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CHIASSO BENVENUTE LE CRIPTOIMPRESE !

il giornalista Andrea Finessi SUL GIORNALE DEL POPOLO parla della CRYPTOPOLIS

Dalla cittadina un gruppo di pionieri delle monete virtuali intende trasformareil Ticino in una nuova criptovalley a metà strada tra Zurigo e il polo di Milano

andrea finessi
zxy Criptovalute. Solo il nome fa pensare a qualcosa di nascosto, criptato e, quindi, per definizione, oggetto di loschi affari. In realtà le monete digitali nate dalle rovine della crisi finanziaria del 2008 fanno parte di un nuovo sistema in cui ogni tipo di transazione è visibile all’interno di una infrastruttura di dati (detta blockchain) in cui ogni cosa è registrata ed è perciò visibile ad un controllo. 
Dal loro esordio nel 2009 con il BitCoin se n’è sentito parlare quasi sempre soltanto in contesti negativi. Tuttavia oggi qualcosa comincia a cambiare, perché ci si sta accorgendo che il problema non è lo strumento in sé, ma il modo in cui esso viene usato, come ribadisce anche Paolo Barrai, uno degli esperti che gravitano all’interno di una nuova realtà che sta nascendo a Chiasso, da cui sta prendendo il via una vera e propria rivoluzione in questo innovativo ambito.
Come ci spiega infatti lo stesso Barrai (influencer e blogger di Mercato Libero), negli ultimi anni Zurigo si è trasformata in una criptovalley, ovvia un polo di aziende e realtà che seguono questo nuovo settore della finanza digitale, investendo e creando innovazione. 
Allo stesso modo anche  Milano sta diventando un centro di eccellenza con una sorta di laboratorio di ricerca, incubatrice per nuovi tecnici. 
Si tratta di due poli strettamente correlati e Chiasso, per varie ragioni, geografiche, linguistiche, logistiche, ma anche finanziarie ed istituzionali, praticamente sta in mezzo e potrebbe fungere da ponte tra le due realtà.  
«Si è prediletta Chiasso come anello di congiunzione e in breve tra qui e Lugano si sta creando un “ecositema” capace di attirare interessi e persone, magari anche dalla blockchain globale. La nostra ambizione è di riuscire a trasformare Chiasso in una nuova eccellenza: abbiamo la base di persone e networking per riuscire a sviluppare questa iniziativa». 
Concretamente in uno stabile di via Motta 10 da qualche mese  si sono insediate alcune nuove imprese e continuano ad arrivare start-up interessate a lanciare nuovi progetti. Tra i fondatori di questo nuovo sistema vi sono la Digital Identity SA,  WMO, la EIDOO SA e la BHB Network: chiamarle aziende sarebbe improprio, perché si tratta di qualcosa di più. Meglio definirle come un laboratorio creativo, un gruppo di appassionati, di esperti, di ingegneri, che stanno creando a Chiasso un polo del fin-tech, ovvero la tecnologia applicata alla finanza. «Stiamo portando avanti diversi progetti - spiega al GdP Davide Baldi di Digital Identity,  - per creare un pool di persone affiatato, che funga da aggregatore di imprese. Al momento siamo circa una cinquantina di persone. Il mercato ci sta dando ragione e se la cosa va bene, ci sarà lavoro per tutti». La carne al fuoco è tanta, a quanto raccontano. 
A Chiasso infatti vi sono già sviluppatori e consulenti legali, ma tutto questo movimento avrà un impatto per fiscalisti, avvocati, bancari, per chi si occupa di marketing. In una parola: indotto. Ne è un esempio quanto sta coinvolgendo quattro istituti bancari della piazza finanziaria luganese che, tra qualche  mese,   intendono proporsi sul mercato con nuovi prodotti legati alle criptovalute.

Non solo criptoimprese
Tra le iniziative più interessanti per Chiasso vi è anche la creazione di una nuova fondazione con cui si vorrebbe attirare nella cittadina sviluppatori capaci di generare conoscenza e tecnologia. Eidoo ad esempio ha già generato un prodotto per gestire il portafoglio di criptovalute ed entro questo mese emetterà una sua criptovaluta. Si vorrebbe però creare anche un polo di competenze da condividere con giovani attraverso corsi di approfondimento sul tema blockchain e criptovalute.
In questo senso il Municipio di Chiasso ha deciso di sostenere questo nuovo sviluppo per il futuro della cittadina. Nei giorni scorsi l’Esecutivo comunale ha incontrato imprenditori e sviluppatori attivi in questo nuovo mondo di monete virtuali, i quali hanno spiegato al Municipio il potenziale di crescita del nuovo mercato che va  diffondendosi sempre di più nell’economia con varie applicazioni concrete. Al Municipio è stato proposto di entrare come socio fondatore nella costituzione di una fondazione no profit del Blockchain lab (BHB), la quale dovrebbe coinvolgere esponenti di spicco di queste tecnologie e dell’applicazione BitCoin. L’Esecutivo ha  apprezzato queste iniziative e quale primo gesto ha accettato per il pagamento delle imposte un versamento fino ad un importo massimo di 250 franchi in valuta Bitcoin dal 2018. Per il sindaco Bruno Arrigoni si tratta di un nuovo scenario economico a cui guardare con positività: «Queste aziende e questo gruppo di esperti hanno trovato in Chiasso la loro sede ideale. Quindi da questo punto di vista il Municipio intende sostenere questa realtà, che per il momento appare molto interessante e con un buon potenziale di sviluppo. Si tratta di un settore su cui c’è ancora molto da capire e da dire. Noi abbiamo sempre contato sulle banche, ma ora le cose sono cambiate e si sta imponendo un nuovo mondo digitale di cui anche queste criptovalute fanno parte. Finora abbiamo visto e incontrato persone preparate e motivate che hanno scelto Chiasso come loro sede. Quindi perché no?».

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