASSO? E SE LA QUANTITA' DI MONETA SALIRA' A DISMISURA...COSA ACCADRA' ALL'INFLAZIONE.....E QUINDI AI TASSI D'INTERESSE!!!

Ricordatevi.....nel corso dell'ultimo trimestre 2008 le banche centrali e i governi hanno spostato il rischio dalle IMPRESE/BANCHE agli Stati (e lo stato siamo noi).

Per qualche tempo ci faranno credere che le imprese vanno bene e che gli stati saranno in grado di sostenere il maggior debito.

MA POI...CON IL PASSARE DEL TEMPO LE MAGAGNE SALTERANNO FUORI....E ALLORA SARANNO DOLORI PER TUTTI.

Capire i tempi della "propagazione" e della "perdita" della FIDUCIA sarà importante per capire l'andamento dei mercati....MOLTO DI PIU' DELL'ANALISI TECNICA E DEI FONDAMENTI DELL'IMPRESA.

Chi compra oggi i mercati scommette sul ritorno della fiduciA DEGLI INVESTITORI verso l'impresa. Tale investitore non sta prendendo in considerazione l'aumento del rischio legato alla tenuta dei bassi tassi d'interesse in presenza di debiti in forte rialzo.

L'inflazione potrebbe rimettersi in moto molto velocemente distruggendo tutto l'ottimismo che si sta generando sui dati di bilancio delle imprese.
I tassi d'interesse potrebbero risalire rapidamente in quanto nessuno vorrà sottoscrivere obbligazioni di stati indebitati che non pagano interessi adeguati al rischio.

Personalmente ritengo PERICOLOSISSIMO sottoscrivere obbligazioni statali che offrono tassi di remunerazione bassi, in presenza di un debito crescente e di un forte pericolo inflattivo (data la quantità di moneta che viene immessa).

Se fosse per me e per i miei clienti le aste per le nuove e missioni di obbligazioni statali in INGHILTERRA, USA, GERMANIA, FRANCIA, ITALIA ECC ECC andrebbero deserte.

e SE DOVESSE CAPITARE..............ADDIO RIPRESA DEI MERCATI......

VEDREMO IN CORSO D'OPERA....QUALI DELLE DUE FORZE (QUELLA DEI POLITICI O QUELLA DEL BUON SENSO) PREVARRA'.
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41 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima analisi...e i miei complimenti piu sinceri.vi seguo sempre e sono pienamente daccordo su quello che scrivete. vorrei farvi una domanda un po più specifica..cioè secondo voi i mercati correranno in questo primi giorni poi...

ML ha detto...

Possono correre anche più a lungo di qualche giorno.
Occhio a prendere posizione in un senso o nell'altro.

I rialzi li userei per aprire posizioni al ribasso ma sempre controllando il rischio e ponendomi degli obiettivi di PERDITA.

L'S&P500 sopra i 1020 sarebbe un evento da shortare...ma vedremo!

Anonimo ha detto...

Mi sembra una di quelle partite di poker dove uno rilancia tutte le mani e l'altro passa sempre.
Per esperienza vi dico che di solito finiscono così: quello che ha passato per tutta la partita inizia a rilanciare fortissimo e in 4 mani si prende tutto. Nella fattispecie, un bel rilancione sarebbe la Cina che compra 2000 tons di oro e rende completamente convertibile con tutte le valute lo yjuan.
Chi avrebbe le carte per battere una mano così?
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

L'inflazione però cresce prima dei tassi, e comunque l'obbligazionario statale non riesce a recuperare le fiammate inflattive.
Quindi chi ha capitale all'inizio lo vedrà svalutarsi in termini di potere di acquisto, sia per il ritardo sia perchè farselo remunerare al 2% lordo è ridicolo. Quindi all'inizio tanto vale tenersi liquidi o fare immobilizzazioni liquidissime a breve per non farsi bloccare da tassi al 2% con bond pluriennali in emissione.

Domandona: ma se fino a 3 mesi fa con l'euribor a 1 mese al 5,2 % c'era chi faceva fatica a pagare le rate anche qui da noi, se l'euribor 1M risale e va al 7-8% cosa succede qui in Italia dove il 70% dei mutui sono a t.v. ? Crolla tutto secondo me.

Doge ha detto...

