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COME DIVENTARE RICCHI FACENDO I BARBONI. UN SITO INTERNET, UNA APP, VIDEO ALTERNATIVI, ACCETTA CARTE DI CREDITO...lo trovo un personaggio fantastico. 
MY BUSINESS IS BEING HOMELESS, NOW HOMELESS IS MY BUSINESS...


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Volevo segnalarti questo articolo. I commenti sono in linea col tuo pensiero e con quello dei lettori del tuo blog

http://www.ft.com/cms/s/0/7ff00f6c-d403-11e5-8887-98e7feb46f27.html#axzz40EDnIurS

Anonimo ha detto...


Fisco: caccia ai capitali all'estero (CorSera)



ROMA (MF-DJ)--La fase due della voluntary disclosure sta per partire. Lo scrive il Corriere della Sera sottolineando come avra' molto poco di volontario perche', chiusa la finestra per il rimpatrio protetto dei capitali, il fisco e' pronto a mettere in campo tutti i suoi nuovi strumenti, a cominciare dallo scambio di informazioni diretto con gli altri Paesi per stanare gli irriducibili.

La prima mossa dell'Agenzia delle Entrate dovrebbe essere una richiesta alla sua omologa del Lussemburgo, per conoscere nomi e dati dei contribuenti italiani titolari di conti correnti e attivita' finanziarie nel Paese. Grazie all'accordo siglato nel 2012 sulla base degli standard Ocse, l'Agenzia puo' avanzare richieste di informazioni su "gruppi di contribuenti", senza indicarne i nominativi, per i quali esiste una presunzione di evasione.

Bastera' poi incrociare i dati sui conti bancari degli italiani presenti in Lussemburgo dal 2014 o quelli chiusi nel frangente, con quelli della "voluntary disclosure" per individuare i recidivi. Che a questo punto, oltre a pagare tutte le tasse dovute, non potranno beneficiare delle sanzioni ridotte e soprattutto dello scudo sugli eventuali reati di carattere penale. La richiesta dell'Agenzia al Lussemburgo, che avra' 60 giorni di tempo per rispondere, non e' stata ancora inviata, ma sarebbe solo la prima delle verifiche internazionali che il fisco italiano si appresta a lanciare, grazie agli accordi chiusi nei mesi scorsi.

La pesca successiva si fara' quasi certamente in Svizzera, che ha gia' concesso la scorsa estate al Governo de L'Aia i nomi dei contribuenti olandesi titolari di conti presso la banca Ubs. La richiesta potra' riguardare tutte le attivita' dei contribuenti italiani in Svizzera a partire dal 23 febbraio 2015, data della firma della convenzione tra i due governi, gia' ratificata.

Anonimo ha detto...

Ottimo esempio di come si fa l'imprendiore anche dove nessuno pensa ci siano soldi, è da studiare. Sta creando un circuito di affitto manodopera a bassissimo costo, il tutto è a fin di bene, ma è dichiarato come business. Ha dichiarato il suo business plan e come spenderà i soldi che guadagna. Paolo ti ammiro per quello che riesci a fare.

volutamente anonimo