Pare che nel 2009 solo gli Usa dovranno emettere 2000 miliardi di dollari di obbligazioni per continuare a galleggiare, aiuti non penso che verranno dal mondo arabo che dovrà a sua volta trovare una soluzione al crollo del petrolio (quindi minor risorse da dedicare agli usa), crisi finanziaria che inizia a frenare l’esplosione immobiliare tipo UAE (non vorrei dire fesserie ma a Dubai verrà introdotta l’ IVA per recupere quattrini più altre norme per favorire la vendita di immobili, tipo divieto di dividere appartamenti in co-sharing con altre persone) si vocifera inoltre che dovranno emettere loro stessi delle obbligazioni per recuperare liquidità. In più Israele rischia di destabilizzare ulteriormente l’area medio orientale.
L’Europa sappiamo come è messa: UK in forte crisi, Italia politicamente deceduta (e non solo politicamente), Spagna prosciugata (con riserve auree oramai inesistenti), Irlanda (la prima candidata al default) ecc...
Russia, con surplus monetario (da petrolio) prosciugato dalle grandi aziende-stato alla gazprom (non vorrei che chieda soldi all’ucraina più per bisogno che per politica).
L’India rischia di trovarsi impelagata con il Pakistan in tafferugli che rischiano di destabilizzare tutta l’area, e non solo.
La Cina è proprietaria di 2/3 del debito pubblico monetario americano, e come se gli americani tenessero i cinesi per le palle e viceversa (che brutta sensazione), ma hanno il vantaggio di poter giocare la prima mossa (vedi RedLizard).
Giappone,in perenne crisi le industrie automobilistiche e motociclistiche stanno abbandonando le competizioni in modo massiccio, probabilmente sanno cose che noi non sappiamo o è solo per prudenza?
Sud America: Ecuador già in default da 30gg, Argentina prossima candidata, Venezuela con petrolio a 40$ non può più fare la voce grossa e Chavez non è un santo (così come non lo è Barak Obama pertanto non può/possono fare miracoli), Brasile stabile (anzi visto i disastri che ci sono in giro, lo vedo positivamente come M.Nista).
Africa: tra dittatori, interessi cinesi, rivoluzioni guerre e oleodotti e materie prime è solo terreno di conquista di grossi gruppi e senza troppa etica. Se non puoi disporre di un miniesercito e qualche tonnellata d’oro meglio lasciare perdere sennò oltre al portafogli ci si lascia anche la pelle.
Concludendo penso che gran parte dell’economia dipenda dal prezzo del petrolio o questo risale la china (come anticipato da Barrai se non erro) in questo 2009 (generando profitti prosciugandoli alle popolazioni) o il meccanismo mondiale rischia di incepparsi e la partita diverrà veramente politica (e qui vedo l’italia moolto male) come una guerra di trincea, un mercato tendenzialmente imballato dove il debito eroderà una economia reale portando ad un aumento della disoccupazione e ciò che ne consegue sia economicamente che socialmente.

Anonimo ha detto...

Ora ho capito che siete ribassisti: anche solo ipotizzare che l'S&P500 possa toccare i 1020 a breve mi porta a domandarmi: ma per quale motivo non comprate se pensate possa arrivare fin li?Per paura? intorno a Natale eravamo a 870, ed oggi siamo già a 930, non era un bel margine per comprare? Avevo parlato 15 giorni fa di Unicredit a 1,50 come grande affare e mi avete detto che se svalutasse il giusto perderebbe 100 miliardi di euro? Intanto ha preso il 20% nelle feste e se ha perdite potenziali su partecipazioni e su assets probabilmente è per quello che è passata da 8 a 1,5.Non potrebbe aver gia scontato? Deve per forza andare a zero una banca che ha comunque chiuso l'anno con 25 miliardi di euro di liquidità in una crisi di portata storica?

Anonimo ha detto...

Secondo me è una guerra persa in partenza nel senso che il coltello dalla parte del manico ce l' hanno i politici, ormai hanno fatto 30 e se serve faranno anche 31,32,33,...che il sistema crolli non mi pare convenga ai grandi poteri! E' forse più logico che gli convenga che il sistema si indebolisca molto ma senza crollare in modo che loro poi avranno più potere! Per esempio se gli stati continuano ad indebitarsi a questo ritmo saranno sempre più nelle mani dei creditori.La guerra israeliana secondo me era pianificata da molto tempo: questo era il momento miliore poichè il petrolio costa poco mentre prima i mercati lo avrebbero spedito a 200 per direttissima e la Francia, che è più filoaraba ha lasciato la presidenza UE e in USA non c'è ancora un presidente in carica! sono manovre militari troppo articolate e ampie per essere progettate in poco tempo...

paolo m ha detto...

quindi ? red lizard spigati meglio anche per i mortali come mè ciao e grazie

ML ha detto...

All'anonimo di Unicredito.
Unicredito è passata da 8 a 1,5.
Che differenza c'è se da 1,5 va a 2,3???
Non lo fa per il suo bilancio per per un riposizionamento dei fondi sul mercato.
Unicredito deve dimostrare di saper correre con le sue gambe....così l'aumento di capitale gli farà bene. Poi dal 1 Febbraio, se va a 2,3....ci divertiamo a venderlo al ribasso.
Ebbene, si, siamo ancora convinti che rialzi sopra i 1000 punti di S&P500 in tempi brevi siano insostenibili per il mercato.
Preferiamo essere venditori in quell'area che compratori in questa.
Comunque per ora stiamo alla finestra e guardiamo alle occasioni.

Anonimo ha detto...

Roba da matti, la colpa di tutta questa crisi? Il diavolo!!
leggete
http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/1059-la-crisi-economica-mondiale-colpa-di-satana-il-demonio-suggerisce-sceglie-sbagliate-solo-per-dividerci-molti-vescovi-non-credono-al-maligno

Anonimo ha detto...

A Paolo che mi chiede spiegazioni, dico solo che finora la Cina non si è mossa, che lo Yjuan è da anni mantenuto debole per favorire le esportazioni cinesi.
La Cina è, tornando all'esempio del poker, il giocatore che non gioca mai e che ha davanti una montagna di fiches.
Se gli USA smettono di comperare merci cinesi, e questo sta già accadendo, la Cina perde ogni interesse a mantenere debole la propria valuta e si orienterà sullo sviluppo del proprio mercato interno (cosa che ha già fatto con un piano infrastrutturale da 700 mld $).
Per far ciò farà due cose:
1- Darà una base solida alla sua valuta, cioè comprerà oro
2- Renderà scambiabile lo Yjuan su tutti i mercati, ovvio che tutti lo comprerebbero.
Questo darebbe una mazzata terribile al dollaro e ai titoli USA (e probabilmente anche a euro e titoli UE), provocherebbe un fortissimo rallentamento della globalizzazione e un aumento del costo delle materie prime in occidente (cibo, benzina, ecc.).
L'unico aspetto positivo che vedo è che prima o poi da questo punto bisognava passarci. La globalizzazione non puo durare per sempre a spese del popolo cinese, e solo l'arricchimento di quest'ultimo gradualmente attenuerà gli squilibri che oggi sono tutti in capo al sistema finanziario.
Se superiamo l'all-in della Cina, tra qualche anno avremo ancora una partita da giocare, e il mondo sarà un posto più bello e con meno squilibri.
Saluti.
RedLizard
P.S. sono mortale anch'io e neanche sicuro di aver capito bene le cose...

Anonimo ha detto...

A proposito di riserva frazionale, mi sono visto durante le vacanze questo stupendo documentario sulla storia dei money-makers banchieri internazionali:
http://video.google.com/videoplay?docid=-515319560256183936
Guardatevelo è veramente eccezionale e attuale.
C'e' anche la traduzione in italiano online: http://www.signoraggio.com/signoraggio_isignorideldenaro.html
Bisognerebbe organizzare proiezioni pubbliche del film in tutte le città italiane.
Luigi

Anonimo ha detto...

Sono essenzialmente daccordo con Redlizard. C'è solo un vincolo tecnico allo sviluppo interno del mercato cinese è credo stia in questa semplice affermazione "se ogni cinese decidesse di comprarsi il frigorifero credo che non esisterebbero sulla terra sufficienti risorse e materie prime per produrli" non so se siete daccordo....
BOB

Anonimo ha detto...

Ma perchè preoccuparsi tanto...........
Obama , tanquillo e beato in vacanza alle Hawai mi rende sereno.....
Sa il fatto suo?
Cosa ne pensate?
RobertoLara

Anonimo ha detto...

continuo a non capire perchè non comprare unicredito a 1.5 per venderla a 2.3 ( +55% ). non so cosa si possa chiedere di piu ad un titolo che fare il 55% magari in un mese o due. Comunque io le ho comprate a 1,5380 a meta dicembre, e vi dirò poi quando le vendo; non ho alcuna pretesa che il mercato salga e basta: mi metto in gioco e questa mi è finora andata benone; ribadisco che a 1,5 passava un supporto di lungo termine, non credo al vostro target di 1, e non credo neanche che se come penso il mercato puo tornare indietro debba per forza fare sfracelli.

Anonimo ha detto...

La Livni FA SCOPPIARE LA TERZA GUERRA MONDIALE E LUI STA ALLE HAWAI.... ZIO MICHELE PERCHé???
LA MIA è UNA DOMANDA SERIA E NON UNA PROVOCAZIONE.
RobertoLara

Anonimo ha detto...

Oggi ho letto in un forum un commento un po' inquietante,chi lo ha scritto e' una persona nota per i commenti sempre interessanti e qualificati.

http://cobraf.wallstreetitalia.com/forum/coolpost.php?topic_id=6303&reply_id=133565

Anonimo ha detto...

Io in verità vedo gli USA diventare come l'URSS, sconvolgimenti sociali non sono possibili...sarebbero di dimensioni troppo elevate...e non ci credo che in nome del benessere spropositato si faccia un casino spropositato...questa partita sarà giocata dalla politica...i cinesi...i cinesi...si possono permettere tutto...speriamo solo che facciano la cosa giusta.

Un Neopromotore

Luca

P.S:

I Rischi Default sono diventati maggiori di quelli del 2008.
Ripeto: il 2009 sarà pieno di scommesse, forse le stesse del 2009. Vedremo!!!

Anonimo ha detto...

Il ragionamento di Redlizard è tutto in astratto. I cinesi sono legati a filo doppio agli Stati Uniti. Non possono fare mosse di quel tipo, in primo luogo perchè non hanno la supremazia militare e secondariamente perchè non appena iniziano a vendere dollari sono fottuti perchè crolla il valore dei loro crediti.
Che poi la globalizzazione sia a spese dei cinesi mi sembra una vera e propria assurdità. Mi sembra che sia a spese delle classi medio-basse dell'occidente che subiscono la competizione asiatica.
E non dimentichiamoci che la Cina ha problemi di tenuta socio-politica, è ancora da dimostrare che il sistema possa tenere nel momento in cui si sviluppa una classe media capitalista. Detto questo la situazione rimane complessa e rimangono possibili eventi e sviluppi che cambieranno radicalmente lo scenario politico-economico a cui siamo abituati.
Luigi

Anonimo ha detto...

Perchè non scrivete CHIARAMENTE cosa un risparmiatore dovrebbe fare per il 2009?
- mettere i soldi nel mattone no perchè scenderanno i prezzi
- comprare azioni no perchè crollerà tutto
- comprare bot no perchè c'è il rischio che fallisca l'italia!
- comprare obbligazioni corporate no perchè se crolla la fiducia crolleranno anche i prezzi di esse
- fondi comuni liquidità (quali precisamente?)no perchè non l'ho ben capito (?)
Si può sapere qual'è il vostro consiglio per chi detiene dei risparmi? non mi interessa che sia poi opinabile o meno, vorrei solo una risposta chiara che non sia 100% bund perchè poco poco la deutsche bank inizia a tremare il bund non potrà non risentirne e perchè non si mette mai tutto su un solo uovo.
Grazie anticipatamente.

ML ha detto...

Caro lettore lo abbiamo detto tante volte cosa si deve fare e spiegato in tanti articoli per tutto il mese di dicembre, ma vediamo di risponderti:
1) oro fisico
2) Contante
3) Materie prime
4) due o tre conti in banche di nazioni differenti
5) Investimenti alternativi (quali terreni)
6) obbligazioni a tasso fisso corporate a scadenza breve (selezionate)
7) Liquidità da utilizzare sui mercati azionari con stop loss e operazioni anche hedgiate.
8) evitare tutti gli investimenti non liquidabili in pochi minuti

Importante la percentuale di questi investimenti che dipenderà dal momento e dal grado di rischio dell'investitore.

Come vede ne ha da lavorare per organizzare un portafoglio efficiente.
Non è il NON FARE, ma il fare organizzato.

Il suo modo di vedere gli investimenti è negativo, il nostro è propositivo.

ML ha detto...

Su Unicredito....qualcuno disse le stesse cose quando il titolo era arrivato a 5 euro...poi a 4 e infine a 3.
A 1,5 sarà un buon prezzo...ma da cosa dipende il prezzo? dalla capacità di non fallire e di avere un patrimonio che abbia valore rispetto ai debiti. Infine dalla capacità di mantenere dei buoni profitti.
Quindi....rimbalzoni sempre possibili sul titolo.
Cambi di tendenza di lungo periodo sono per ora difficili da valutare.
Le ricordo che Unicredito valeva 2,30 a novembre.
Trovo che ha fatto benissimo a comprare il titolo, ma stia attento a valutare quando uscire.

Anonimo ha detto...

Io vorrei un consiglio da esperti: possiedo qualche buono fruttifero(in lire) con scadenza trentennale degli anni 80 ,per un controvalore attuale di qualche decina di migliaia di euro,che allo stato attuale mi da un rendimento del 30% circa(una rarita' se si pensa ai rendimenti di oggi).....Questi buoni scadono nel 2012 e considerando lo stato delle cose ma anche l'altissimo rendimento annuo che mi offrono sono molto indeciso se tenerli a cambiarli e comprare dell'oro a lingotti.... illustri esperti cosa mi consiglierereste??????
Cesare

Anonimo ha detto...

Sinceramente parlando:

1-Se gli USA smettono di comprare le robe cinesi gli avanzi cinesi evaporano e cosi i fondi per sviluppare un mercato interno per ora molto piccolo.

2-Se Gli USA non comprano più e la loro economia si indebolisce, cosa quasi impossibile con tutto quello che Obama vuole spendere...il dollaro cala e i crediti cinesi perdono una valanga del valore reale dei loro crediti come già detto da un altro lettore.Ma anche lo yuan non andrebbe molto bene perchè l' economia cinese ne subirebbe un grave colpo e avrebbe minori soldi per finanziare lo sviluppo e il mercato interno! Ergo gli squiibri si riaggiusteranno ma molto molto lentamente in modo tale da provocare minori danni possibili! Su Obama e Israele siete straordinari: prima dite che è un politico straordinario, poi che gioca a golf in vacanza mentre sta per scoppiare la 3à guerra mondiale (cosa ovviamente ridicola) e poi che la guerra è stata pilotata da Bush per lasciargli una palla avvelenata....incredibile, non dico altro! LA verità è che la guerra era decisa da tempo, non avrà molte ripercussioni e Obama non ha le palle per prendere posizione e trova la scusa nel fatto che formalmente non è ancora in carica...ma quando vuole decidere l' ordine dei lavori del congresso per salvare le disastrate imprese automobilistiche amiche sue o varare il piano di rilancio allora è in carica....insomma è in carica quando gli fa comodo! Politicamente parlando è un gran volpone....lasciando il problema agli altri non scontenta nessuno! Dicendo che vuole salvare le auto anche non scontanta nessuno, male che vada la gente se la prendeà coi repubblicani....lui sarà stato cmq il salvatore, anche se il biglietto non è gratis come vule farci credere! Gentile Paolo, come puoi sostenere che il conto della globalizzazione lo pagano i cinesi se è solo grazie ad essa che riescono a mangiare tutti??? Che tu mi dica che sono loro a fnanziare i consumi americani col loro risparmio ci sta, ma non lo fanno certamente per beneficenza....se non lo avessero fatto sarebbero ancora in una condizione semimedievale.PS Conosco imprenditori attivi in Cina e da quello che mi hanno testimoniato il sistema si regge ull forza militare del regime, chissa per quanto però....consiglierei a chi da agli USA e ai repubblicani in particolari di farsi un viaggetto in Cina che poi ne riparliamo.Reputo il signor Nista troppo intelligente e molto più internazionale di me per non conoscere queste verità. Luca Salvarani, Mantova

ML ha detto...

Caro Cesare, con quei rendimenti che lei dice non esiste dubbio: tenerli...

Se come dice lei le rendono in poco tempo il 30%. (penso che lei si riferisca al 30% in poco più di tre anni!!!
Ovvero oltre il 9% annuo (il rischio di default dell'Italia è ben prezzato, può tenerli).
Nel caso potrebbe hedgiarli con un futures assicurandosi il rendimento differenziale!!!

ML ha detto...

Caro Luca, non penso che ti riferissi a me sulla guerra. La guerra a Gaza non so che implicazioni possa avere. Ma il momento per farla è stato deciso a tavolino da tutti.
Lo stesso Obama avrebbe potuto dare il suo ok.
"fatela adesso e finitela prima del mio insediamento..io ho altre cose di cui occuparmi" potrebbe aver detto agli israeliani....
Non credo che Bush abbia voluto innescare una bomba per Obama...ma i prossimi giorni ci diranno chi ha ragione.

Anonimo ha detto...

io dico che chi è negativo è cieco e non vede le grandi buy opportunities sulle borse. Sono d'accordo con quell'anonimo che parla di Unicredito. Telecom,Alleanza,Fastweb sono esempi di titoli che hanno già abbandonato non di poco i minimi, e che non torneranno piu sotto di essi,anche se qualche catastrofista parla di S&PMib a 10000. Fatto piu grave è l'ostinazione di molti a vedere ribassi catastrofici dopo che i mercati sono 18 mesi che scendono e dopo che in autunno hanno fatto la capitolazione di cui si parla in questo sito dall'anno scorso,lasciando poi spazio a 3 mesi di mercato in consolidamento. Poi le palle di entrare su Telecom quando tutti le buttavano a ottobre non ce l'ha mai nessuno (io si!!!e me le tengo); le stesse palle che ho avuto a prendere le Fiat intorno a Natale ben sotto i 5 euro,,,vediamo se anche stavolta mi va bene.

Anonimo ha detto...

http://cobraf.wallstreetitalia.com/forum/coolpost.php?topic_id=6303&reply_id=133565

quello che è stato scritto qui è alquanto bizzarro. Per quanto nulla mai si possa escludere in nessun angolo del mondo mi pare che non sia poi obbligatorio aspettare l'anno nuovo per sparare stronzate; inoltre se proprio doveva succedere qualcosa di cosi drammatico quale periodo migliore lo scorso autunno in cui il panico era a livelli massimi?Le aziende di colpo non hanno piu alcun valore?il capitalismo è in crisi? c'è la fila come nel 29 a ritirare la minestra?i patrimoni aziendali sono asset valutabili zero? i tassi sono alle stelle? il costo della vita è destinato a prosciugarci tutte le risorse? Ma per favore.....

ML ha detto...

All'anonimo che dice che chi è negativo è cieco....gli dico che chi è positivo ....potrebbe rimanere muto per molti e molti mesi...non avendo il coraggio di ammettere i propri errori (essendo anonomi.

Mi telefoni e facciamo una scommessa a 6 mesi su alcuni prezzi.

Abbia le palle per farlo invece di scrivere in modo anonimo.

Comprate...ma fatelo con testa e controllo del rischio.

Io attendo

Anonimo ha detto...

ringrazio mercato libero per la risposta!
Per il punto 1) oro fisico: ma dove si compra?
3) materie prime : conviene acquistare etf su petrolio, alluminio ecc? li monitorerò per bene
6)obblgazioni corporate: fiat 2011 non mi sembra male ... che ne dite?

Anonimo ha detto...

Non ho bisogno di fare scommesse con lei, le faccio direttamente con il mercato. Le Telecom le ho in carico a 0,83 guadagno quasi il 50% e per ora non vendo (ma a 1,50....); le Fiat le ho prese sotto i 5 e alcune anche sopra; le Unicredito a 1,63; le Eni a 14,70; le Mediaset a 4,35; le Finmeccanica a 9; le Seat a 0,064; le Intesa a 2,34. Io ribadisco la mia idea: lei è stato superlativo lo scorso anno e mi diede anche una bella spinta a me nello stare lontano dai mercati, e nel mettermi degli stop loss (grazie per questo), ma pur stimandola molto ritengo che lei predica bene e razzola male: non aver comprato, neppure un 30% del portafoglio sui cali autunnali(anche solo per rivendere tra 2 settimane....) mi permetta ma per me è un errore. Lei ha detto per tanto tempo di aspettare, che si sarebbe comprato in ottobre e novembre 2008, nel pieno della recessione, poi però cambia idea e ritocca i target sempre piu giu: a un certo punto questo gioco non funziona piu e perderà delle occasioni. Ora lei mi dirà come a tutti che l'obiettivo primario è preservare i capitali. Giustissimo, ma allora basta parlare di borsa, e ragioni su come impiegare la liquidità all'1,75% annuo piuttosto che all'1,45%. Coi prezzi di borsa in saldo e i tassi cosi bassi per me, e lo ripeto, non aver già accumulato è un errore, mi creda anch'io me la sono fatta sotto quando compravo 2 mesi fa, eppure ho già discreti risultati: i prezzi sono sempre gli stessi nel caso peggiore, e alcuni temi mi danno già rendimenti del 30-40% in 2-3mesi. Lei pensa che a breve finirà tutto e crollerà il mondo; io no....se poi mi sbaglio me la squaglio anch'io, ma almeno ho mantenuto fede alla regola numero 1 della borsa: compra quando tutti vendono, e dubita della bontà dell'investimento quando c'è euforia. Anche Michele Nista che tutto è tranne che un'idiota sono 3 mesi che le dice che i mercati, punto piu punto meno, hanno toccato i minimi. Buon 2009.

ML ha detto...

oRO FISICO:PRESSO BANCO METALLI O ALCUNE BANCHE CHE FANNO IL SERVIZIO

Materie prime, è prematuro l'acquisto ma ritengo che fra uno o due mesi (davanti a un eventuale crollo) si possano acquistare tramite ETF

Obbligazioni corporate: preferisco Telecom 2010 convertibile.

Preferisco scadenze nei 18 mesi.

Anonimo ha detto...

in merito ai rendimenti dei buoni di cui prima, mi riferivo al 30 % annuo .. significa che su 10000 euro ho un gain di 3000 euro quest'annno poi su 13000 avro'3900 nel 2009 e via discorrendo proprio perche' fruttiferi!!!
bella rendita!!! credo proprio che li terro' anche con rischio defoult
cesare

ML ha detto...

Caro cesare....li tenga stretti stretti...

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono un vs caro lettore! esistono fondi della banca centrale europea? come si chiamano che su internet non li trovo???
grazie per l'attenzione.
Max, Firenze

Anonimo ha detto...

Rispondo a Luigi che contesta il mio ragionamento. (post delle 22.37)
Ti faccio una domanda: se tu hai un creditore che ti deve un sacco di soldi ed è in gravissima difficoltà, gli vai incontro anche a costo di incassare un pò meno, o fai il duro col rischio di non beccare più niente?
Visto il credito che la Cina ha con gli USA, perchè mai dovrebbe forzare il dollaro verso l'alto, col rischio di agevolare un default? Molto meglio sostenere il debitore, anche a costo di ricevere una valuta più debole, o no?
Seconda obiezione: Tu dici che non è vero che sono i cinesi a pagare i costi della globalzzazione, ma le nostre classi medio-basse.
Non è vero. Un lavoratore da noi guadagna 10 volte di più del suo omologo cinese e lavora la metà. Ha tutele, sindacati, sanità, ecc. ecc. Là non hanno niente.
Solo il riequilibrio di queste differenze attenuerà l'impatto della globalizzazione. E questo riequilibrio DOBBIAMO SPERARE che avvenga con il miglioramento delle LORO condizioni lavorative, non con il peggioramento delle NOSTRE.
Infine, per piacere, non rispondermi che da noi la vita costa di più, perchè è proprio questo il nocciolo del problema.

Infine una nota per Luca Salvarani (post delle 3.31), che contesta a Paolo una affermazione che invece ho fatto io.
Sono convinto che i lavoratori cinesi (e indiani) siano stati il motore della globalizzazione in questi anni esattamente come gli schiavi lo sono stati per l'america due secoli fa. L'occidente vive di rendita su questa forza lavoro, mangia grazie ad essa, come dici tu.
Ci hanno dato la loro forza lavoro quasi gratis per beneficienza? Certo che no! Nessuno lo ha mai detto. Fatto sta che oggi quasi la metà del pianeta lavora, produce e vive a valori di un decimo rispetto ai nostri. O capiamo questo, o faremo come quelli che, quando il mare si ritira, si incamminano sulla battiggia a prendersi lo tsunami in faccia.
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Egregio dot. barrai,ma le obbligazioni convertibili telecom 2010 al prezzo di 115 le trova ancora attraenti?
saluti
max

Anonimo ha detto...

Scusa Redlizard, ma in cina nelle campagne si lavora per molto meno e in condizioni peggiori. Siamo noi che abbiamo consentito ai cinesi di passare da nazione sottosviluppata a potenza economica in meno di 10 anni. Guarda che i primi a non volere le tutele sono i potenti cinesi perchè così possono distruggere l'industria occidentale con i costi bassi. Non parliamo poi del cambio manipolato al ribasso, del mancato rispetto delle regole commerciali etc etc.
Vorrei che tutti i lavoratori cinesi avessero uno stipendio decente e tutte le tutele di noi occidentali, poi vediamo come sono competitivi visto che la qualità delle loro merci è molto più bassa.
Luigi

Anonimo ha detto...

Stiamo dicendo la stessa cosa.
Rileggi e vedrai che siamo d'accordo.
Ciao
RedLizard

Anonimo ha detto...

Non proprio RedLizard. Cmq se era una provocazione per farci riflettere ben venga.
Tu pensi che la Cina condurrà il gioco io penso che alla fine lo subiranno e che andranno in crisi dall'interno più dei paesi occidentali se si va in depressione profonda. Hanno una minoranza acculturata che se rimane disoccupata scatenerà la rivolta politica contro il regime:

CINA Disoccupati in aumento, forte rischio di rivolte


La Cina assisterà a un'ondata di proteste nel 2009 mentre la disoccupazione alimenta il malcontento sociale. Lo scrive un giornale di Stato, avvisando senza mezzi termini dei rischi per il partito comunista al governo a fronte della crisi economica.

Il rapporto, insolitamente duro, pubblicato dal giornale Outlook (Liaowang) questa settimana e diffuso dall'agenzia stampa, riferisce che la contrazione economica potrebbe suscitare l'ira di milioni di lavoratori immigrati e di laureati senza lavoro.

"Senza dubbio, ora stiamo entrando in un periodo culminante per gli incidenti di massa", ha detto un reporter di Xinhua, Huang Huo, al magazine, usando l'eufemismo usato ufficialmente per definire rivolte e proteste.

"Nel 2009, la società cinese potrebbe assistere a ulteriori conflitti e scontri che potrebbero mettere alla prova la capacità di governare a tutti i livelli del partito e del governo".

Il presidente Hu Jintao ha promesso di rendere la Cina "una società armoniosa", ma dovrà vedersela con la crescente tensione per la riduzione dei posti di lavoro e i magri salari, oltre che con una lunga insoddisfazione per gli episodi di corruzione e le confische dei terreni.

La Cina ha davanti anche un anno di anniversari politici difficili, in particolare il 20esimo anniversario della soppressione delle rivolte pro-democratiche in piazza Tienanmen nel giugno 1989. Una data che ha già galvanizzato la campagna "Charter 08" di dissidenti e attivisti che chiedono profonde riforme democratiche.

Le maggiori minacce al tessuto sociale cinese giungeranno dagli studenti laureati, che hanno davanti un mercato del lavoro sempre più difficile e salari in calo, nonché da un'ondata di lavoratori immigrati che hanno perso il lavoro dopo la chiusura delle fabbriche che si basano sull'export.

La chiusura degli stabilimenti, i licenziamenti e le difficoltà a pagare la sicurezza sociale hanno già scatenato una serie di proteste, secondo quanto riferisce il rapporto.

Alcuni istituti di statistica hanno stimato che quasi 10 milioni di lavoratori agricoli immigrati abbiano perso il lavoro, secondo quanto riferisce il giornale.

Se si includono gli studenti laureati nel 2008 che non hanno trovato lavoro, ci saranno oltre 7 milioni di diplomati all'Università o al college alla ricerca di un lavoro quest'anno, ha calcolato Huang.

L'obiettivo del governo cinese di una crescita del Pil dell'8% nel 2009 genererà solo 8 milioni di nuovi posti di lavoro nell'intero paese, ha aggiunto Huang. Nel 1989, gli studenti insoddisfatti erano alla base delle proteste.

"Se nel 2009 ci sarà un gran numero di lavoratori agricoli immigrati senza lavoro che non trovano lavoro per sei mesi o più, girando nelle città senza un reddito, il problema sarà anche più grave", ha detto Huang.

Huang è il capo ufficio di Xinhua nella città meridionale di Chongqing, da tempo focolaio di rivolte.

Altre parti della Cina hanno registrato manifestazioni locali contro abusi della polizia, corruzione e la chiusura delle fabbriche.

Ian Bremmer, presidente del gruppo di consulenza sui rischi politici Eurasia, ha tratteggiato di recente uno scenario più ottimistico, escludendo una crisi di questo tipo nel 2009.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Qin Gang ha detto che il suo governo riuscirà ad affrontare i momenti difficili: "Abbiamo la capacità e la fiducia per garantire una crescita relativamente rapida e stabile dell'economia cinese e per assicurare una stabilità sociale".

L'economia cinese è cresciuta del 9,9% nei primi mesi del 2008 rispetto all'anno precedente. Ma alcuni economisti dubitano che il governo possa raggiungere l'obiettivo di una crescita dell'8% nel 2009.

Il report di Outlook ha anche sottolineato che il malcontento sociale ha radici più profonde delle sole preoccupazioni sulla crescita, con soggetti politicizzati che possono esplodere.
Luigi

Anonimo ha detto...

C'è del marcio in Danimarca ?

http://www.cphpost.dk/index.php/news/national/43927-national-bank-more-unemployment-and-bank-failures.html

Saluti.
M.